L'accesso alla fibra torna al centro del dibattito politico a Orvieto. Nel consiglio comunale del 30 aprile, i gruppi di minoranza hanno sollevato una serie di interrogativi sullo stato dell'infrastruttura digitale, chiedendo trasparenza sulle aree escluse dalla copertura e sollecitando l'amministrazione ad agire per garantire equità territoriale. L'interrogazione, illustrata dalla consigliera Roberta Palazzetti, ha puntato i riflettori sulle criticità del progetto di cablaggio in fibra ottica, in particolare per le cosiddette "aree grigie" non chiaramente comprese nella pianificazione attuale. L'obiettivo è assicurare che nessuna zona del territorio resti indietro nella corsa alla digitalizzazione.
La risposta della sindaca Roberta Tardani ha rassicurato sul rispetto delle scadenze previste. "La richiesta e la preoccupazione sono legittime, perché si tratta di un tema fondamentale", ha esordito, sottolineando come gli interventi a Orvieto siano partiti con largo anticipo rispetto al calendario nazionale. FiberCop, l'azienda vincitrice del bando nell'ambito del Piano Italia 1 Giga, ha infatti avviato i lavori già alla fine del 2024, mentre l'avvio ufficiale previsto da Infratel era fissato per il 2026. Ad oggi, l'operazione interessa i quartieri di Orvieto Scalo e Ciconia, dove entro giugno verranno cablati e collaudati 100 civici. L'attivazione commerciale della fibra pura è attesa per agosto, aprendo così alla cittadinanza l'accesso a connessioni ad altissima velocità.
Il bando finanziato con risorse del PNRR prevede la copertura di oltre 3.250 numeri civici, distribuiti su tutto il territorio comunale, comprese le frazioni. I lavori iniziano dall’area industriale di Fontanelle di Bardano per poi proseguire nei quartieri più popolosi come Ciconia, Sferracavallo e Orvieto Scalo, fino a raggiungere il centro storico e tutte le zone periferiche. La posa della fibra sfrutterà prioritariamente le infrastrutture esistenti dei sottoservizi, mentre nuovi scavi, quando necessari, saranno realizzati con tecniche a basso impatto ambientale e interventi minimi sulla sede stradale.
Questi interventi dovranno essere completati entro la fine del 2026. A seguire, partirà una seconda fase con ulteriori investimenti privati da parte di FiberCop, mirati al completamento del cablaggio su tutto il territorio. La sindaca ha annunciato anche l'intenzione di sollecitare un'integrazione al Dipartimento per la Trasformazione Digitale, al fine di includere tempestivamente eventuali civici non inizialmente censiti, in particolare nelle aree più isolate.
Il progetto di digitalizzazione non si ferma alla sola fibra domestica. Il Comune sarà coinvolto anche in altri programmi nazionali: il piano di backhauling, pensato per migliorare le connessioni mobili attraverso il collegamento in fibra dei siti radiomobili esistenti; il piano "Scuola connessa", che interesserà gli istituti scolastici di Ciconia, Sferracavallo e Canonica; e il piano "Sanità connessa", che coinvolgerà l'ospedale "Santa Maria della Stella" e il centro salute di Orvieto Scalo. "Si tratta di interventi fondamentali per garantire a questo territorio le infrastrutture immateriali di cui necessita da tempo in grado di fornire servizi migliori alla cittadinanza ma anche per il sistema delle imprese che necessita anche di connessioni veloci per essere competitivo", ha sottolineato Tardani.
Secondo quanto illustrato durante la conferenza di presentazione, la nuova infrastruttura consentirà ai cittadini di usufruire di servizi avanzati come smartworking, streaming in alta definizione, telemedicina e applicazioni di smart city per la gestione intelligente della mobilità, dell'illuminazione pubblica e del monitoraggio ambientale.
Sebbene la risposta dell'amministrazione abbia evidenziato un quadro in evoluzione positiva, la consigliera Palazzetti ha espresso una cauta soddisfazione: "Siamo tutti concordi sulla rilevanza enorme di questo tema". Ha tuttavia rilanciato la necessità di un monitoraggio costante e di una verifica aggiornata della mappatura, denunciando come l'ultimo aggiornamento da parte di Infratel risalga a ottobre scorso e risulti incompleto. "Suggerisco di attenzionare la situazione, perché le cose non arriveranno con facilità e potremmo trovarci con una copertura estremamente bassa".
In gioco non c'è solo l'efficienza amministrativa, ma anche l'attrattività economica e la coesione sociale di un territorio che punta a non restare ai margini dell'innovazione. L'intervento su Orvieto si inserisce nel più ampio Piano Italia 1 Giga, che coinvolge 88 comuni umbri e dieci Regioni italiane, contribuendo a rendere l'Umbria un territorio sempre più smart e competitivo.