07 Aug, 2025 - 19:00

Emergenza pendolari Umbria-Lazio, difensori civici in campo: la Regione stila un vademecum per muoversi i disagi estivi

Emergenza pendolari Umbria-Lazio, difensori civici in campo: la Regione stila un vademecum per muoversi i disagi estivi

Nella guerra estiva dei trasporti, fatta di cantieri, coincidenze saltate e navette sostitutive, entra in campo una nuova voce a difesa dei pendolari. Sollecitati da numerose segnalazioni, i difensori civici di Umbria e Lazio hanno deciso di attivarsi a tutela dei diritti dei cittadini, schiacciati dai disagi legati al blocco parziale della circolazione ferroviaria tra le due regioni. La sospensione riguarda i tratti Foligno-Terni e Fabriano-Castelplanio, interessando centinaia di viaggiatori ogni giorno.

La mobilitazione si inserisce nel contesto di un più ampio piano di lavori infrastrutturali sulla rete RFI, finanziato con risorse del PNRR, che impone tempistiche non prorogabili. Ma il prezzo di questo ammodernamento lo pagano oggi pendolari, studenti e turisti, costretti a ridefinire percorsi, orari e margini di flessibilità.

Abbiamo appreso, e valutiamo positivamente, l’attivismo dei difensori civici di Umbria e Lazio - ha dichiarato l’assessore regionale ai Trasporti, Francesco De Rebotti - generato da numerose segnalazioni degli utenti, orientato alla tutela del diritto alla mobilità e pronto a evidenziare ulteriori criticità alle autorità competenti.

La Regione Umbria, già nelle scorse settimane, aveva annunciato di aver interessato l’Avvocatura regionale per esaminare i contenuti del contratto di servizio con Trenitalia e RFI, e valutare eventuali azioni in sede giudiziaria o presso l’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART). Un’ipotesi, questa, già comunicata e ora affiancata dall’azione dei garanti civici.

Il vademecum della Regione per affrontare i disagi: consigli pratici e canali ufficiali

Nel tentativo di accompagnare i cittadini in questo periodo critico, la Regione Umbria ha diffuso nel proprio comunicato un vademecum di consigli pratici, destinato a chi deve muoversi nel periodo compreso tra il 6 agosto e il 6 settembre 2025, in coincidenza con l'interruzione delle tratte ferroviarie.

I suggerimenti – già disponibili attraverso i canali ufficiali della Regione e delle aziende di trasporto – mirano a limitare al massimo l’impatto dei disservizi. In particolare, si invita l’utenza a:

  • verificare in tempo reale lo stato del proprio treno, tramite sito web, app e biglietterie di Trenitalia e RFI;

  • pianificare con largo anticipo gli spostamenti, considerando eventuali tempi aggiuntivi e corse sostitutive;

  • informarsi sulla disponibilità di autobus sostitutivi e sulle stazioni di transito alternative, soprattutto in caso di collegamenti con altre regioni;

  • non affidarsi a informazioni generiche o non ufficiali, ma utilizzare esclusivamente fonti istituzionali e personale autorizzato.

“Consapevoli dei forti disagi che queste modifiche comportano per la vita quotidiana di migliaia di cittadini – si legge nella nota – la Regione invita tutti gli utenti a pianificare con anticipo i propri spostamenti, anche fuori dal territorio regionale”.

Non un documento stampato o distribuito, quindi, ma una guida operativa incorporata nella comunicazione ufficiale, che punta a trasformare la reazione all’emergenza in un’occasione di informazione puntuale e preventiva.

Una cabina di regia interregionale contro i disagi strutturali

La strategia umbra si muove in sintonia con le regioni limitrofe. “Manteniamo una stretta relazione con le altre regioni del centro Italia, anch’esse colpite da disagi simili e impegnate a impedire che si continui a sottovalutare il diritto alla mobilità”, ha spiegato De Rebotti.

Il nodo resta politico, prima ancora che tecnico: se i lavori sono indifferibili, servono meccanismi di compensazione più efficaci, sia sul piano del servizio che su quello del rimborso agli utenti. Per ora, il fronte resta aperto. E tra avvocature, difensori civici e comunicazione istituzionale, si prova almeno a rimettere in moto - sul piano dell’ascolto - un treno che, fisicamente, da ieri si è fermato.

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Federico Zacaglioni
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