L'iter era partito lo scorso aprile. Al centro il borgo di Collescipoli candidato dal Comune di Terni per entrare a far parte della rete de 'I Borghi più belli d'Italia'. Una scelta di valorizzazione della frazione che da tempo è al centro di un'operazione di rilancio soprattutto da quando qui ha preso il via il BAC - Borgo Arti Collescipoli, un contenitore culturale di ampio respiro che sta vivacizzando il territorio.
Così, nei mesi scorsi, la commissione de 'I Borghi più belli d'Italia' aveva effettuato il sopralluogo e da poco è arrivato il responso: sette i nuovi borghi ammessi nella rete ma Collescipoli non c'è. Un'esclusione che pesa e che sta sollevando non poche polemiche.
Dura la critica da parte del consigliere del gruppo misto Guido Verdecchia, che ha parlato di "una bocciatura sonora che certifica il fallimento delle politiche turistiche della Giunta Bandecchi" annunciando di aver già formulato formale richiesta di accesso agli atti.
"Quello che si legge sui media nazionali è l’atto finale di un disastro annunciato - rincara il consigliere -. Oggi abbiamo la certezza dell’esclusione, ma manca ancora la motivazione ufficiale. Temo fortemente che le ragioni di questa vergogna non risiedano nella mancanza di bellezza di Collescipoli, ma nell’incapacità di chi la amministra. Se, come trapelato, la commissione ha bocciato il borgo perché lo ha trovato sporco, trascurato e privo della necessaria manutenzione, ci troveremmo di fronte a un danno enorme e non solo per l'immagine della nostra città".
Verdecchia parla di un'importante occasione persa dove "Collescipoli è stata lasciata sola" aggiungendo che richiederà l'immediata evasione della sua richiesta. "I cittadini - ha concluso - devono sapere perché hanno perso questa opportunità. Se i verbali confermeranno l'incuria come causa dell'esclusione, le scuse non basteranno".
Sulla questione è intervenuto anche il sindaco Stefano Bandecchi tramite un post dal suo canale Instagram. Collescipoli, sostiene il primo cittadino, con l'esclusione sta pagando "quarant'anni di degrado dovuti alla gestione della sinistra ternana e in piccola parte anche a quella della destra".
"Collescipoli è stato considerato un borgo non idoneo ad entrare fra i 'Borghi più Belli d'Italia' - spiega e aggiunge: - lo avevo già detto qualche anno fa quando avevo consigliato di non mettersi in battaglie perigliose dove avremmo fatto delle figure da c******i. Non Stefano Bandecchi con Alternativa Popolare, ma tutti coloro che avevano gestito Collescipoli lasciandola andare in rovina". Infine apre anche a potenziali investimenti futuri: "Collescipoli è un borgo molto bello, quando lo comprerò per intero diventerà bellissimo".
Sulla stessa linea anche l'assessora al Turismo Alessandra Salinetti che in una sua nota ha puntato anche lei il dito contro i quarant'anni "di abbandono da parte delle passate amministrazioni che poco o nulla hanno fatto per la rivitalizzazione, il decoro, la cura di questo centro abitato che è oggettivamente tra i più belli dell'Umbria".
"C'è stato - ha spiegato - un accumularsi di disattenzione e sciattaggine che non può essere imputata a questa amministrazione che anzi ha cercato di invertire la rotta" facendo riferimento anche alle nuove e più frequenti pulizie del borgo deliberate dall'attuale amministrazione.
E rivendica: "Abbiamo noi riacceso i riflettori su Collescipoli, siamo stati noi a dar luogo alle potature e pulizie straordinarie, al completamento delle pavimentazioni pregiate che erano ferme, così come abbiamo ripristinato la sicurezza della strada di accesso al paese. Siamo noi che stiamo vagliando ipotesi per una sistemazione migliore della viabilità interna anche nell'ottica di salvaguardare gli investimenti effettuati".
"La candidatura di Collescipoli - ha aggiunto - è stato un tentativo, la volontà di questa amministrazione di riaccendere i riflettori sul patrimonio dei centri minori per troppo tempo considerati bieca periferia". Un'azione di rivitalizzazione di fronte alla quale se da un lato pesa la bocciatura del borgo, dall'altro "sorprende", sostiene, che la stessa sia stata strumentalizzata "da chi ha condiviso fino a pochi giorni fa tutte le scelte di questa maggioranza, compreso il programma di rilancio dei borghi che possono essere un cardine per rendere il nostro territorio più attrattivo e visitato" alludendo alla recente uscita da Alternativa Popolare di Verdecchia. "Certo - ha concluso Salinetti -, occorre lavorare ancora molto ma l'Amministrazione Bandecchi, a differenza di altre, si è rimboccata le maniche".
Da poco anche il gruppo consiliare del Partito Democratico ha diffuso un comunicato affermando che la bocciatura di Collescipoli "non ci coglie di sorpresa".
In merito, spiegano, avevano già presentato un'interrogazione lo scorso 27 ottobre per conoscere l'esito del sopralluogo della commissione de 'I borghi più belli d'Italia'. "Erano emersi - si legge -, infatti, dettagli non edificanti, con un borgo che si presentava senza alcuna attività commerciale, con ampie zone da riqualificare e con pesanti problematiche legate alla circolazione stradale a causa anche dell’assenza di una zona pedonale mai concretamente realizzata".
Per Collescipoli, sostengono, "L’obiettivo di promuoverne l’immagine e lo sviluppo dal punto di vista turistico e culturale annunciato dal Sindaco nel mese di Novembre 2024 è oggi fallito". Il gruppo consiliare fa riferimento anche alle esternazioni della maggioranza relativamente ai "quarant'anni di degrado" inflitti dalle precedenti amministrazioni invitando l'attuale Giunta a "compiere una volta tanto una sana autocritica" e ricordando "che le giunte di sinistra recuperarono palazzi storici, avviarono i lavori di rifacimento della pavimentazione e intervennero sulla pubblica illuminazione".
Dal PD ternano parlano, nello specifico, di promesse non mantenute sulla gestione del traffico e sulle opere difformi presenti nel borgo "mentre oggi assistiamo ad un nulla di fatto e per di più con la sede della polizia municipale a rischio. Crediamo invece che per rilanciare questa realtà occorra puntare sulla qualità dell’offerta, sui controlli e sulla messa a terra di quanto promesso e mai realizzato".