10 Mar, 2025 - 22:00

Perugia, rischio chiusura per il Centro per le famiglie: Tesei e Fioroni chiedono risorse alla Regione

Perugia, rischio chiusura per il Centro per le famiglie: Tesei e Fioroni chiedono risorse alla Regione

La possibile chiusura del Centro per le famiglie della zona sociale 2 di Perugia riaccende il dibattito sulle politiche di sostegno alla natalità e alle famiglie in Umbria. La questione, sollevata con preoccupazione dalla Lega, in particolare da Donatella Tesei e Paola Fioroni, pone interrogativi sul futuro della Legge regionale 16/2024 e sulle risorse destinate alla sua attuazione.

Quale futuro per il Centro per le famiglie?

Il Centro per le famiglie rappresenta un punto di riferimento essenziale per il sostegno alla genitorialità e ai nuclei familiari in difficoltà. Il rischio di chiusura solleva però dubbi sulla continuità degli interventi previsti dalla normativa regionale. Paola Fioroni, prima firmataria della legge, e Donatella Tesei, consigliera regionale della Lega Umbria, esprimono la loro preoccupazione.

La Legge regionale 16/2024, approvata il 25 settembre 2024, ha introdotto una serie di misure a favore delle famiglie umbre, che includono "il Fattore famiglia, il Fondo per i figli orfani, sostegno per minori e per l'istruzione di ogni ordine e grado e per l'attività sportiva, il sostegno alla natalità e la creazione di Centri per la famiglia in tutta l'Umbria". Tuttavia, Fioroni e Tesei sottolineano che, nonostante l'impegno profuso nella scorsa legislatura per l'approvazione della legge, manca chiarezza sulla sua effettiva applicazione nel nuovo riassetto organizzativo della Regione.

L'importanza di garantire i fondi per le politiche familiari

Uno degli aspetti più critici sollevati riguarda il finanziamento della legge e la continuità delle misure previste. "La Legge regionale 16/2024 segna un cambio di passo reale ed è frutto di un lavoro strategico e corale che nella scorsa legislatura ha visto la Giunta regionale, guidata da Donatella Tesei, individuare e mettere a sistema risorse economiche e sociali necessarie per arrivare alla sua approvazione", spiegano Fioroni e Tesei. Entrambe però denunciano il rischio che la mancata attuazione della normativa possa privare le famiglie umbre di risorse fondamentali per la nascita e la conciliazione tra vita e lavoro.

Un problema che si inserisce in un quadro già complesso: l'Umbria continua a registrare un calo delle nascite, rendendo ancora più urgente l'adozione di politiche strutturali per il sostegno alle famiglie. Le due esponenti della Lega chiedono quindi un impegno chiaro da parte della Giunta regionale affinché vengano destinati fondi adeguati per l'attuazione della legge, supportando i Comuni e coinvolgendo le associazioni nel processo decisionale.

Tesei-Fioroni sul Centro per le famiglie di Perugia: la richiesta di chiarezza alla Giunta

Di fronte al rischio di smantellamento dei servizi per le famiglie, Fioroni e Tesei auspicano risposte rapide e concrete. "Se davvero la Regione crede in questa normativa, deve garantirne l'applicazione effettiva, finanziando i servizi previsti e dando supporto ai Comuni, continuando la condivisione con le Associazioni".

Le due esponenti della Lega chiedono quindi alla Giunta regionale di chiarire "quali siano le risorse destinate all'attuazione della legge in continuità con il passato e quali azioni si intendano mettere in campo per garantire la piena operatività dei Centri per le famiglie e delle altre misure previste". "Il sostegno alla famiglia" - dicono - "non può essere solo un principio scritto sulla carta, ma deve tradursi in politiche concrete e durature".

Una battaglia per la centralità della famiglia

Il confronto tra la Lega e la Giunta regionale sull'attuazione della Legge 16/2024 sembra destinato a proseguire. "La nostra battaglia per una regione che metta al centro la famiglia e il sostegno alla natalità non si ferma qui", affermano Fioroni e Tesei, che chiedono un impegno chiaro anche da parte del Comune di Perugia.

"Chiediamo un impegno chiaro e inequivocabile del Comune di Perugia e della Regione a dare seguito a questa legge e a evitare che servizi fondamentali vengano smantellati, privando i cittadini di un punto di riferimento essenziale".

La posta in gioco è alta: la chiusura del Centro per le famiglie sarebbe un segnale negativo in un momento in cui l'Umbria ha bisogno di potenziare i servizi di supporto ai cittadini. La sfida ora è trasformare le intenzioni politiche in azioni concrete, per evitare che le famiglie umbre si trovino prive di un sostegno essenziale.

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Giorgia Sdei
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