Nella mattinata di oggi, mercoledì 26 luglio, il sindaco di Terni Stefano Bandecchi si è recato per un sopralluogo nel quartiere di Prisciano in zona Terni Est a ridosso delle acciaierie. Qui ha incontrato i residenti della zona nonché i rappresentanti dell’omonimo Comitato. 

Dopo l’incontro con il “Comitato Prisciano Terni Est” avvenuto il 17 giugno scorso a Palazzo Spada, sede del Comune, il sindaco aveva, infatti, dichiarato che avrebbe presto visitato personalmente il luogo e oggi ha mantenuto la promessa fatta. Insieme a Stefano Bandecchi, sul posto si sono recati anche gli assessori allo Sviluppo Economico Sergio Cardinali e alla Protezione Civile, Marco Schenardi.

Tutti i rappresentanti delle istituzioni sono rimasti piuttosto impressionati dal problema dell’inquinamento atmosferico e acustico che vivono gli abitanti di Prisciano Est, constatando la veridicità dei racconti del Comitato. Il primo cittadino di Terni ha, quindi, rassicurato la comunità locale di essersi già attivato con Arpa – Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente e con l’Usl Umbria 2 per individuare delle soluzioni nel più breve tempo possibile.

Della vicenda ci tiene aggiornati, in esclusiva ai microfoni di Tag 24 Umbria, la presidentessa del “Comitato Prisciano Terni Est” Romina Botondi.

Bandecchi visita Prisciano Terni Est

Romina, come è andato il sopralluogo di Stefano Bandecchi a Prisciano Terni Est?

E’ stata una visita tanto inaspettata quanto gradita. Il sindaco Stefano Bandecchi è stato di parola. In occasione del nostro incontro a Palazzo Spada, ci aveva garantito che sarebbe venuto a vedere con i propri occhi e a toccare con le proprie mani la condizione di estremo disagio che sono costretti a vivere gli abitanti di Prisciano.

Noi membri del Comitato eravamo abituati a interloquire con l’ex assessore comunale all’Ambiente Mascia Aniello, ma a seguito delle sue dimissioni abbiamo deciso di scrivere direttamente a Bandecchi. D’altronde, il sindaco è il primo responsabile della salute dei cittadini. Oltretutto, ora ha anche la delega all’Ambiente.

Bandecchi ci ha, inoltre, tranquillizzati dicendo che quella di oggi non sarà la prima e ultima sua visita sul posto, perchè tornerà. E ci ha comunicato di essersi già attivato con gli organi competenti per cercare di risolvere in maniera veloce ed efficace la situazione.

Nella giornata di ieri, intanto, si è tenuto un vertice in Comune proprio sul tema delle polveri di Prisciano e della situazione di inquinamento a Terni, alla quale hanno preso parte i dirigenti di Usl. Bandecchi ha invitato il nostro Comitato a partecipare ai prossimi tavoli.

L’inquinamento acustico e atmosferico

Cosa ha visto e visitato il sindaco?

Devo dire che nella persona di Bandecchi abbiamo trovato subito ‘terreno fertile’. Il sindaco si è mostrato molto interessato al tema, tant’è che questa mattina è arrivato a Prisciano con una calamita per verificare personalmente, tramite questo piccolo esperimento, la presenza delle polveri nell’aria. La polvere si è infatti attaccata al magnete senza che questo venisse appoggiato sulla superficie.

Le polveri hanno danneggiato tutto, dai tetti delle abitazioni, ai piazzali con tanto di automobili. Se così tanto erosivo è l’effetto delle polveri sui materiali una volta che si calcificano, non risulta difficile immaginare come esse possano essere nocive per la salute dei cittadini, quanto possano recare danno ai nostri polmoni. Basti pensare a come hanno rovinato anche gli alberi, dai frutti alle foglie.

E non è tutto. Il sindaco Stefano Bandecchi è altresì entrato negli appartamenti di alcuni degli abitanti del quartiere, dove ci sono delle crepe provocate dalle vibrazioni dei macchinari. Non dimentichiamoci che c’è gente che di notte deve perfino ricorrere all’uso di farmaci per riuscire a dormire a causa del rumore insopportabile.

L’inquinamento dettato dalla presenza delle acciaierie è, dunque, tanto atmosferico quanto acustico. Nessuno di noi mette in dubbio l’importanza dell’azienda sul territorio in termini di ricadute economiche e occupazionali. Vorremmo, però, che si prestasse maggiore attenzione anche agli effetti ambientali, a 360 gradi.