L'Umbria fa un vero e proprio sprint per quanto riguarda la digitalizzazione e punta a colmare il divario tecnologico. Sul banco c'è un investimento strategico sul cablaggio delle scuole e sull'espansione dei DigiPass. Entro giugno 2025, infatti, saranno 572 gli istituti connessi alla banda larga grazie a un piano operativo che mira a garantire accesso a Internet ad alta velocità e servizi di connettività gratuita per cinque anni. L'iniziativa è promossa dalla Regione Umbria e affidata alla società PuntoZero scarl per un investimento di circa 6,5 milioni di euro e si affianca a progetti nazionali come quello portato avanti da Infratel Italia.
Come spiegato da Tommaso Bori, vicepresidente della Regione Umbria con delega all’Innovazione digitale, "il piano operativo scuole della nostra regione si pone come obiettivo quello di fornire un accesso Internet anche su banda larga". A esso si aggiunge il "servizio di connettività gratuito per cinque anni, comprensivo dei servizi di manutenzione e assistenza tecnica". "Con l’avanzamento della realizzazione del piano affidato a PuntoZero scarl per un importo di circa 6,5 milioni di euro" - prosegue Bori - "e grazie agli altri progetti, tra cui quello portato avanti da Infratel Italia, entro giugno 2025 saranno collegate 572 scuole".
L'investimento nella banda larga scolastica non si limita solo alla connessione Internet, ma comprende anche un pacchetto di servizi di assistenza tecnica e manutenzione per cinque anni. Questo garantirà un'infrastruttura stabile e duratura per favorire l'apprendimento digitale in ogni scuola coinvolta nel progetto. La digitalizzazione del sistema scolastico rappresenta un pilastro fondamentale per migliorare le competenze tecnologiche delle nuove generazioni e per rendere l'Umbria una regione all'avanguardia nell'innovazione.
Parallelamente al potenziamento delle infrastrutture scolastiche la Regione ha ampliato la rete dei DigiPass, arrivando a 62 sedi operative che, negli anni, hanno formato oltre 18.000 cittadini. Questi spazi di facilitazione digitale, distribuiti su tutto il territorio, offrono supporto nell'utilizzo di servizi online, dall'attivazione di SPID e CIE fino alla gestione di pratiche amministrative digitali.
"L’obiettivo sedi è stato raggiunto per il 170 per cento", sottolinea Bori, "mentre dovremo lavorare di più sulla formazione dei cittadini. Questo della capillarità dei DigiPass sul territorio, è un grande risultato merito evidentemente dell’ottimo lavoro di squadra con i Comuni e anche con gli stessi facilitatori digitali del territorio, nonché dell’attività di supporto e di coordinamento svolta dagli uffici regionali competenti".
Le 12 zone sociali umbre hanno avuto un ruolo chiave nell'attivazione dei DigiPass in biblioteche, centri giovanili e sedi comunali, permettendo ai cittadini di ogni età di avvicinarsi alle tecnologie digitali.
Oltre alla consulenza su SPID e CIE, i DigiPass offrono assistenza per numerosi servizi digitali, sia pubblici che privati. Tra questi rientrano l'accesso al fascicolo sanitario elettronico, il pagamento tramite PagoPA, la prenotazione di visite mediche e il ritiro di referti, nonché la gestione di pratiche amministrative come il cambio di residenza e il rilascio di certificati. I facilitatori digitali forniscono inoltre supporto per l'uso di piattaforme legate alla ricerca del lavoro, come i servizi offerti da Arpal, e strumenti di firma digitale e posta elettronica certificata.
L'obiettivo della Regione è trasformare i 12 DigiPass principali in veri e propri hub digitali di riferimento per la cittadinanza. Le 12 sedi capofila operano come punti strategici per diffondere la cultura digitale in tutta la regione. I DigiPass di Assisi, Città di Castello, Gubbio e Narni, ad esempio, hanno sviluppato programmi specifici per supportare la formazione dei cittadini più anziani, aiutandoli a familiarizzare con strumenti essenziali per la gestione della vita quotidiana, come l'home banking e i pagamenti digitali.