Un’azienda di Foligno porta in Giappone un’idea capace di cambiare le regole del gioco. All’Expo 2025 di Osaka, durante la cerimonia del Compasso d’Oro International Award 2025 ospitata al Padiglione Italia, Ormesa ha ottenuto la menzione d’onore per il suo frame runner, un ausilio che rende accessibile la pratica sportiva a persone con disabilità motorie.
Un riconoscimento che proietta l’Umbria sulla scena globale del design e dell’innovazione sociale, confermando come la progettazione italiana sappia unire bellezza, funzionalità e impatto sulla vita reale.
Il Compasso d’Oro è il più antico e prestigioso premio di design al mondo: fondato nel 1950, organizzato dall’Associazione per il Disegno Industriale, da oltre settant’anni rappresenta un riferimento internazionale per qualità progettuale, ricerca e impresa. Portare a casa una menzione d’onore a Osaka significa iscrivere il proprio nome in una tradizione che premia non solo la forma, ma soprattutto il senso.
Nel caso di Ormesa, quel senso è l’inclusione: uno sguardo progettuale che mette la persona al centro e trasforma un oggetto in abilitatore di esperienze, sport e relazioni. Non è un dettaglio per un territorio come l’Umbria, che da tempo investe su manifattura d’eccellenza e filiere ad alto contenuto di valore.
Il frame runner è un supporto leggero, stabile e regolabile pensato per consentire a chi ha disabilità motorie di correre o camminare in sicurezza, con postura corretta e scarico del peso su una struttura studiata ad hoc. La logica è semplice quanto rivoluzionaria: spostare il baricentro dell’autonomia dal limite fisico alla possibilità di muoversi, allenarsi, partecipare.
È in questa filosofia che va letta la motivazione del premio e il commento dell’azienda: “Un riconoscimento che conferma il ruolo di Ormesa come eccellenza Made in Italy e come realtà capace di competere ai massimi livelli internazionali, grazie a un design innovativo che esprime grinta e determinazione insieme a partecipazione, benessere e miglioramento della qualità della vita”. Parole che fotografano un approccio in cui ergonomia e ricerca sui materiali incontrano una finalità sociale precisa: aprire lo sport a più persone possibili.
Nel giorno del premio, la ceo Elena Menichini ha riassunto il senso del progetto con una dichiarazione che vale come manifesto: “Siamo profondamente orgogliosi di questo traguardo perché il frame runner è molto più di un prodotto: è uno strumento di libertà e partecipazione che incarna perfettamente la nostra missione. Ricevere un riconoscimento così prestigioso in un contesto internazionale come Expo 2025 significa dare voce, da Foligno al mondo, a una cultura aziendale e del design che mette sempre la persona al centro".
È la fotografia di una PMI che compete sui mercati globali non inseguendo mode, ma proponendo soluzioni utili, testate sul campo, capaci di dialogare con atleti, famiglie, terapisti e associazioni. Un ecosistema fatto di competenze e ascolto, dove l’innovazione nasce dai bisogni reali e si misura sull’impatto.
La menzione d’onore al Compasso d’Oro International Award 2025 non è solo una medaglia nel palmarès aziendale, è un segnale per tutta la filiera del design e della meccatronica umbra. Significa che da Foligno si può parlare a Osaka con autorevolezza, che un prodotto pensato per l’inclusione sportiva può diventare ambasciatore del Made in Italy e, insieme, volano per turismo, formazione e lavoro qualificato.
È anche un invito a fare rete: scuole, università, centri di ricerca, enti sportivi e terzo settore possono trovare nel frame runner un caso di studio per progettare città e servizi più accessibili. In tempi in cui l’innovazione viene spesso misurata in brevetti e finanziamenti, questa storia ricorda che l’unità di misura più importante resta l’impatto sulla vita delle persone.