Un 64enne è stato colpito al volto da una donna nei pressi della stazione ferroviaria di Fontivegge, in provincia di Perugia. Il motivo? Non le avrebbe fatto l'elemosina.
Il rifiuto a una richiesta di denaro è terminato con un'aggressione. Nella mattinata di domenica 11 maggio, un uomo di 64 anni avrebbe detto no (in modo deciso) a un'elemosina richiesta da una donna.
Il rifiuto avrebbe scatenato nella donna, nota nella zona come persona con problemi di tossicodipendenza, una reazione violenta: inflitto un colpo in pieno volto nei confronti dell'uomo, tra lo sdegno e lo stupore dei presenti.
Nonostante il colpo non sia stato dei più pesanti, si è creata una situazione di grande tensione: alcuni passanti, infatti, avrebbero inveito contro la giovane donna che si è data immediatamente alla fuga, cercando di dileguarsi.
Uno dei vigilanti della zona ha cercato di inseguirla ma la sua fuga è risultata più rapida. Non è certo se sia stata identificata dalle forze dell’ordine, nonostante pare sia già nota alle autorità per comportamenti simili avvenuti in passato e problemi di tossicodipendenza.
L'area di Fontivegge, quindi, torna, purtroppo, agli onori della cronaca, con frequenti episodi recenti tra comportamenti molesti e microcriminalità.
L'aggredito non ha avuto bisogno di cure mediche, scegliendo di allontanarsi dopo l’accaduto ma l'episodio ha scosso molto la comunità non trattandosi del primo caso in cui una richiesta di elemosina degenera in un’aggressione.
Le indagini sull’accaduto sono in corso e toccherà ora alle autorità individuare la responsabile dell'accaduto. L’uomo, pur turbato, non ha sporto denuncia al momento.
Come detto, la zona di Fontivegge è stata caratterizzata di diversi episodi nelle scorse settimane. Come non citare una maxi rissa che si era verificata durante la mattinata in Piazza del Bacio: coinvolte una decina di persone, alcune delle quali di origine straniera, con tre feriti.
La rissa, capitata all'esterno della stazione di Fontivegge, aveva visto un duro commento di Lorenzo Mattioni, segretario della Lega di Perugia: "Le politiche buoniste e l’accoglienza indiscriminata della giunta comunale di sinistra stanno riportando Perugia indietro di 10 anni sul tema della sicurezza, a quando la nostra città era tristemente nota per le vicende di cronaca nera".
"Una situazione sempre più critica e non più tollerabile - insiste Mattioni - sulla quale incidono e non poco le strategie incomprensibili del Sindaco Ferdinandi che non sembra intenzionata ad affrontare con serietà un tema fondamentale sul quale l’amministrazione comunale dovrebbe supportare, con gli strumenti adeguati, il lavoro delle Forze dell’Ordine. Togliere il taser agli agenti smantellare il presidio di polizia a Fontivegge, eliminare le norme contro l’accattonaggio e il degrado, sottovalutare il tema della sicurezza affidando la delega a un consigliere comunale senza esperienza e non ad un membro della giunta, sono errori che oggi i cittadini stanno pagando sulla propria pelle".