L’Umbria intera è sotto shock per il grave fatto accaduto ieri, domenica 5 gennaio, a Gaifana, una frazione di Gualdo Tadino. Qui, all’interno di un’abitazione, sono stati rinvenuti i corpi senza vita di due coniugi, Daniele Bordicchia, 39 anni e sua moglie, Stefania Feru di trent’anni. L’uomo avrebbe prima ucciso la moglie con un colpo di pistola e poi, con la stessa arma, si sarebbe tolto la vita a sua volta. Da quanto emerso si sarebbe trattato di una tragedia emersa in ambito familiare. Profondo cordoglio su quello che appare come un femminicidio-suicidio è stato espresso anche dalla Presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti.
Femmincidio-suicidio a Gaifana, il messaggio di Proietti
I fatti di Gaifana hanno sconvolto profondamente l’intera regione. La coppia sposata dal maggio dello scorso anno era conosciuta da tutti. Lui, vigilante in una ditta privata, ha utilizzato una pistola regolarmente detenuta, una Glock calibro 9. La moglie lavorava come operatrice socio sanitaria presso l’Istituto Serafico di Assisi. “Difficile trovare le giuste parole di fronte a un evento così tragico che ha scosso la nostra comunità” ha detto Stefania Proietti.
Ancora una volta la famiglia, che dovrebbe essere il rifugio più sicuro per tutti, si è rivelata al contrario il luogo della tragedia. “La violenza di genere e in famiglia – ha detto ancora Proietti – è uno dei più grandi problemi sociali attuali, che ci interroga tutti sulle cause e obbliga ognuno, a partire dalle istituzioni, a fare la propria parte“.
La governatrice Proietti: “Non c’è più tempo da perdere”
La violenza in famiglia è una problematica molto insidiosa che purtroppo non accenna a placarsi. È necessario intervenire con azioni mirate di prevenzione e supporto verso tutte le donne e tutte le vittime. “Non c’è più tempo da perdere – ha sottolineato Proietti in proposito – ed è sempre più urgente intensificare i momenti di riflessione e confronto sul tema della prevenzione in primis, per arginare un fenomeno doloroso e complesso che tocca in maniera trasversale tutte le fasce sociali e che, sempre più spesso, viene riconosciuto troppo tardi“.
Per la Presidente dell’Umbria, rispetto alla violenza di genere la politica dovrà concentrarsi su due fronti. “Sicuramente la mia azione di governo sarà volta a sostenere la rete di protezione delle donne per consentire un intervento tempestivo alle prime avvisaglie di violenza nell’ambito delle relazioni che vivono momenti di crisi. Ma dovrà essere anche volta ad implementare l’azione dei centri per la fuoriuscita degli uomini dalla violenza perché è necessario pensare percorsi ad hoc per chi agisce in modo violento“.
A Gualdo Tadino il primo femminicidio dell’anno in Italia
La tragedia di Gaifana segnerebbe un tristissimo primato per l’Umbria: se le ipotesi degli inquirenti saranno confermate, si tratterà del primo femminicidio del 2025 in Italia. Nell’anno appena conclusosi sono state 109 le donne uccise, secondo i dati riportati dall’Adnkronos. Di queste, 95 sono state uccise in ambito familiare o affettivo e 59 per mano del partner o ex partner.
Secondo i dati forniti dall’OMS – L’Organizzazione Mondiale della Sanità – nel mondo una donna su tre ha subito violenza. In Italia, i dati Istat lo confermano. Il 31,5% delle donne ha subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Nella maggior parte dei casi, le forme più gravi di violenza vengono perpetrate da persone che la donna conosce già come appunto partner o ex partner, parenti o amici, proprio come accaduto a Gualdo Tadino.
In Umbria, così come nel resto d’Italia, esiste una rete strutturata che interviene in supporto di tutte le donne vittime di violenza. In occasione delle celebrazioni per il 25 novembre, Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, abbiamo approntato una guida con i riferimenti dei Centri Antiviolenza sul territorio e sul 1522, il numero a cui si possono rivolgere tutte le donne che subiscono violenza o stalking.