07 Aug, 2025 - 22:37

Al via la 46esima edizione di Segni Barocchi 2025: a Foligno il sogno diventa spettacolo

Al via la 46esima edizione di Segni Barocchi 2025: a Foligno il sogno diventa spettacolo

Dal 29 agosto al 6 settembre 2025 Foligno ospiterà la 46ª edizione di Segni Barocchi Festival, con un cartellone che trasformerà la città in un palcoscenico a cielo aperto. La direzione artistica è affidata per il secondo anno a Daniele Salvo, affiancato da Melania Giglio, la cui collaborazione contribuisce a dare respiro e originalità alla programmazione.

Tema scelto: “La vita è sogno”, un omaggio al capolavoro di Calderón de la Barca e filo conduttore di una rassegna che unirà spettacoli, musica e incontri in un’atmosfera ispirata al Barocco.

Segni Barocchi Festival 2025 a Foligno: il Barocco come specchio del presente

La presentazione della manifestazione si è tenuta a Foligno alla presenza delle autorità cittadine e dei rappresentanti delle istituzioni culturali. In quell’occasione, Daniele Salvo ha delineato la sua visione con un discorso molto sentito, in cui il direttore artistico ha alternato riflessioni e immagini evocative. Ha infatti descritto il Barocco come “un mondo dove la percezione è ingannevole e la verità spesso sfugge, un gioco costante tra reale e immaginato. Nel teatro di quell’epoca, ha proseguito, “il sogno diventa uno spazio di transizione, un luogo dove si esprimono le tensioni tra desiderio, illusione e verità”.

Da qui l’idea di riaffermare, con questa 46ª edizione, “la straordinaria attualità del Barocco come chiave per comprendere le nostre contraddizioni contemporanee”. Per Salvo il sogno è anche “un viaggio dentro l’animo umano, tra illusioni, desideri e verità nascoste e, in tempi complessi e frammentati, il Barocco ricorda che “la realtà non è mai lineare, ma un intreccio di visioni, emozioni e contrasti” che vale la pena esplorare “con coraggio e meraviglia”.

Sul palco e nei cortili storici, il pubblico incontrerà testi di Calderón, Shakespeare e Marino, accompagnati da musica barocca per un’esperienza immersiva.

Una città che si racconta attraverso l’arte

L’assessore alla cultura Alessandra Leoni ha ribadito il valore della manifestazione: “Segni Barocchi rappresenta una parte importante dell’offerta culturale della nostra città”. Il festival sarà arricchito da una visita guidata al barocco a Foligno, occasione per riscoprire un patrimonio che convive con la vita quotidiana e che racconta secoli di storia attraverso architetture e decorazioni.

Nove giorni di emozioni con la nuova edizione di Segni Barocchi Festival a Foligno

Anche l’assessore al turismo Michela Giuliani ha sottolineato l’impatto dell’evento: “Diventa veicolo di promozione turistica della città”. La rassegna, infatti, porta a Foligno spettatori e visitatori che possono abbinare agli appuntamenti culturali la scoperta di borghi, percorsi enogastronomici e paesaggi umbri.

Alla conferenza stampa erano presenti il vicesindaco Riccardo Meloni e il presidente dell’Ente Giostra della Quintana, Domenico Metelli, a conferma del legame tra le due grandi anime culturali di Foligno: la storica rievocazione cavalleresca e il festival teatrale, entrambe radicate nella tradizione e capaci di attrarre pubblico da tutta Italia.

Dal primo all’ultimo giorno, Segni Barocchi 2025 proporrà spettacoli e iniziative che esplorano il confine tra realtà e immaginazione. Con la cornice unica del centro storico, il pubblico sarà invitato a lasciarsi trasportare in un viaggio artistico dove il sogno si fa esperienza condivisa.

Un’estate umbra di grandi eventi

Segni Barocchi si inserisce in un agosto umbro ricco di appuntamenti, tra cui la 14ª edizione di Hispellvm a Spello, in programma dal 17 al 24 agosto. Quest’anno, la rievocazione romana dal titolo “Storie di acqua e terra” porterà il pubblico oltre le mura cittadine, con eventi in spazi suggestivi come Villa Fidelia e, in via eccezionale, l’anfiteatro romano.

Cortei, cerimonie, spettacoli itineranti e la spettacolare Disfida delle bighe restituiranno la magia dell’antica Roma, unendo storia, spettacolo e un’attenzione speciale alla sostenibilità ambientale. Un esempio di come la cultura possa valorizzare il territorio e dialogare con il presente.

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Giorgia Sdei
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