17 Apr, 2025 - 22:30

Servizi per le persone non autosufficienti: la Regione Umbria stanzia un milione di euro

Servizi per le persone non autosufficienti: la Regione Umbria stanzia un milione di euro

Nell'attesa che il Governo definisca l'entità e la ripartizione del Fondo interministeriale destinato alle persone non autosufficienti, la Regione tampona e stanzia un milione di euro a favore delle Aziende Sanitarie territoriali, cifra che garantirà per l’anno in corso la continuità dei servizi socio-sanitari. Una misura straordinaria messa in campo grazie alle risorse provenienti dal Fondo regionale per la non autosufficienza.

Un contesto d'incertezza quello nazionale, rispetto al quale la Regione Umbria ha scelto di agire. Una scelta di rispetto e dignità che vuole evitare una lunga serie di disagi come la discontinuità nei servizi, il peggioramento della qualità della vita, l'aumento del carico assistenziale sulle famiglie oltre ai rischi concreti di diseguaglianza sociale.

Proietti: "Era doveroso intervenire"

La governatrice Proietti ha sottolineato come lo stanziamento sia il risultato di una decisione presa con coscienza. "Si tratta di una misura adottata per garantire la continuità dei servizi in una fase di incertezza normativa a livello nazionale – ha dichiarato -. Abbiamo ritenuto doveroso intervenire con risorse regionali per evitare interruzioni nei percorsi di assistenza rivolti a persone in condizioni di fragilità. Il nostro obiettivo è quello di garantire una risposta concreta ai territori e alle famiglie, in attesa della definizione da parte del Governo delle risorse spettanti alla Regione Umbria del Fondo nazionale per la non autosufficienza".

Come verranno ripartiti i fondi

All’Azienda USL Umbria 1 è destinato un totale di 534.203 euro, che verranno distribuiti nei sei distretti sanitari di competenza. In particolare, al distretto dell’Alto Tevere andranno 76.986 euro, mentre 65.319 euro saranno destinati all’Alto Chiascio. Al distretto di Perugia verranno assegnati 194.999 euro, ad Assisi 67.495 euro, al Trasimeno 65.081 euro e infine alla Media Valle del Tevere 64.323 euro.

L’Azienda USL Umbria 2 riceverà invece 465.797 euro da ripartire tra i sei distretti territoriali. In Valnerina andranno 14.363 euro, il distretto di Foligno beneficerà di 129.403 euro, mentre Spoleto potrà contare su un finanziamento di 59.960 euro. Ad Orvieto saranno destinati 52.312 euro, a Narni-Amelia 58.413 euro e infine al distretto di Terni 151.346 euro.

"Con questa misura - si legge nella nota diffusa in proposito - la Regione conferma la propria attenzione ai bisogni dei cittadini più vulnerabili e il proprio impegno a non interrompere percorsi di cura e assistenza fondamentali per la vita quotidiana di migliaia di persone. In attesa del quadro definitivo delle risorse nazionali, l’Umbria sceglie di mettere al centro la dignità, l’equità e la responsabilità sociale, ribadendo il valore di un welfare che protegge e accompagna, soprattutto nei momenti più delicati".

Preoccupazione per il bando 'Home Care Premium' dell'Inps

La misura regionale per garantire la necessaria assistenza alle persone non autosufficienti giunge in concomitanza dell'approvazione del nuovo bando 'Home Care Premium' dell'Inps destinato all'assistenza domiciliare. Un provvedimento che desta una lunga serie di perplessità perché, per come è stato riformulato, rischia di compromettere un sistema che finora ha funzionato.

Il bando ha infatti introdotto l'onere per i beneficiari di anticipare le spese per le prestazioni, una scure per le famiglie che devono assistere i parenti bisognosi di cure. L'altro nodo cruciale riguarda l'esclusione dei centri diurni dall'elenco delle prestazioni aggiuntive, una grave mancanza che mina le fondamenta dei percorsi di inclusione sociale. 

Dal nuovo bando HCP risultano inoltre depotenziati i Comuni che invece finora avevano rivestito un ruolo importante nell'attivazione e nel coordinamento della rete degli interventi. Dura la risposta dell'Anci che ha chiesto un confronto urgente con l'Inps affinchè venga ripristinato "un percorso partecipato" in grado di tutelare l'impianto originario del progetto Home Care Premium,  ripristinando la centralità degli enti locali oltre a garantire ai beneficiari forme di accesso ai servizi senza che alle famiglie venga richiesto di anticipare le spese.

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Sara Costanzi
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