La tradizionale festa di Santa Rita da Cascia si celebra ogni anno il 22 maggio con eventi di preghiera e pellegrinaggi nel santuario umbro dedicato alla santa degli “impossibili”. L’edizione 2025 assume un significato particolare: la Messa solenne del giorno della patrona è stata presieduta per la prima volta dal cardinale Baldassare (Filippo) Reina, recentemente nominato da Papa Francesco Gran Cancelliere del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per le Scienze del Matrimonio e della Famiglia. Contestualmente si è registrato un cambio al vertice di tale Istituto, guidato fino a oggi da mons. Vincenzo Paglia.
La festa di Santa Rita richiama ogni anno migliaia di fedeli da tutta Italia, che raggiungono Cascia per rendere omaggio alla santa delle “cause impossibili”. I momenti più solenni sono la Supplica alla santa e la benedizione delle rose, ma il cuore della celebrazione è la Messa pontificale nella basilica del Santuario.
Nell’edizione 2025 i fedeli hanno gremito le piazze e i viali di accesso al santuario, avendo come celebrante il card. Reina. Nel pomeriggio Reina ha presieduto la Messa solenne di Santa Rita, salutato da lunghi applausi.
Il card. Baldassare Reina, 54 anni, è stato creato cardinale da Papa Francesco ed è da poco Vicario Generale della diocesi di Roma. Invitato a Cascia per celebrare la festa, ha tenuto un’omelia forte e ricca di riferimenti evangelici. Come riferisce l’ANSA, Reina ha scandito: "La vita umana non si tocca. Sia una donna, un bambino, un lavoratore: non si tocca", lanciando un appello deciso contro ogni forma di violenza. Ha poi ricordato Santa Rita come "donna del perdono", capace di non cedere al male nemmeno di fronte all’assassinio del marito. L’omelia si è conclusa invitando i presenti a riflettere sul valore del perdono e a seminare pace nelle proprie comunità.
Le parole pronunciate da Reina a Cascia hanno colpito i presenti e i media: l’affondo contro ogni forma di violenza, declinata anche in chiave sociale e familiare, ha mostrato il profilo pastorale del cardinale.
L’omelia è apparsa in piena sintonia con il messaggio di Santa Rita, invocata da chi soffre, da chi è solo, da chi ha bisogno di una via d’uscita. L’esordio pubblico di Reina in Umbria è stato dunque anche una dichiarazione d’intenti.
Proprio nei giorni della festa di Santa Rita è giunta la notizia del rinnovo della guida dell’Istituto teologico pontificio per il matrimonio e la famiglia. La Sala Stampa della Santa Sede ha annunciato il 19 maggio 2025 che Papa Francesco ha nominato Gran Cancelliere dell’Istituto il card. Baldassare Reina.
Reina succede così a mons. Vincenzo Paglia, che era alla guida dell’Istituto fin dal 2016. Il comunicato vaticano precisa che Paglia "lo scorso 21 aprile ha compiuto 80 anni", raggiungendo quindi il limite anagrafico previsto per mantenere l’incarico.
Nella Curia romana, superati gli 80 anni i cardinali decadono dall’elettorato e lasciano di norma molti incarichi di governo: per questo la sostituzione di Paglia era ampiamente attesa. Con la nomina di Reina si è inoltre ripristinata la prassi precedente all’arrivo di Paglia, secondo cui la gran cancellieria dell’Istituto spettava di diritto al Vicario del Papa a Roma.
La coincidenza fra festa di Santa Rita e avvicendamento in Vaticano assume un forte valore simbolico per la Chiesa umbra. Mons. Paglia, pur originario del Lazio, è stato a lungo vescovo di Terni e figura di riferimento nella regione. Proprio sul suolo umbro, nel giorno dedicato alla sua patrona, Paglia lascia la direzione dell’Istituto pontificio. Al suo posto arriva un nuovo responsabile voluto da Papa Francesco, a conferma dell’attenzione del Pontefice verso la Chiesa umbra e verso i temi del matrimonio e della famiglia.