Nessun bed & breakfast all’interno del vecchio palazzo comunale di Collescipoli. A fugare ogni dubbio sull’utilizzo futuro dell’edificio storico è stata l’amministrazione comunale, intervenuta in Terza Commissione consiliare per chiarire una vicenda che da qualche giorno era esplosa nel borgo al confine tra Terni e Narni. Ad innescare la polemica una determina dirigenziale per l'acquisizione di manifestazioni di interesse per l'utilizzo e la valorizzazione di immobili comunali nei piccoli centro urbani delle frazioni e nelle antiche municipalità, che aveva messo in allarme i residenti e le associazioni culturali del territorio.
Proprio a Collescipoli erano state raccolte trecento firme per fermare il rischio che il Palazzo potesse diventare un B&B o una struttura ricettiva. "Ci sono già un ostello, un residence, diversi agriturismi ed una country house", avevano scritto i firmatari.
E così il Comune di Terni, con la regia del presidente della Terza Commissione Claudio Batini (AP) ha chiamato in causa in audizione l’Associazione Culturale L’Astrolabio, una delle più rappresentative e attive del piccolo borgo collinare, che è intervenuta col presidente Giuseppe Rogari.
La seduta ha permesso di chiarire la posizione del Comune in merito alla destinazione d’uso dell’immobile, già sede del Comune dell’antica municipalità collinare, e oggi al centro di una discussione pubblica sul suo futuro.
“Non è nostra intenzione trasformare il palazzo in una struttura ricettiva - ha affermato il vicesindaco Riccardo Corridore - ma valorizzare l’immobile nel solco della storia locale. Abbiamo presentato un avviso pubblico per raccogliere manifestazioni di interesse su beni immobili da valorizzare in tutte le frazioni e in alcune antiche municipalità. L’obiettivo è promuovere progetti e idee che rafforzino l’identità culturale e sociale del territorio. Ne scaturirà un bando che rispetterà criteri di trasparenza e di pubblico interesse. Nessuno ha mai pensato di utilizzare un palazzo storico come quello per fini accoglienza. Il turismo che vogliamo sviluppare è quello degli eventi, delle iniziative culturali, della valorizzazione storica, architettonica e paesaggistica. Pensiamo a eventi o iniziative che proprio in luoghi rivitalizzati possano creare occasioni di attrazione e socialità”.
L’audizione dell’Associazione Astrolabio e la spiegazione fornita da Rogari con documentazione e riferimenti storici, hanno fatto emergere il valore simbolico e architettonico dell’ex sede municipale. “Dai nostri sopralluoghi sono emerse peculiarità significative, come gli stemmi del cardinale Rapaccioli e di Iacopo de’ Bardi, creati da Ettore Ferrari lo stesso artista che realizzò la statua di Giordano Bruno a Roma - ha dichiarato il presidente dell’associazione -. Il palazzo è in buone condizioni, ma necessita di manutenzione. Oggi ospita anche la sede dei Vigili urbani, oltre all'archivio comunale, e per noi questa presenza va potenziata. La sicurezza è una priorità assoluta: in passato cinque libri miniati sono stati trafugati e il sistema di allarme non è funzionante”.
Rogari ha inoltre evidenziato il potenziale culturale dell’area: “Chiediamo che la gestione sia affidata a chi ha già in carico il chiostro di Santa Cecilia, che sta facendo un ottimo lavoro. C’è una sala consiliare inutilizzata che è molto suggestiva e monumentale, una mostra di cimeli garibaldini, abbiamo rievuto l’interesse del FAI. Il palazzo Catucci, ex sede dell’Università Pegaso, oggi chiusa, è un'ulteriore emergenza da valorizzare. Il monumento, simbolo del borgo, non può rimanere in stato di abbandono”.
La discussione è stata aperta in Commissione dal capogruppo di Alternativa Popolare, Guido Verdecchia, residente a Collescipoli: “Il tema è aperto da mesi, ma nessun bando che preveda strutture ricettive è stato pubblicato. È, però, doveroso informare la cittadinanza. Collescipoli ha bisogno di tante cose, ma non certo di un B&B”.
L’amministrazione ha ribadito la volontà di attivare un percorso condiviso con le realtà del territorio.
L’assessore alla Cultura, Michela Bordoni, ha sottolineato il ruolo del borgo nel disegno strategico comunale: “Collescipoli è stata la prima antica municipalità ad essere coinvolta in questo nuovo approccio. Dal nostro insediamento abbiamo numerosi sopralluoghi e, in collaborazione con il consigliere comunale Riccardo Fortunati abbiamo incontrato tutte le associazioni in una giornata che per noi è stata importante. Intendiamor esaltare il patrimonio storico-artistico dei borghi, non solo in chiave turistica e culturale, ma anche per attrarre nuovi residenti, giovani coppie e stranieri”.
“L'obiettivo di questo invito a presentare manifestazioni di interesse è quello di creare valore pubblico - ha aggiunto Bordoni - attraverso rapporti virtuosi tra pubblico e privato. Il Museo Garibaldi, con l’archivio storico della biblioteca e i cimeli come il Beccaccino, diventeranno un pezzo importante della storia di Collescipoli. In BCT (Biblioteca Comunale) abbiamo molti reperti e altri ne arriveranno dagli eredi dei garibaldini. Abbiamo rintracciato le famiglie a Roma. La collaborazione con le associazioni è fondamentale per tenere viva questa memoria”.
Il vicesindaco Corridore ha invitato L’Astrolabio a partecipare all’avviso pubblico con una proposta concreta: “Siamo disponibili a valutare qualsiasi progetto che miri a rafforzare il valore storico, artistico e culturale del palazzo. Non ci sarà alcuna destinazione a fini ricettivi, ma una strategia che punti alla rigenerazione e alla fruizione condivisa del bene”.
Dopo l'audizione, la Terza Commissione ha svolto il suo dibattito, con interventi, tra gli altri di Patalocco (PD) e Ferranti (Forza Italia) che hanno chiesto che l'ex Palazzo Comunale di Collescipoli rappresenti un nodo strategico di un processo di valorizzazione diffusa del patrimonio municipale.