Una nota lunghissima, quella del PD di Terni, per ricostruire tutta la vicenda del nuovo ospedale di Terni e rilanciare l’idea di una struttura interamente pubblica da finanziare con fondi Inail.

Anche i Dem ternani entrano nel dibattito ormai incandescente sulla nuova struttura sanitaria. E lo fanno con una dichiarazione firmata da Riccardo Brugnetta, coordinatore Forum Provinciale Sanità. Da Pierluigi Spinelli, segretario dell’Unione Comunale. E, infine, da Fabrizio Bellini, segretario della Federazione Provinciale. Una nota con una lunga premessa politica, per mandare qualche bordata alla Regione e al Comune di Terni e con un finale che contiene la proposta del principale partito di centrosinistra.

Partiamo proprio dalla fine. La proposta del PD è quella di “un progetto innovativo, in linea con le più recenti acquisizioni per l’edilizia post-covid. Da realizzare in una collocazione coerente con il ruolo di Polo dell’emergenza e con la visione di area urbana integrata“.
Su un grande progetto di Polo delle cure primarie e di rigenerazione urbana per l’attuale sito ospedaliero – dicono i firmatari del comunicato – “il PD è pronto a discutere. Con i cittadini, i professionisti sanitari, i sindacati, gli ordini professionali. Per dare spessore e condivisione ad un opera che può segnare un rilancio dell’intera città, attraverso un corretto utilizzo di risorse, servizi rinnovati e di qualità“.

PD contro il project financing e a favore della struttura pubblica con fondi Inail: “La velocità è un alibi”

A chi contesta che un nuovo ospedale da realizzare in un’area ancora da individuare, con un progetto tutto da fare e con i soldi da trovare, richiederebbe tempi lunghissimi, il PD risponde che si tratta di un alibi.

Nel primo decennio degli anni 2000 – dicono Brugnetta, Spinelli e Bellini sono stati realizzati in Umbria l’ospedale di Gubbio-Gualdo, tramite fondi INAIL, in 5 anni. E quello della Media valle del Tevere, con fondi statali, in 4 anni. Su questo tema si parte infatti da una proposta del PD in campagna elettorale del maggio 2023 per un nuovo ospedale. Da realizzarsi con fondi pubblici in prossimità delle grandi vie di comunicazione. Una posizione messa a punto per il programma quando era ancora aperta la valutazione del primo progetto di project financing presentato a maggio 2021, poi bocciata perché non sostenibile dal Rup dell’Azienda Ospedaliera nel giugno del 2023“.

Non lo scrivono, i dirigenti PD. Ma esaminato l’identikit della nuova struttura, l’idea che si delinea è quella di un nuovo impianto da costruire a Maratta. Individuando un’area idonea in piena area vasta ternano-narnese, nei pressi del raccordo autostradale Terni-Orte e con i fondi Inail che si sommerebbero agli oltre 100 milioni in dote della Regione.

L’attacco politico alla Regione e all’amministrazione Bandecchi: “Se non sono sanno fare il loro lavoro tolgano le tende”

Nella prima parte della nota, il PD di Terni ribadisce la lunga strada che ha portato alla formazione di questa proposta. E attacca Comune e Regione per la scelta di sostenere l’idea dell’ospedale da realizzare con un partnerariato pubblico-privato in project financing.
La nostra linea è chiara, coerente e lineare – affermano brugnetta, Spinelli e Bellini -. Un ospedale pubblico, nuovo, da realizzare con fondi pubblici, come tutti gli altri realizzati in Umbria. Perché i ternani non sono figli di un dio minore. Se in Regione è in Comune sapranno farlo, ben lieti. Sennò sgombrino il campo e vadano a casa, perchè la gente è stanca“.

Dal PD poi cercano di mettere il dito politico nelle contraddizioni del percorso seguito fin qui dai due enti. E lo fanno parlando di “indegna gazzarra, con annesso scaricabarile, che Regione dell’Umbria e il Comune di Terni stanno montando a soli fini elettorali“. Con il progetto affidato da Palazzo donini all’assessore ai lavori pubblici e non a quello alla sanità.
Nel comunicato viene ricordato l’intervento del vicesindaco Corridore, dopo la riunione della commissione regionale. E quello su Instagram del sindaco Bandecchi che – dicono i tre firmatari nella nota – “insulta lavoratori della sanità e cittadini dicendo che il nostro ospedale ‘fa schifo’“.

Come Partito Democratico e come gruppi consiliari, sia comunale sia regionale – si conclude la nota – avendo con coerenza e serietà rappresentato in tutta la vicenda una posizione chiara, non ci stupiamo di tanta superficialità e leggerezza, di come si possa arrivare ad una decisione così rilevante per Terni senza alcun approfondimento e coinvolgimento della città“.