Nascerà il museo dedicato a Giuseppe Garibaldi a Collescipoli, contestualmente all’affidamento ai privati dell’ex Monastero di Santa Cecilia. È quanto prevede il bando in uscita in questi giorni, che è stato deliberato dalla giunta comunale di Terni.
Promotrice dell’iniziativa l’assessora comunale alla cultura e turismo Michela Bordoni, che con questa operazione intende iscrivere l’antica municipalità di Collescipoli all’associazione I Borghi più belli d’Italia, nata nel 2002 all’interno della Consulta del Turismo dell’ANCI.
“Il bando è aperto a soggetti del volontariato, dell’associazionismo, del terzo settore, a cooperative e fondazioni, solo per fare qualche esempio – spiega Bordoni -. E l’obiettivo del Comune è quello di valorizzare l’immobile. Mantenendone la funzionalità e destinandolo a servizi ed attività di carattere culturale rivolte ai cittadini di tutte le fasce di età“.
Da qui l’idea del Museo di Garibaldi, un’esposizione e un percorso storico-didattico, che può vantare già importanti reperti. A cominciare dal famoso beccaccino, la piccola imbarcazione di quattro metri con cui l’Eroe dei due Mondi fuggì da Caprera, la notte del 19 ottobre 1867, per andare a liberare Roma. Un progetto conclusosi con la sconfitta nella battaglia di Mentana. Il legame di Collescipoli con Garibaldi e le sue camicie rosse affonda le radici nella storia. Tanto che dal borgo partì con il Generale anche Giovanni Froscianti, garibaldino che fu anche suo segretario personale a Caprera. E che lo accompagnò in tutte le sue battaglie per l’Unità d’Italia. Il beccaccino è stato donato al Comune di Terni dagli eredi della famiglia Barberini. Che lo ebbe in dono proprio da Giuseppe Garibaldi per averlo aiutato a fuggire dall’esilio di Caprera, con l’ausilio anche di un manipolo di ternani.
Dal museo dedicato a Garibaldi all’affidamento del chiostro dell’ex Convento, il Comune punta al rilancio di Collescipoli
“Nel museo di Garibaldi non ci sarà solo la storica imbarcazione – spiega l’assessore Bordoni -. Ma daremo vita a un coordinamento storico-progettuale che vedrà impegnata la nostra BCT. Nella Biblioteca comunale, infatti, sono conservati moltissime testimonianze e cimeli dell’epopea garibaldina. Garibaldi era legato alla città, dove ebbe molte amicizie e ancora oggi è fervido il ricordo delle sue gesta“.
In via XI Febbraio una lapide ricorda il soggiorno del Generale dei MIlle in casa del ternano Lorenzo Casagrande. E altre lapidi testimoniano i tanti passaggi che Garibaldi fece a Terni. Città in cui erano molti i seguaci delle sue gesta, gli ammiratori, ma anche i componenti di truppe di volontari. Patrioti che partirono da Terni anche per andare a combattere a Villa Glori, a Monterotondo, a Mentana. Le testimonianze che verranno inserite nell’allestimento della nuova esposizione, dunque, saranno cimeli di inestimabile valore di questa epopea.
“La rivalutazione del patrimonio storico e immobiliare della città – racconta Michela Bordoni – è l’obiettivo di questo bando. Che mette insieme, in nome della sussidiarietà, l’amministrazione comunale e gli attori del territorio. Il sindaco Bandecchi ci ha chiesto la massima collaborazione con il mondo dell’associazionismo, per fare in modo che si realizzino iniziative, eventi manifestazioni in grado di promuovere le bellezze di questo territorio. Che ha ancora tanti diamanti grezzi da far brillare“.
Ecco cosa prevede il bando per l’ex Monastero di Santa Cecilia, una struttura riqualificata da far decollare
La durata dell’affidamento sarà di cinque anni. Il bando prevede un canone mensile di circa 3 mila euro per la gestione di uno spazio di oltre mille metri quadrati. Trascorso il periodo convenuto per lo “sconto affitto”, per i successivi 5 anni si applicherà una riduzione del 50% del canone di concessione.
“Abbiamo verificato in questi mesi la consistenza del patrimonio comunale di questo tipo di strutture – spiega Bordoni -. E la possibilità di metterli a bando, in maniera tale che vengano gestiti nel miglior modo possibile, promuovendo la cultura del territorio e lo sviluppo economico. Abbiamo trovato, mi duole dirlo, una situazione disastrosa. Ma contiamo di cambiare passo, proprio con l’aiuto dell’associazionismo locale. Gioielli come l’ex convento di Collescipoli col suo chiostro che si prestano a eventi possono essere valorizzati e riportati a produrre valore, anche grazie alla formula di collaborazione massima con l’amministrazione. Crediamo anche che si debba dare ascolto a tutte le associazioni presenti sul territorio. Ed è più di un anno che la direzione turismo, eventi e cultura lo sta facendo aiutando e promuovendo eventi nel territorio. Auspichiamo che le associazioni che hanno cuore lo sviluppo e la rinascita di Collescipoli ci diano una mano“.