È vittoria in Cassazione per Alternativa Popolare: la lista di Stefano Bandecchi può concorrere alle elezioni europee dell’8 e 9 giugno. Il ricorso presentato ha avuto quindi esito positivo, nonostante il parere contrario di alcune Corti d’Appello la Cassazione ha deliberato per il sì. Il coordinatore regionale per l’Umbria di AP e candidato governatore Riccardo Corridore, in esclusiva a Tag24 Umbria, ha dichiarato: “È stata fatta giustizia“.

Le dichiarazioni di Corridore sulla vittoria in Cassazione di Alternativa Popolare

La Corte d’Appello di Napoli, nonostante il parere sfavorevole delle altre quattro Corti, aveva ragione“. Così esordisce Riccardo Corridore, raggiunto dai microfoni di Tag24 Umbria. Sulla delibera della Cassazione sulla partecipazione di Alternativa Popolare alle europee afferma: “Giustizia è stata fatta!“.

La Cassazione ci ha riammesso, come è giusto fare. E quindi almeno questa volta possiamo dire che esiste la giustizia“, ha continuato il coordinatore regionale per l’Umbria di Alternativa Popolare. “A seguito ci saranno le decisioni sulle altre tre Corti, quella di Palermo, Venezia e Milano, ma credo che ormai non ci siano più dubbi poiché è sempre la stessa Cassazione che decide“.

Corridore si dice quindi soddisfatto per questo risultato positivo che ha visto la vittoria del ricorso presentato dalla lista di Stefano Bandecchi. “Alternativa Popolare, essendo uno dei partiti fondatori del PPE, è giusto che partecipi a questa competizione europea dell’8 e 9 giugno in tutte le circoscrizioni italiane“, conclude.

Il caso: Alternativa Popolare esclusa nel collegio del centro Italia

Il problema, nato a seguito dell’esclusione delle liste di AP nel collegio del centro Italia per le elezioni europee, sembra quindi essere risolto.

La Corte d’Appello di Roma aveva infatti negato la richiesta di Alternativa Popolare di correre alle elezioni senza la necessaria raccolta di firme, una decisione che avrebbe escluso i votanti di Lazio, Toscana, Umbria e Marche dal poter votare per AP. Al contrario, la Corte d’Appello di Napoli aveva invece accettato l’istanza di AP, permettendo così ai votanti del sud Italia di includere il partito nelle loro scelte elettorali. Il risultato era pertanto la possibilità di poter votare per Alternativa Popolare alle europee esclusivamente al sud. Una decisione, questa, che ha spinto il segretario nazionale del partito Stefano Bandecchi a fare ricorso. Ricorso oggi vinto in Cassazione.

Il dibattito si era concentrato, in particolare, su una questione critica. L’alleanza di Alternativa Popolare con il Partito Popolare Europeo (PPE) è sufficiente per soddisfare i criteri elettorali o è indispensabile una raccolta autonoma di firme? La risposta della Cassazione è inequivocabile, ora non resta che attendere le altre Corti d’Appello.

In conferenza stampa Bandecchi contesta l’esclusione

Conferenza stampa urgente quella convocata oggi da Stefano Bandecchi, segretario nazionale di AP, a seguito della decisione dell’ufficio elettorale della Corte d’Appello di Roma, che ha escluso il partito Alternativa Popolare dalle elezioni europee 2024 per la circoscrizione del centro. L’obiettivo era chiarire la posizione del partito di fronte al recente decreto elezioni, che impone il collegamento con un parlamentare nazionale o europarlamentare eletto in Italia per partecipare al voto dell’8 e 9 giugno.

Durante l’incontro con i media, Bandecchi ha sottolineato il forte sostegno del Partito Popolare Europeo a Alternativa Popolare, evidenziando la storica fondazione congiunta del partito nel 2014. “Le liste che abbiamo presentato sono autorizzate dal Partito Popolare Europeo e Alternativa Popolare viene portata alle elezioni europee dal Ppe. Noi siamo tra i fondatori del Ppe dal 2014“, ha dichiarato. Bandecchi ha poi proseguito: “Le nostre liste di Alternativa Popolare dovevano a occhi chiusi essere prese. A Napoli qualcuno se li è letti i documenti che doveva leggere e a Napoli la accettano senza problemi con la nota del Viminale che cita la legge del 24 marzo 2024“.

Gli unici che al momento sono nel giusto sono nel Sud, a tutti gli altri viene impedito di scegliere Alternativa Popolare, ha proseguito il segretario nazionale di AP in conferenza stampa. “Abbiamo bisogno di giustizia collettiva ed europea per riammettere nelle circoscrizioni Alternativa Popolare”. Una giustizia che ora, almeno in parte, è stata fatta. Il coordinatore regionale per l’Umbria di AP e candidato governatore Riccardo Corridore si dice soddisfatto della vittoria in Cassazione di Alternativa Popolare e la riammissione del partito alle europee, ma anche ottimista per la vittoria anche sulle altre Corti d’Appello.