I Carabinieri della stazione di Castel del Piano, con il supporto della Sezione radiomobile, hanno tratto in arresto un 55enne. Il fermo, arrivato sabato 20 settembre, deriva per stalking, avendo l'uomo violato il divieto di avvicinamento imposto nei confronti della sua ex compagna.
L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, alla guida di un'auto, avrebbe incontrato la sua ex compagna, nonostante il provvedimento che gli vietava di avvicinarsi ai luoghi da lei frequentati.
Secondo quanto ricostruito le avrebbe intimato di fermarsi ma la donna avrebbe proseguito nella guida e l'uomo le avrebbe bloccato la strada con la propria autovettura e le avrebbe strappato di mano il cellullare.
La vittima sarebbe riuscita a divincolarsi e a raggiungere la caserma dei carabinieri, dove è stata soccorsa dai militari, già allertati dalla centrale operativa. L’uomo è stato raggiunto dalle forze dell'ordine che l'hanno arrestato.
La posizione dell'uomo si è, perciò, aggravata: dal divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, il giudice ha disposto per lui la misura cautelare degli arresti domiciliari.
L'uomo era sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa, per violazione del provvedimento e inosservanza delle prescrizioni connesse all’utilizzo del braccialetto elettronico, misura cautelare che viene usata sempre più spesso.
Negli ultimi anni, grazie a strumenti come questo o come il Codice Rosso, è stato possibile garantire una protezione più immediata ed efficace alle vittime di maltrattamenti.
Il Procuratore della Repubblica di Perugia, Raffaele Cantone, ha sottolineato: “La misura adottata dimostra che le istituzioni sono presenti e determinate a interrompere dinamiche di sopraffazione familiare. È fondamentale che le vittime trovino il coraggio di denunciare e si affidino alle autorità per ricevere aiuto e protezione”.
Come anticipato, l'uso del braccialetto elettronico è diventato sempre più una consuetudine, visti i recenti casi di stalking o maltrattamenti in famiglia, dove viene riscontrato il divieto d'avvicinamento, che, purtroppo, è diventata una dinamica sempre più frequente.
Pochi giorni fa a Perugia, un uomo è stato arrestato dopo aver tentato di introdursi nell’abitazione della ex moglie, in spregio all’ordine del giudice che gli vietava qualsiasi contatto.
A Foligno, invece, una donna di 35 anni ha chiesto aiuto ai carabinieri dopo essere stata minacciata dall’ex compagno, già destinatario di un provvedimento restrittivo.
Anche a Terni, a fine agosto, un quarantenne era finito in manette dopo aver perseguitato l’ex convivente con appostamenti sotto casa e continui messaggi dal contenuto intimidatorio.
Un cittadino albanese 42enne era stato tratto in arresto nelle scorse settimana dalla Polizia di Perugia. L'uomo era stato colto in flagranza di reato di atti persecutori aggravati, con modalità "simili" a quelle del 55enne di Castel del Piano.
L'uomo, infatti, si era reso protagonista di diversi comportamenti molesti nei confronti dell'ex compagna: da messaggi minatori, alla presenza fissa sotto casa o sul luogo di lavoro, fino ai pedinamenti a piedi o con l'auto.
Proprio con la vettura, secondo quanto hanno appurato gli Agenti della Polizia, dopo la denuncia di parte, grazie alle immagini di videosorveglianza, l'uomo avrebbe compiuto anche alcuni sorpassi azzardati pur di non perdere d'occhio l’auto della ex.
Una volta che l'ex compagna aveva richiesto l’intervento delle forze dell’ordine che lo avevano tratto in arresto, in flagranza, per il reato di atti persecutori aggravati. Il 42enne era stato, quindi, associato presso la Casa Circondariale di Perugia Capanne.