Il coordinatore umbro del Movimento 5 Stelle, Thomas De Luca, nel post-Concorsopoli ha sollevato una questione cruciale nel panorama politico di questi giorni. La necessità di una forte assunzione di responsabilità da parte della politica riguardo la cosiddetta “questione morale” emersa dallo scandalo Concorsopoli. De Luca critica con fermezza un certo modo di fare politica che è stato, fino a oggi, all’ordine del giorno. Ma allo stesso tempo sottolinea che il focus del Movimento non è sulla questione giudiziaria, ma proprio su quella politica.
Thomas De Luca su scandalo Concorsopoli invoca la questione morale
“Da Concorsopoli non può che scaturire una forte assunzione di responsabilità da parte della politica sulla questione morale“. Queste le parole di Thomas De Luca (M5S), che aggiunge: “Non ci compete e non ci interessa la questione giudiziaria“. L’attenzione del coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle si focalizza, infatti, l’importanza di garantire la presunzione d’innocenza e la dignità della persona fino all’ultimo grado di giudizio. Ciò che interessa è pertanto la questione politica che scaturisce dallo scandalo della manipolazione dei concorsi per cui sono stati condannati Catiuscia Marini, Gianpiero Bocci e Luca Barberini. Rispettivamente l’ex presidente della Regione Umbria, l’ex segretario regionale del Partito Democratico e sottosegretario agli Interni e l’ex assessore alla sanità.
“Legalità, etica e responsabilità nell’esercizio del governo devono essere la base di ogni disegno comune“. De Luca evidenzia inoltre la necessità di dimostrare con i fatti che esiste un’alternativa alla “degenerazione dilagante di una democrazia ripiegata su interessi privatistici, personali e di partito“. “Su questo non possiamo fallire“, insiste, per poi entrare nel dettaglio di ciò che il Movimento 5 Stelle ha tentato di fare. “Il Patto avanti ha consegnato una speranza di cambiamento agli umbri che hanno premiato una proposta autentica e non di facciata. I cittadini hanno riposto la loro fiducia in un rinnovamento di contenuti, metodi e di interpreti“.
“Il garantismo dei più deboli che ha spazzato via una logica elitarista della classe dirigente, ricucendo lo strappo tra persone e politica“, conclude poi Thomas De Luca.
Le critiche alla destra e alla gestione della sanità
In un contesto di forte critica a seguito delle condanne del processo Concorsopoli, Thomas De Luca ha rimarcato l’imbarazzo nel vedere esponenti della destra reagire con veemenza ai processi in corso. Ha portato come esempio in questo senso il caso del governatore Giovanni Toti, attualmente agli arresti domiciliari, che continua però a mantenere la sua posizione di potere. “Siamo costretti a rimarcare per l’ennesima volta come risulti imbarazzante vedere esponenti della destra stracciarsi le vesti su questi processi“, afferma. Soprattutto “quando un governatore agli arresti domiciliari come Giovanni Toti fa di tutto per tenere ben saldo il suo posto“.
“La destra non è più credibile e dimostra la sua inadeguatezza a partire dalla fallimentare gestione della sanità” continua ancora il coordinatore umbro del Movimento 5 Stelle. Aggiungendo anche che “in questi cinque anni è riuscita a far rimpiangere i tempi in cui, in questa regione, una visita era almeno un diritto esigibile“.
L’intervento di De Luca non si ferma alla mera e sterile critica, ma è una vera chiamata all’azione. Il suo è un invito che rivolge alla politica nel fare un esame di coscienza e nell’improntare finalmente un impegno concreto verso la moralità e l’etica nel governo. Per il Movimento 5 Stelle il momento attuale rappresenta un’opportunità irripetibile per dimostrare che un cambiamento reale è possibile e che la politica può e deve essere al servizio dei cittadini, con trasparenza e integrità.