09 Oct, 2025 - 08:55

Foligno, sequestrati hashish e cocaina: arrestata ragazza 23enne, denunciato il padre

Foligno, sequestrati hashish e cocaina: arrestata ragazza 23enne, denunciato il padre

Una perquisizione mirata nella zona dell’ex ospedale ha acceso i riflettori su un presunto market della droga nel cuore di Foligno. Gli agenti del Commissariato di Polizia hanno arrestato una 23enne, già nota alle forze dell’ordine, trovando in casa oltre mezzo chilo di hashish, quasi un etto e mezzo di cocaina e una somma in contanti superiore ai 20mila euro. La giovane è stata portata al carcere di Perugia, mentre il padre, con cui condivideva l’abitazione, è stato denunciato a piede libero.

È l’esito di un’operazione costruita su riscontri informativi e osservazioni sul territorio, che ora apre un nuovo fronte investigativo sui canali di approvvigionamento e sulla rete di acquirenti.

23enne arrestata a Foligno insieme al padre per droga: indagine e blitz della Polizia

Il servizio è scattato nella serata di martedì 7 ottobre dopo una preliminare attività info‑investigativa che ha suggerito un via vai sospetto nella centralissima area dell’ex ospedale. Gli investigatori hanno seguito piste e contatti riconducibili alla 23enne, già segnalata in passato per reati in materia di stupefacenti e per maltrattamenti in famiglia.

Il controllo è sfociato in una perquisizione personale e domiciliare: un intervento rapido e coordinato, finalizzato a interrompere un presunto giro di spaccio che, secondo gli inquirenti, la giovane avrebbe messo in piedi proprio in quella zona. L’azione della Polizia ha così consentito di fotografare una realtà ben strutturata, con materiali e denaro contante pronti a muoversi sul mercato locale.

Il sequestro: hashish, cocaina, marijuana e oltre 20mila euro

All’interno dell’appartamento condiviso con il padre, gli agenti hanno rinvenuto numerosi panetti di hashish per un peso complessivo di oltre 570 grammi, quasi un etto e mezzo di cocaina e una quantità minore di marijuana. Accanto alla droga, è stata sequestrata una cifra in contanti superiore ai 20.000 euro, ritenuta compatibile con il presunto provento dell’attività di spaccio.

Secondo quanto emerso, la 23enne non risulterebbe svolgere alcuna attività lavorativa e non sarebbe stata in grado di giustificare la provenienza del denaro. Il materiale è stato repertato e inviato ai laboratori per le analisi di rito, mentre prosegue la mappatura degli eventuali clienti e dei possibili canali di rifornimento, con attenzione agli spostamenti recenti della giovane e ai contatti telefonici.

Le ipotesi di reato e la posizione del padre

Concluse le formalità, la 23enne è stata arrestata in flagranza per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e associata immediatamente al carcere di Perugia. Per il padre è scattata la denuncia in concorso: una parte non trascurabile della sostanza, infatti, è stata trovata nella sua camera da letto, circostanza sulla quale gli investigatori stanno cercando di fare piena luce. La ricostruzione delle responsabilità – dalla disponibilità dei locali alla custodia delle sostanze – sarà al centro degli approfondimenti, insieme alla verifica di eventuali complicità esterne. Si ricorda che entrambi gli indagati, come previsto dalla legge, devono presumersi innocenti fino a sentenza definitiva.

Intensificazione dei controlli e i prossimi passi dell’inchiesta

L’operazione si inserisce in una strategia di controllo del territorio che, nelle ultime settimane, ha intensificato l’attenzione sulle aree centrali e sulle zone sensibili di Foligno e di altre città dell'Umbria. Il fatto che la presunta attività di spaccio si sia sviluppata in un quadrante urbano frequentato da residenti, pendolari e studenti rende il caso particolarmente attenzionato dalle forze dell’ordine. Gli investigatori stanno lavorando per risalire alla filiera: dalla provenienza delle partite di hashish e cocaina alla platea degli acquirenti, con l’obiettivo di interrompere eventuali ulteriori canali di smercio.

Ai sensi del principio costituzionale di presunzione di innocenza, si ricorda che la 23enne arrestata e il padre denunciato sono indagati e devono considerarsi non colpevoli fino a una sentenza definitiva di condanna. Eventuali responsabilità saranno accertate nelle sedi competenti.

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Giorgia Sdei
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