Si aspetta uno tsunami, una valanga di sentenze favorevoli per le liste di Ap in tute le circoscrizioni italiane, il coordinatore umbro del partito e vicesindaco di Terni, Riccardo Corridore. A confortare l’avvocato e prossimo candidato alla guida della Regione Umbria, ci sono varie ragioni giuridiche, dopo la sentenza della Cassazione che ha riammesso la lista di Alternativa popolare nella Circoscrizione Centro Italia.

Il primo fattore – spiega Corridore a Tag24 Umbriaè di merito. Il dispositivo della sentenza, infatti, parla di “riammissione della lista di Alternativa popolare” alle elezioni europee”. Lasciando presagire che analoga decisione sarà assunta per ciò che concerne anche le altre circoscrizioni elettorali dove la nostra lista è stata esclusa. Appare, infatti, chiaro che i giudici della suprema corte abbiano riconosciuto pienamente le ragioni del nostro ricorso, dando il via a un effetto domino anche sulle altre aree italiane. Inoltre, i componenti dell’Ufficio elettorale nazionale presso la Corte di Cassazione sono i medesimi per tutti i nostri ricorsi riguardanti le esclusioni nelle altre circoscrizioni. Siamo dunque confidenti che la riammissione avvenga ovunque e che avremo le nostre liste in corsa in tutta Italia“.

Il coordinatore umbro di Ap Corridore: “Campagna elettorale tra la gente in ogni parte d’Italia”

Galvanizzati dall’esito del primo ricorso, i fedelissimi di Bandecchi promettono di impegnarsi a fondo in ogni parte d’Italia. Perché la partita della rincorsa al 4% viene considerata dura, difficile, ma ancora possibile da vincere.

Noi daremo tutto, non solo al Sud dove la lista è stata la prima ad essere ammessa – conferma Corridore -. Ogni area del Paese ha le sue peculiarità e il suo rilievo. E la nostra campagna elettorale sarà coerente con questo assunto. Saremo tra la gente, con la gente e dalla parte della gente fino all’ultimo giorno utile prima del voto. Per convincere gli elettori che è necessario il cambiamento“.

Nella circoscrizione del Centro Italia, quella da cui l’avventura politica e imprenditoriale di Stefano Bandecchi è partita, a capo della lista di Ap ci sarà l’ex magistrato Luca Palamara. E la lista, ovunque, rappresenterà gli ideali e la testimonianza del Partito popolare europeo.

L’ufficio elettorale della Cassazione ha riconosciuto la fondatezza di quello che abbiamo sempre sostenuto – continua Corridore -. Siamo dal 2014 tra i fondatori del Partito popolare europeo e siamo gli unici, in queste elezioni per il rinnovo del Parlamento continentale, a poterci fregiare del nome del PPE nel simbolo. I nostri valori sono quelli del più importante raggruppamento assembleare europeo e le nostre prospettive politiche sono quelle di responsabilità e di difesa degli interessi nazionali“.

La raccolta di firme per la lista di Marco Rizzo e i ringraziamenti del leader di DSP

Sulle liste per le europee ci sarà anche Democrazia sovrana e popolare, la formazione di Marco Rizzo (presidente onorario del Partito Comunista dal 2023 e coordinatore di DSP dal 2024), per la quale proprio Bandecchi e i suoi sono stati decisivi nella raccolta delle firme. Una scelta a sostegno della “democrazia e della rappresentanza“, l’aveva definita il segretario nazionale di Alternativa popolare.

E per Stefano Bandecchi, Riccardo Corridore e gli altri umbri che in fretta e furia sono riusciti a supportare la raccolta di firme della formazione sovranista (che ha tra i suoi candidati anche l’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno), sono arrivati sui social proprio i ringraziamenti di Rizzo. Che ha definito gli avversari di lista, ma non di ideali, dei “generosi“.

Ringrazio Marco Rizzo per le sue belle parole – conclude il coordinatore dell’Umbria di Alternativa popolare -. Abbiamo fatto una battaglia di giustizia per sostenere una lista che vuole dare voce a tanti italiani. È importante che, in elezioni come queste, si riporti la gente a votare. Anche se la pensa diversamente da noi. A Rizzo ci accomuna l’idea di una politica di servizio e vicina alle istanze della gente, nonché la giusta battaglia della rappresentatività“.