04 Oct, 2025 - 12:30

Foligno, arrestato 41enne ricercato in tutta Europa

Foligno, arrestato 41enne ricercato in tutta Europa

Una serie di controlli mirati nel centro storico di Foligno ha portato all’arresto di un 41enne di nazionalità romena, destinatario di un mandato d’arresto europeo. L’uomo, da anni radicato in città, dove era già noto alle forze dell’ordine, dovrà scontare una pena residua di due anni e cinque mesi. L’operazione è il risultato di un dispositivo intensificato di vigilanza della Polizia di Stato, con posti di controllo e identificazioni capillari nelle aree più frequentate.

Controlli intensificati nel centro storico di Foligno: arrestato uomo ricercato in Europa

Negli ultimi giorni gli agenti del Commissariato di Foligno hanno aumentato la presenza sul territorio, concentrandosi in particolare sulle vie e sulle piazze del centro. Il bilancio dei servizi parla di 94 persone identificate e 49 veicoli controllati, numeri che testimoniano un’attività di prevenzione strutturata e continuativa. L’obiettivo è duplice: contrastare eventuali fenomeni di microcriminalità e intercettare soggetti ricercati o con pendenze penali, anche in esecuzione di provvedimenti sovranazionali.

Nel corso dei riscontri documentali è emerso che il 41enne era ricercato perché destinatario di un mandato d’arresto europeo, emesso su input delle autorità romene. Il provvedimento si ricollega a condanne definitive per fatti avvenuti in passato, tra i quali falsificazione di documenti, guida in stato di ebbrezza e guida senza patente. Il profilo del fermato, già noto a Foligno per reati come lesioni personali e furto aggravato, ha reso necessario un approfondimento immediato, concluso con la conferma della pendenza internazionale e l’esecuzione del mandato.

L’arresto e il trasferimento in carcere

Una volta rintracciato, l’uomo è stato accompagnato negli uffici del Commissariato per le procedure di rito, dall’identificazione alla redazione degli atti. Conclusa la fase amministrativa e giudiziaria preliminare, il 41enne è stato associato alla Casa circondariale di Spoleto, dove dovrà espiare la pena complessiva residua di due anni e cinque mesi. L’operazione conferma l’efficacia dei controlli a tappeto sul territorio e il coordinamento con le autorità estere previsto dal sistema del mandato d’arresto europeo.

Il quadro regionale: il programma 2025-2026 della sicurezza urbana

La stretta operativa di questi giorni si inserisce nel nuovo programma 2025-2026 della Regione Umbria sulla sicurezza urbana, che mette a disposizione 330mila euro in due anni per progetti di prevenzione, rigenerazione degli spazi e sostegno alle vittime, nel solco della legge regionale 13/2008. La cornice politica è esplicita: sicurezza come qualità della vita e coesione civica.

Come ha spiegato l’assessore Francesco De Rebotti, “Nella proposta che adesso invieremo all'Assemblea sono compresi gli interventi previsti nei Patti per la sicurezza di Perugia e Terni. La sicurezza è materia sensibile e critica nelle società contemporanee, che va affrontata lavorando anche con particolare attenzione allo sviluppo di progettualità finalizzate alla prevenzione del disagio e alla promozione della qualità della vita”. Nel piano sono confermati i Patti per Perugia e Terni e il fondo per servizi socio-sanitari a favore delle vittime di reato, con un approccio che integra presidio, welfare di comunità e decoro urbano.

Bando per i Comuni: risorse, criteri e priorità

Il cuore operativo è un bando a sportello rivolto ai Comuni: 90mila euro nel 2025 e 80mila nel 2026, con cofinanziamento regionale fino al 75% (85% per progettazioni associate) e tetti di contributo proporzionati alla popolazione. Saranno premiate le proposte più coerenti con i bisogni locali, documentate e costruite in collaborazione intercomunale, con priorità a chi non ha beneficiato del bando 2023-2024.

Tra le azioni finanziabili figurano l’ammodernamento delle dotazioni della polizia locale, la rigenerazione di aree degradate, l’illuminazione di marciapiedi e piste ciclabili, reti di videosorveglianza e telesoccorso, fino a progetti di animazione sociale e riduzione del danno. Per Foligno, un quadro del genere consente di affiancare all’attività di controllo – come quella che ha portato all’arresto del 41enne – interventi strutturali sulla vivibilità dei quartieri, con metriche di risultato e cronoprogrammi in grado di trasformare i numeri dei servizi in miglioramenti percepibili nella quotidianità.

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Giorgia Sdei
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