Sta volgendo al termine la ventesima edizione del Terni Film Festival, la kermesse che vede la direzione artistica di Moni Ovadia. Oggi, per la settima giornata, si parlerà del caso di Elisa Claps. L’appuntamento rientra nell’ambito del focus sul femminicidio e sulla violenza di genere realizzato in collaborazione con l’associazione San Martino che da tre anni gestisce il centro anti violenza di Terni. Stasera alle 21 al Politeama verrà proiettata la prima puntata della serie “Per Elisa” e consegnato il Premio Panchina Rossa a Gildo Claps e all’associazione Penelope. Parteciperanno anche il regista Marco Pontecorvo e i membri del cast, Gianmarco Saurino e Rosa Diletta Rossi.
Il Terni Film Festival racconta il caso Claps
Il caso Claps sconvolse l’Italia al principio degli anni ’90. La sedicenne scomparve dalla sua città, Potenza, il 12 settembre 1993. Di lei si persero le tracce per 17 lunghi anni. Il corpo venne ritrovato casualmente nel 2010, da alcuni operai, all’interno del controsoffitto della chiesa della Santissima Trinità di Potenza, il luogo dal quale si persero le sue tracce. Per il femminicidio, nel 2014, oltre due decenni dopo i fatti, venne definitivamente condannato a trent’anni Danilo Restivo.
A fare da filo conduttore alle indagini fu un muro di omertà e una serie di clamorosi quanto inquietanti depistaggi che vennero portati alla luce quasi vent’anni dopo l’omicidio della ragazza. Per anni la famiglia di Elisa non si è data pace, chiedendo incessantemente che emergesse tutta la verità.
Quelle vicende sono state raccontate nella serie tv “Per Elisa” di Marco Pontecorvo. La serie trasmessa lo scorso anno su Rai 1 è basata sul libro “Sangue sull’altare” di Tobias Jones e realizzata con la consulenza della stessa famiglia Claps. Il regista ne parlerà stasera alle 21 al Terni Film Festival. Sul palco ci saranno il fratello di Elisa, Gildo oltre a Gianmarco Saurino, che interpreta lo stesso Gildo nel film e Rosa Diletta Rossi che veste i panni della moglie Irene.
Casali: “Sarà un momento particolarmente toccante”
“Sarà un momento particolarmente toccante” spiega Arnaldo Casali, direttore generale del Festival entrando nel merito dell’opera di Pontecorvo. Casali sottolinea inoltre come il film costituisca un caso particolare anche per il legame fortissimo e la profonda empatia creatisi tra attori e personaggi. “Non solo per le tematiche particolarmente controverse che affronteremo, ma anche perché Per Elisa rappresenta uno dei pochissimi casi in cui un film crea una vera e propria fraternizzazione tra attori e i personaggi che li interpretano” conclude.
Alla serata parteciperanno anche i rappresentati di Penelope, l’associazione fondata nel 2002 dallo stesso Gildo che si occupa della ricerca di persone scomparse e di dare sostegno a parenti e amici degli scomparsi.
Focus su femminicidio e violenza di genere
Rispetto alle passate edizioni, quando si è tenuto durante la seconda settimana di novembre, quest’anno il Terni Film Festival si svolge proprio a ridosso del 25 novembre, la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
La settima giornata della kermesse diretta da Moni Ovadia è quasi interamente dedicata al contrasto della violenza di genere. A partire dal pomeriggio di oggi fino a stasera ci sarà un fitto susseguirsi di pellicole incentrate su tali urgenti tematiche. Dopo la proiezione alle 16 del corto “Era ora!“ di Valerio Manisi e del film “Glory Hole” di Romano Montesarchio, infatti – il focus sul femminicidio si apre alle 18 con il corto “Una voce” di Andrea Andolina, seguito da “Mi chiamavo Eva” di Miriam Previati, incentrato sul revenge porn e presentato dalla stessa regista e “La ragazza dagli occhi d’oro” di Lucrezia Proietti e Federico Mastroprimiano, corto fuori concorso, frutto di un progetto dell’associazione Mirabil Eco.