14 May, 2025 - 11:00

Foligno, aggredisce il padre e ferisce un agente: 20enne arrestato

Foligno, aggredisce il padre e ferisce un agente: 20enne arrestato

Un vero e proprio caso di follia in casa. La Polizia di Stato del Commissariato di P.S. di Foligno, nella giornata del 12 maggio, è intervenuta in un'abitazione, ponendo in manette un 20enne che in passato si era reso protagonista di maltrattamenti in famiglia. Il giovane è stato deferito per il reato di resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale.

Foligno, 20enne in manette tra minacce e resistenza a pubblico ufficiale

Non si placano, quindi, i casi di maltrattamenti in famiglia. I genitori del 20enne avevano richiesto l'intervento delle forze dell'ordine, perché il figlio, da qualche tempo, aveva iniziato a manifestare degli atteggiamenti aggressivi nei loro confronti, arrivando anche a minacciare loro con un coltello.

Gli agenti, una volta giunti sul posto e aver acquisito tali informazioni, hanno cercato la strada del dialogo con il ragazzo che, come risposta, ha provato ad aggredire il padre. Il giovane è stato contenuto con difficoltà dalle forze dell'ordine, tra calci e gomitate, dovendo ricorrere all'uso dello spray al peperoncino. Un agente, durante la lite, avrebbe riportato lesioni personali, giudicate guaribili in sette giorni.

Il 20enne è stato, poi, accompagnato presso gli uffici del Commissariato dove, alla fine delle formalità di rito, è stato tratto in arresto per il reato di resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale e su disposizione del Pubblico Ministero, trattenuto presso le camere di sicurezza in attesa dell’udienza di convalida. Il giovane è stato, inoltre, deferito per il reato di maltrattamenti in famiglia.

Maltrattamenti in famiglia Corciano: escalation di follia in casa

Non si tratta dell'unico caso di un figlio che aggredisce i genitori. Il personale della Polizia di Stato di Perugia, per esempio, dovette intervenire lo scorso maggio, presso un’abitazione di Corciano per un'ennesima lite in famiglia, a conclusione della quale a finire in manette fu un uomo, nato nel 1988, per i reati di maltrattamenti in famiglia e tentata estorsione. 

Il 35enne, noto per essere dedito all'uso di stupefacenti, aveva chiesto al padre dei soldi per l'acquisto delle sostanze. Di fronte al rifiuto del genitore aveva reagito dando luogo a un'escalation di follia entro le mura domestiche. Prima le minacce ai genitori con un taglierino, poi il danneggiamento dei suppellettili presenti nell'abitazione e, infine, il dare fuoco a alcuni capi di abbigliamento dopo averli cosparsi di liquido infiammabile sono stati i passaggi folli che avevano costretto il padre, spaventato dai comportamenti del figlio, a richiedere l'intervento della Polizia.

L'episodio di follia, come nel caso recente di Foligno, non si esaurì con l'aggressione al padre e il danneggiamento della casa di famiglia. Giunti sul posto, i poliziotti avevano, infatti, trovato il 35enne sul balcone, in evidente stato di alterazione, mentre minacciava di compiere gesti inconsulti. I militari riuscirono a bloccare l'uomo prima che potesse attuare i suoi propositi anticonservativi.

Accompagnato presso il locale nosocomio, l'uomo aveva rifiutato il ricovero volontario. Per questi motivi, al termine delle attività di rito, era stato tratto in arresto per i reati di maltrattamenti in famiglia e tentata estorsione, provvedimento convalidato dal GIP che ha poi ordinato la scarcerazione del 35enne, applicando nei suoi confronti la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai familiari.

Quello dei maltrattamenti in famiglia è un reato molto grave e severamente punito, regolato dall’articolo 572 del Codice Penale che prevede pene che vanno dai tre anni di reclusione fino all'ergastolo qualora i maltrattamenti fossero causa di morte della persona offesa. 

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Emanuele Landi
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