L'Umbria è stretta nella morsa del grande caldo e lo sarà ancora. Il Ministero della Salute ha diramato un nuovo bollettino: per Perugia ci sono tre bollini rossi, la massima allerta, da ieri, 30 giugno, fino a mercoledì 2 luglio. Da venerdì 4, secondo quanto riportato da diversi siti di previsioni meteo, sembra infatti che ci sarà una seppur breve tregua dal calore con le temperature che gradualmente dovrebbero rientrare nelle medie stagionali, anche se, spiegano gli esperti, il calo più sensibile sarà più probabile dall'inizio della prossima settimana.
Gli effetti del caldo eccessivo sulla salute possono essere estremamente deleteri soprattutto per alcune fasce di popolazione considerate più a rischio come gli anziani, i bambini piccoli, le persone con patologie croniche e, in generale, per i più fragili. In tutti i casi è di fondamentale importanza proteggersi dal caldo adottando alcuni comportamenti di buon senso che possono fare la differenza.
Dallo scorso 23 giugno sul territorio nazionale è attivo il numero di pubblica utilità 1500. Chiamandolo si possono ricevere scolto e informazion, soprattutto per le persone più fragili e a rischio, al fine di mitigare gli effetti delle ondate di calore sulla salute. Dallo scorso anno il servizio si rivolge anche al mondo del lavoro, offrendo informazioni su norme e linee guida e sul sistema di allerta sui rischi dovuti al caldo per la salute e la sicurezza dei lavoratori. La chiamata è gratuita e il numero è attivo dal lunedì al venerdì, esclusi i festivi, dalle 9 alle 17.
Recentemente dalla nostra redazione di Tag24 Umbria abbiamo fatto il punto su come prevenire e affrontare gli effetti del calore eccessivo con un esperto in materia: Alessandro Miani, presidente di Sima - Società Italiana Medicina Ambientale. Una voce autorevole che ci ha aiutato a fare chiarezza sui diversi aspetti.
Con Miani abbiamo parlato anche di come si può prevenire la formazione delle cosiddette "isole di calore" nelle città. "Le strategie istituzionali più efficaci - ci ha detto - includono interventi sulla morfologia urbana e politiche sociali integrate. Tra le misure urbane: piantumazioni strategiche e verde verticale per ridurre la temperatura urbana di 2–3 °C; tetti e superfici riflettenti ad alta albedo (la capacità di una superficie di riflettere la luce o la radiazione solare ndr) capaci di abbassare di 1–2 °C la temperatura delle superfici; pavimentazioni permeabili o trattate con materiali freschi (cool pavements) che riducono il calore trattenuto al suolo; corridoi verdi e progettazione di ventilazione naturale per favorire la dispersione del calore".
In questo momento l'Europa intera sta fronteggiando la prima intensa ondata di calore del 2025. Il pianeta Terra a causa degli effetti del riscaldamento globale sta diventando rovente ed è fondamentale correre subito ai ripari per invertire la rotta. Le città stanno diventando sempre più calde e non è solo una percezione: i dati lo confermano. Basti pensare che nei giorni scorsi in Spagna, nella provincia di Huelva, le colonnine hanno toccato quota 46 gradi.