Il Perugia continua a muoversi con attenzione sul fronte calciomercato, con particolare riguardo alla gestione delle uscite e ai possibili rinnovi contrattuali. In questo contesto, a tenere banco negli ultimi giorni è stata la questione legata ad Andrea Cisco, esterno offensivo classe 1998 arrivato la scorsa estate dal SudTirol con la formula del prestito con diritto di riscatto. L’ex Padova e Pisa ha vissuto una stagione complicata, segnata da infortuni che ne hanno condizionato pesantemente la continuità e l’impatto in campo. Con la maglia del Grifo ha collezionato 23 presenze totali, andando a segno cinque volte e servendo due assist, ma il suo riscatto appare ormai un'ipotesi remota.
Secondo quanto riportato da “TuttoC”, il Perugia avrebbe infatti deciso di non esercitare l’opzione per trattenere il giocatore, che a questo punto farà ritorno al SudTirol, società detentrice del cartellino. Anche in Alto Adige il futuro di Cisco resta tutt'altro che scontato: sulle sue tracce ci sarebbe la Torres, con il neo tecnico Michele Pazienza che avrebbe espresso un interesse concreto.
Andrea Cisco è uno di quei giocatori che, a livello tecnico e di qualità, non appartiene alla Serie C. Esterno offensivo rapido, letale nell’uno contro uno e capace di svariare su tutto il fronte d’attacco, rappresenta idealmente il prototipo perfetto per un 4-3-3 moderno. Nell’ultima stagione a Perugia, il classe ’98 ha dovuto convivere con diversi stop fisici, su tutti l'infortunio muscolare alla coscia patito lo scorso 12 ottobre nel match contro la Virtus Entella: uno stop che lo ha tenuto lontano dal campo per quasi due mesi.
Il rientro non è stato semplice, complice anche una stagione difficile per il Perugia stesso, che ha cambiato tre allenatori e ha vissuto una fase di grande instabilità tecnica. In questo contesto, anche per un giocatore con le sue caratteristiche, è diventato complicato trovare un ruolo fisso o continuità nel rendimento. Il suo ultimo gol in biancorosso è datato 23 aprile, nella dolorosa sconfitta per 2-1 a Campobasso che ha sancito l’uscita del Perugia dalla corsa playoff.
Il club ha scelto di non riscattarlo, anche in virtù di una nuova linea tecnica e societaria. L’arrivo di Kanoute, esterno senegalese classe 1993 prelevato a gennaio dal Trapani, e le sue buone prestazioni hanno convinto dirigenza e staff tecnico a investire su profili differenti.
Il Grifo ha deciso di puntare su una rosa ringiovanita e funzionale al progetto sportivo di mister Vincenzo Cangelosi. In quest’ottica, sono destinati a salutare tre colonne della squadra, tutti over 30: il capitano Gabriele Angella, Francesco Lisi e Paolo Bartolomei. A tutti è stato comunicato che non rientrano più nei piani tecnici, anche se per Angella resta sul tavolo la possibilità di un ruolo nello staff. Il difensore sembra orientato a proseguire ancora sul campo, e dunque l’addio è sempre più probabile.
Altro nome in uscita è quello di Alessandro Seghetti, attaccante classe 2004 con contratto in scadenza a giugno 2026. Il calciatore ha deciso di non rinnovare: su di lui si registra l'interesse di diversi club di Serie B e il Perugia punta a monetizzare per reinvestire in nuovi innesti. La strategia, dunque, è chiara: valorizzare giovani talenti e costruire una rosa sostenibile sia dal punto di vista tecnico che economico.
Non mancano però le certezze da cui ripartire. In attacco, il protagonista indiscusso della scorsa stagione è stato Daniele Montevago: il classe 2003 ha chiuso l’annata con 13 gol in 30 presenze, rivelandosi l’arma offensiva più affidabile. Il Perugia vuole blindarlo e renderlo il fulcro del reparto avanzato anche per il prossimo campionato. A centrocampo, fari puntati su Giunti, ventenne di grande personalità e visione di gioco, considerato un pilastro del presente e del futuro, a meno di offerte irrinunciabili.
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Niccolò Cusano
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