Il nuovo presidente della Provincia di Terni, Stefano Bandecchi, l'aveva messo in chiaro fin da subito. "Ho già chiesto alla Regione di darci tutte le competenze che le Province devono avere perché la Regione non le sta sviluppando nella maniera giusta" aveva detto ai microfoni di Tag24 Umbria.
Una questione della massima importanza che rientra nel piano per far sì che la Provincia di Terni torni ad avere un ruolo di primo piano e che ha trovato d'accordo anche Massimiliano Presciutti, presidente della Provincia di Perugia. Con la Regione sono immediatamente partire le interlocuzioni e si vanno aprendo nuove strade anche sul fronte della collaborazione con la Province di altre regioni.
Le Province per loro stessa natura hanno una maggiore conoscenza dei territori, delle loro potenzialità e criticità. Le deleghe a cui punta quella di Terni sono caccia e pesca, polizia provinciale e turismo, quattro settori cruciali, turismo in primis. Francesco Maria Ferranti, vicepresidente provinciale, ha ribadito questa volontà anche durante l'incontro online promosso da Presciutti che ha visto riuniti i presidenti delle Province dell'Italia centrale - Arezzo, Pesaro, Siena, Terni e Viterbo - con l’obiettivo di rilanciare il confronto istituzionale fra alcune aree importanti del Centro Italia. Giovedì 15 maggio se ne discuterà anche in sede nazionale durante l'assemblea dell'UPI, l'Unione Province Italiane.
"Abbiamo già avviato un’interlocuzione con la Regione Umbria per la riacquisizione di alcune deleghe importanti in modo da poter sviluppare, con funzioni e risorse adeguate, azioni capillari sul territorio a servizio dei cittadini e delle comunità" ha commentato Ferranti. Una richiesta, quella della riassegnazione delle deleghe che intende "ridare dignità, valore e funzioni a queste istituzioni, fra le più antiche del nostro Paese e che rivestono ancora oggi un ruolo molto importante".
Che l'elezione di Bandecchi abbia portato un vento nuovo in Provincia è stato chiaro fin da principio. Il sindaco di Terni con il suo approccio energico, sta lavorando perché in Provincia si realizzi la massima collaborazione, tra i sindaci anzitutto ma anche a livello inter provinciale. In questa direzione è andato anche l'incontro promosso da Presciutti partendo dalla necessità di una conoscenza reciproca.
"Oggi - così il presidente della Provincia di Perugia - facciamo insieme un primo e importante passo per conoscerci, confrontarci e tracciare un percorso comune. Le Province devono riacquistare il ruolo che gli spetta, e per farlo è necessario dotarle di competenze, strumenti e risorse adeguate, in modo da rispondere con efficacia alle esigenze delle nostre comunità, mantenendo un dialogo costante con le Regioni e con il Governo nazionale, anche attraverso l’azione dell’UPI".
La collaborazione come presupposto per lo sviluppo, questo quanto emerso dall'incontro tra i presidenti delle Province in vista del tavolo all'UPI. "Un confronto istituzionale tanto necessario quanto atteso" si legge nel resoconto. Infrastrutture, aree interne, cooperazione e elezione diretta sono stati gli argomenti sollevati. Sfide comuni che se affrontate insieme potranno trasformarsi in nuove opportunità per i territori e i cittadini.
"Sincronizzare i piani di investimento" ha sottolineato Alessandro Romoli presidente della Provincia di Viterbo soprattutto per quanto riguarda settori strategici come la viabilità e le scuole. "L’idea di rilanciare l’Italia di mezzo mi piace" ha confermato Alessandro Polcri presidente della Provincia di Arezzo.
Giuseppe Paolini presidente della Provincia di Pesaro e Urbino ha messo in evidenza come la collaborazione tra Province sia essenziale per l'economia del centro Italia. Dello stesso avviso anche Agnese Carletti, presidente della Provincia di Siena.
Tutti hanno accolto positivamente la proposta di riunire il tavolo inter provinciale da quattro diverse regioni a cadenza regolare così da avere, grazie al confronto, proposte concrete da presentare all'UPI.