La Fondazione Umbria Prevenzione Usura, con il supporto e la collaborazione della Regione Umbria, ha annunciato una serie di importanti iniziative per il 2024, volte a sostenere le famiglie in difficoltà economiche. Tra i principali progetti ci sono il “Piano Casa 2024”, la “Tutela del Sovraindebitato” e l'”Educazione Finanziaria”.

Fondazione Umbria prevenzione usura: le iniziative per il 2024

L’esperienza maturata con i progetti “Bonus Bollette 2022” e “Caro Vita 2023” ha evidenziato la necessità di fornire supporto specifico alle famiglie umbre per le spese relative alla casa. Un comunicato della Regione sottolinea come la maggior parte delle richieste di assistenza ricevute dalla Fondazione riguardino questioni abitative, tra cui imposte come l’IMU, la TARI, spese condominiali, mutui, affitti, utenze domestiche e piccole riparazioni.

Il “Piano Casa 2024” sarà finanziato con un contributo straordinario di 50.000 euro da parte della Regione Umbria e di 70.000 euro dalla Consulta delle Fondazioni delle Casse di Risparmio dell’Umbria, per un totale di 120.000 euro. Questo budget permetterà di erogare un contributo massimo di 1.500 euro per ciascuna domanda, alle condizioni specificate nel bando.

Nel 2023, grazie alla Legge regionale numero 18/2021, la Fondazione ha gestito un fondo di 40.000 euro per favorire l’accesso alle procedure previste dal Codice della Crisi d’Impresa e del Sovraindebitamento. Per il 2024, con la Legge regionale 17/2023 e una nuova convenzione, la Fondazione potrà erogare contributi a fondo perduto fino a 5.000 euro per coprire i costi di avvio delle procedure, spesso proibitivi per chi si trova in condizioni di sovraindebitamento.

Il progetto di “Educazione Finanziaria” è stato sviluppato in collaborazione con la Regione Umbria e l’Ufficio Scolastico Regionale. Prevede un programma di incontri nelle scuole superiori dell’Umbria per insegnare ai giovani i principi della gestione finanziaria e del risparmio. Esperti delle istituzioni parteciperanno a questi incontri, consapevoli che i giovani possono diventare un veicolo di educazione finanziaria anche per i loro genitori.

Dichiarazioni del presidente della Fondazione

Il presidente della Fondazione Umbria Prevenzione Usura, Fausto Cardella, ha espresso grande soddisfazione per l’avvio di questi progetti. Ha dichiarato: “La nostra regione è prospera e solida, ma una crisi economica può colpire chiunque. Le persone che si rivolgono alla Fondazione ci danno la misura esatta dei problemi e delle necessità delle famiglie umbre. Un pignoramento immobiliare che riguardi la casa dove si vive con la famiglia, i figli, la paura di non avere più un tetto sopra la testa sono fonte di angoscia e situazioni che difficilmente si possono affrontare da soli“.

Cardella ha inoltre sottolineato l’importanza dei progetti “Piano Casa” e “Tutela del Sovraindebitato”, oltre all'”Educazione Finanziaria”, evidenziando come questi interventi, seppur diversi, abbiano un obiettivo comune: salvaguardare il bene primario della casa e sostenere chi si trova in condizioni di sovraindebitamento.

Il presidente ha ringraziato la Regione Umbria e la Consulta delle Fondazioni delle Casse di Risparmio dell’Umbria per il loro supporto fondamentale. Ha espresso gratitudine anche verso lo staff della Fondazione, dal consiglio direttivo ai revisori dei conti, al personale e agli esperti volontari, riconoscendo il loro straordinario lavoro quotidiano in favore di chi ha bisogno.

Di cosa si occupa la Fondazione

La Fondazione opera nel campo della sicurezza sociale e della tutela dei diritti civili, mettendo in atto iniziative efficaci nella lotta contro l’usura e nella prevenzione di questo fenomeno, con l’obiettivo di promuovere la cultura della legalità. 

In particolare, fornisce garanzie per facilitare l’accesso al credito e offre tutela, informazione, formazione e assistenza finanziaria, legale e morale a favore delle vittime di usura che si siano rivolte all’autorità giudiziaria nei termini previsti dal Decreto del Presidente della Repubblica numero 51 del 1997, dallo statuto e dalle norme regolamentari adottate dalla Fondazione, nonché a soggetti meritevoli secondo i criteri definiti dallo statuto che si trovano in situazioni a rischio di usura a causa di difficoltà nell’accesso al credito.