Il Consiglio comunale di Terni ha approvato un atto di indirizzo che sollecita con forza un intervento della Regione Umbria sull’edilizia residenziale sociale. Il voto, con 21 favorevoli e 9 astenuti, sottolinea l’urgenza di affrontare le criticità che da anni affliggono il patrimonio immobiliare di ERS: assegnazioni lente, gestione carente, manutenzione carente o assente. Competenze tutte regionali, ma con ricadute dirette sui cittadini ternani.
La delibera arriva in un contesto sociale segnato da crescente fragilità economica. Proprio per questo l’amministrazione ha istituito un gruppo interdirezionale che, attraverso una sinergia tra ufficio anagrafe, entrate e patrimonio, ha accelerato l’iter delle domande: 11 alloggi assegnati e 31 pratiche già esaminate. Un piccolo segnale di efficienza amministrativa, ma non sufficiente se la macchina regionale resta ferma.
"La costituzione di questo gruppo di lavoro, che ho accolto favorevolmente era stata richiesta dai consiglieri a seguito della seduta della prima e seconda commissione congiunta dello scorso mese di ottobre 2024", dichiara l’assessore Maggi. "Ed il gruppo di lavoro così costituito ha già di fatto velocizzato l’espletamento delle istruttorie", sottolinea.
Quello che serve ora per proseguire proficuamente questo percorso è che la Regione "affronti le problematiche connesse con l’affidamento, la gestione e la manutenzione degli immobili di ERS, tenendo conto del fatto che Terni è uno dei primi comuni tra quelli più grandi in Umbria ad assegnare gli alloggi con il nuovo bando. E che lo fa in un contesto di notevole disagio socio-economico delle famiglie del territorio comunale ad accedere alla locazione sul libero mercato, e di conseguenza l’Amministrazione ritiene che un’assegnazione degli alloggi ancora più rapida ma mantenendo lo stesso standard e precisione dei necessari e dovuti controlli, sia di interesse preminente per il Comune".
L’11 marzo l’assessore regionale alle Politiche abitative, Fabio Barcaioli, ha effettuato un sopralluogo negli alloggi Ater di Terni, toccando con mano le criticità denunciate da tempo. Le tappe della visita – via Brodolini e il quartiere San Giovanni – hanno mostrato un quadro inequivocabile: case sfitte, barriere architettoniche che penalizzano soprattutto gli anziani, risorse non utilizzate mentre la domanda cresce.
"Abbiamo il dovere di affrontare il tema dell'edilizia residenziale sociale con serietà e soluzioni, non con sterili polemiche. Sono venuto a Terni per vedere con i miei occhi la situazione, ascoltare le esigenze del territorio e lavorare su una solida base", dichiarava Barcaioli in quell'occasione. L’intenzione, secondo la Regione, è quella di riformare un impianto normativo che negli anni si è irrigidito, perdendo il contatto con la realtà sociale. Primo passo concreto: la modifica della legge regionale 23/2003, con l’eliminazione del vincolo della residenza quinquennale, dichiarato incostituzionale, e l’introduzione di criteri più equi.
"Terni, per dimensioni e caratteristiche sociali, ha esigenze specifiche che non possono essere ignorate. Le case popolari devono essere accessibili e assegnate con criteri chiari e giusti. Su questo non arretreremo di un passo", ha aggiunto l’assessore.
Il caso Terni non è un’eccezione, ma un campanello d’allarme per l’intera Umbria. L’edilizia residenziale pubblica sconta decenni di incuria, tagli e rimpalli istituzionali. Ma oggi, in un momento storico segnato da nuove povertà e diseguaglianze crescenti, la casa torna ad essere un diritto fondamentale, non un’opzione subordinata alle disponibilità di bilancio.
Il Comune ha fatto la sua parte con azioni concrete e rapide. Ora la Regione deve passare dalle intenzioni ai fatti, con un piano strutturale di riqualificazione del patrimonio, investimenti mirati e tempi certi. Perché senza un’azione congiunta, il rischio è che le promesse restino sulla carta, mentre le famiglie restano senza risposte.
Non è una questione tecnica. È una questione politica. E ogni giorno che passa senza decisioni concrete, è un giorno perso per chi aspetta una casa.