Non una resa, ma un nuovo inizio. Il commissariamento della Fondazione Umbria Film Commission non rappresenta, secondo la Giunta regionale, un fallimento, bensì l'occasione per voltare pagina e riportare al centro della strategia culturale e turistica una delle leve più potenti per raccontare l'Umbria: il cinema.
A fronte di anni di gestione considerata poco efficiente e con risorse in gran parte assorbite da spese di funzionamento – l'80% del bilancio – la Regione ha deciso di azzerare la governance dell'ente. "Il commissariamento non è una punizione ma una ripartenza", ha chiarito l'assessora al Turismo e Cultura, Simona Meloni, durante l'ultima sessione dell'Assemblea legislativa, rispondendo a un'interrogazione del capogruppo PD Cristian Betti. Una scelta arrivata anche a seguito delle dimissioni del presidente del consiglio di amministrazione e delle pressioni da parte di numerosi sindaci umbri.
Ora l'obiettivo è uno solo: riportare l'Umbria Film Commission a essere competitiva, capace di attrarre produzioni nazionali e internazionali, e soprattutto di promuovere il territorio in modo coerente e strategico. Non più una macchina autoreferenziale, ma uno strumento operativo, in grado di generare indotto, lavoro, visibilità.
Il confronto con altre realtà italiane è impietoso. In regioni come la Basilicata, ad esempio, la proporzione è opposta: l'80% delle risorse va alla promozione, solo il 20% al funzionamento interno. In Umbria, invece, negli ultimi anni la rotta si era smarrita. "Vari studi ci dimostrano che l’assetto che abbiamo trovato non era funzionale e andava rivisto", ha sottolineato Meloni, annunciando l’avvio di un percorso partecipato per la riforma dell’ente e della legge regionale sulla valorizzazione delle attività cinematografiche, approvata nel 2024.
Il commissario nominato è il direttore del Turismo, una figura interna che garantirà continuità ma anche attenzione al contenimento dei costi. Parallelamente, proseguirà l’attività della Film Commission: il bando 2024 per l’Umbria Film Fund è attivo e ha già raccolto quaranta domande, che verranno regolarmente esaminate. Nessuna interruzione, dunque, ma una fase di transizione verso un nuovo assetto, più efficace e sostenibile.
Ma il rilancio dell'Umbria Film Commission non è solo una questione amministrativa. È anche, e soprattutto, una visione strategica. Le produzioni cinematografiche e televisive possono diventare uno straordinario strumento di promozione delle aree interne, spesso escluse dai grandi circuiti turistici ma ricche di paesaggi, storia, identità.
Nella sua replica, Betti si è detto "soddisfatto" della risposta dell’assessora Meloni, sottolineando che "ha tratteggiato un percorso lungimirante che mira a far funzionare davvero uno strumento determinante per lo sviluppo dei nostri territori, in particolar modo le aree interne che possono usare anche questo mezzo per essere apprezzate in giro per il mondo". Parole che evidenziano con chiarezza l'importanza di una visione integrata tra cultura, turismo e sviluppo locale.
Un esempio concreto è arrivato recentemente con gli Screenings di Rai Com a Spoleto: un evento che ha riportato l’Umbria sotto i riflettori, dimostrando che la regione ha ancora molto da offrire se dotata di strumenti adeguati e visione di lungo periodo. La sfida è proprio questa: costruire una nuova narrazione dell’Umbria attraverso le immagini, dando voce a luoghi e storie che aspettano solo di essere raccontati.
Il futuro dell’Umbria Film Commission si giocherà su due fronti: la ridefinizione della governance e l’elaborazione di una strategia condivisa con il territorio. Il percorso appena avviato dovrà tener conto delle esigenze di operatori e professionisti del settore, della necessità di rendere l’Umbria attrattiva per le produzioni e della capacità di trasformare ogni investimento in impatto economico e culturale.
"Il nostro obiettivo è lavorare tutti insieme", ha ribadito Meloni, che apre così una stagione di dialogo e progettazione. Perché solo con una visione integrata e condivisa l’Umbria potrà davvero tornare a essere protagonista sul set del cinema italiano e internazionale.