10 Jun, 2025 - 09:56

Foligno, 25 kg di cocaina sequestrati dalla Guardia di Finanza: maxi-operazione antidroga

Foligno, 25 kg di cocaina sequestrati dalla Guardia di Finanza: maxi-operazione antidroga

La lotta allo spaccio internazionale continua imperterrita. Colpo su colpo, criminale su criminale. La Guardia di Finanza di Perugia ha messo a segno un altro colpo contro il narcotraffico, smantellando un'importante rete di approvvigionamento tra Foligno, Spello e il resto della provincia. Un sequestro imponente, 25 chilogrammi di cocaina, una pistola risultata rubata, denaro contante per 56 mila euro e un uomo in manette: questo il bilancio dell’operazione antidroga che riafferma l’impegno delle Fiamme Gialle nella difesa del territorio e della legalità.

Cocaina nei doppi fondi e un arsenale nascosto: il profilo penale dell’arrestato

Il blitz della Guardia di Finanza è partito da un’attività investigativa silenziosa ma mirata, condotta dagli agenti del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Perugia. L’attenzione si è concentrata su un cittadino albanese, già noto alle forze dell’ordine, i cui movimenti sospetti hanno spinto i militari ad attivare un pedinamento costante. Dopo giorni di osservazione discreta, l’operazione è scattata lungo la strada statale, nei pressi di un’area di servizio a Foligno. Fermato il mezzo, le Fiamme Gialle hanno proceduto a un’ispezione accurata dell’autovettura, scoprendo sotto i sedili posteriori due doppi fondi, realizzati con estrema perizia e accessibili tramite un meccanismo meccanico occultato.

All’interno dei vani nascosti sono stati rinvenuti dieci panetti di cocaina purissima, per un peso complessivo di 12 chilogrammi, insieme a 10.000 euro in contanti, somma che si presume derivi direttamente dall’attività di spaccio. Il rinvenimento ha dato il via a ulteriori perquisizioni presso due abitazioni riconducibili al sospettato, situate tra Foligno e Spello. Anche in questo caso, i risultati sono stati sconvolgenti: le ispezioni hanno portato al sequestro di altri 13 chilogrammi di cocaina, confezionati in panetti analoghi a quelli scoperti in auto. Inoltre, sono stati trovati 46.000 euro in contanti, diversi telefoni cellulari, alcuni dei quali criptati, presumibilmente usati per coordinare il traffico di droga, e soprattutto una pistola risultata rubata, con relativo caricatore.

Il complesso delle evidenze raccolte descrive un sistema criminale altamente organizzato, finalizzato al traffico internazionale di stupefacenti, con ramificazioni presumibilmente ancora da scoprire. La quantità complessiva della droga sequestrata, pari a 25 chilogrammi di cocaina, avrebbe potuto generare, secondo le stime di mercato, un valore superiore a 2,5 milioni di euro una volta immessa sul mercato dello spaccio al dettaglio.

Umbria e droga: un legame che preoccupa

Quello che emerge da Foligno non è un caso isolato. Circa dieci giorni fa, a Umbertide, era stato arrestato un dipendente della Provincia di Perugia, sorpreso con cocaina mentre viaggiava in moto. Dopo un controllo di routine, l’uomo è stato trovato in possesso di 1,5 grammi, che hanno condotto a una perquisizione domiciliare con esito ben più grave: 40 grammi di cocaina in barattoli di vetro e un bilancino di precisione. L’uomo ha poi patteggiato otto mesi di reclusione in un processo per direttissima.

Segnali, questi, che confermano come la rete dello spaccio sia radicata anche in zone considerate fino a poco tempo fa tranquille. La Guardia di Finanza, insieme alle altre forze dell’ordine, continua a portare avanti operazioni mirate e capillari, che non solo colpiscono i singoli criminali, ma cercano di disarticolare intere filiere del narcotraffico.

Il peso della legge: le conseguenze penali del trafficante

Il quadro penale che attende l’uomo arrestato è pesantissimo. In base all’attuale normativa italiana in materia di stupefacenti, il reato principale è quello di traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope, previsto e punito dall’art. 73 del DPR 309/1990. In presenza di quantità così rilevanti e di elementi aggravanti come l’occultamento sofisticato e l’organizzazione del traffico, la legge prevede la reclusione da 8 a 20 anni, oltre a una multa fino a 260.000 euro. La detenzione di 25 kg di cocaina fa rientrare il caso nella fascia più alta della pena, trattandosi di un quantitativo ben oltre la soglia di uso personale.

A ciò si aggiunge il reato di detenzione illegale di arma da fuoco, aggravato dal fatto che la pistola fosse risultata rubata. Questo reato, secondo l’articolo 10 della legge 110/1975, può comportare da 3 a 7 anni di reclusione, con ulteriori aggravanti se l’arma è stata detenuta per finalità illecite.

La presenza di ingenti somme in contanti, in assenza di una giustificazione economica lecita, potrebbe portare anche all'accusa di riciclaggio o autoriciclaggio (art. 648-bis e 648-ter 1 del Codice Penale), reati punibili con pene da 4 a 12 anni di reclusione, a seconda della provata origine illecita del denaro.

Infine, i cellulari criptati aprono uno scenario che potrebbe coinvolgere l’uomo anche nel reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga (art. 74 del DPR 309/1990), punito con pene ancora più severe: fino a 30 anni di carcere, nel caso in cui venga accertata l’esistenza di una struttura organizzata e transnazionale.

AUTORE
foto autore
Lorenzo Farneti
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE