Il 25 novembre si celebra la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Si tratta di una ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite per sensibilizzare sulla fondamentale importanza della nonviolenza e del rispetto verso tutte le donne. Istituita nel 1999 ricorda un triste episodio: quello delle tre sorelle Mirabal, deportate, violentate e uccise il 25 novembre 1960 nella Repubblica Dominicana. In Italia come nel resto del mondo intorno a questa data si concentrano una serie di iniziative che mirano anzitutto a fornire strumenti utili alle donne. Secondo i dati forniti dall’OMS – L’Organizzazione Mondiale della Sanità – nel mondo una donna su tre ha subito violenza. In Italia, i dati Istat lo confermano: il 31,5% delle donne ha subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Nella maggior parte dei casi, le forme più gravi di violenza vengono perpetrate da persone che la donna conosce già come partner o ex partner, parenti o amici. In Umbria e in Italia esiste una rete strutturata di soggetti che in caso di necessità, può aiutare le donne vittime di violenza. In vista del 25 novembre, anche sulla scia di tanti casi di cronaca di cui ci occupiamo da queste stesse pagine, vogliamo fornire una panoramica sui servizi presenti in Umbria a disposizione di tutte le donne che dovessero trovarsi in difficoltà.

Il 1522: come funziona

Uscire dalla spirale di violenza si può. In Italia esiste una rete strutturata di supporto a tutte le persone che la subiscono. Chiunque sia vittima di violenza può rivolgersi direttamente al 112, il numero unico di emergenza, senza esitazioni. Il 112 va immediatamente allertato:

  • in caso di aggressione fisica o minaccia di aggressione fisica;
  • se si è vittima di violenza psicologica;
  • se si sta fuggendo con i figli (evitando in questo modo una denuncia per sottrazione di minori);
  • se il maltrattante possiede armi.

L’altro numero di pubblica utilità dedicato a tutte le donne vittime di violenza e stalking è il 1522. Il 1522 è nato nel 2006 su impulso del Dipartimento per le Pari Opportunità con l’obiettivo di contrastare il fenomeno della violenza, sia in famiglia che all’esterno, a danno delle donne.

Il 1522 è attivo 24 ore su 24 per tutti i giorni dell’anno ed è accessibile dall’intero territorio nazionale gratuitamente, sia da rete fissa che mobile. L’accoglienza è disponibile oltre che in italiano anche in inglese, francese, spagnolo e arabo. Dal sito del 1522 è disponibile la mappa con i Centri Anti Violenza presenti su tutto il territorio nazionale, suddivisi per regione. È inoltre possibile scaricare l’App 1522, disponibile sia per Android che per IoS, da cui si può chattare con le operatrici del servizio.

La rete dei centri anti violenza in Umbria

I centri anti violenza sono servizi posti a tutela delle donne vittime di violenza o di qualsiasi altra forma di discriminazione di genere. Sono i punti di riferimento che attivano i percorsi di fuoriuscita dalla violenza, offrono gratuitamente ascolto e sostegno in base alle necessità (legale, sociale, alloggiativo, sanitario o formativo) e orientamento agli altri servizi territoriali. In Umbria, come nel resto d’Italia, i centri anti violenza possono essere contattati tramite il numero verde Telefono Donna 800 861 126 (collegato al 1522), attivo h24 7 giorni su 7, è collegato al 1522.

Di seguito riportiamo la lista dei centri anti violenza presenti in Umbria.

Centro  Antiviolenza – PERUGIA

Centro  Antiviolenza – TERNI

Centro  Antiviolenza – ORVIETO

Centro Antiviolenza Servizio Telefono Donna – Perugia – Terni

Centro Antiviolenza Città della Pieve

Centro Antiviolenza Narni

Centro Antiviolenza Spoleto

Sportello CAV Foligno

I 16 giorni di attivismo sulla violenza di genere

La Giornata Internazionale del 25 novembre apre un periodo di 16 giorni durante i quali si celebrano altre importanti Giornate Internazionali sostenute dalle Nazioni Unite su diversi temi sociali di stringente attualità. Altre date significative sono quella del 29 novembre per la difesa dei diritti umani di tutte le donne nel mondo e quella del primo dicembre, la Giornata Mondiale contro l’Aids. A chiudere c’è il 10 dicembre la celebrazione mondiale dedicata ai diritti umani.

In tutta Italia e in molti altri Paesi, il colore che identifica la Giornata Internazionale del 25 novembre è il rosso. Uno dei simboli sono diventate le scarpe rosse delle donne in rappresentanza di tutte le vittime di violenza o femminicidio.