Alla fine di un anno e all’inizio di uno nuovo si tirano le somme, anche dal punto di vista demografico. Il caso del Comune di Todi racconta una realtà presente in molte zone d’Italia: tanti turisti e poche nascite, ergo diverse visite di passaggio ma meno residenti in loco.
L’analisi al 31 dicembre 2024, del comune in provincia di Perugia, parla di residenti in città che sono 16.615. I numeri sembrerebbero maggiori rispetto a quelli di qualche anno fa ma andando a leggere tra le righe, si scopre che sono davvero esigui i nuovi nati.
Todi, grande turismo e poche nascite
I nuovi nati nel comune di Todi, nel corso del 2024 sono 75 a fronte di 162 decessi. Si registrano, inoltre, 452 immigrati: 300 di questi provengono da altre città umbre o altre realtà italiane; 154, invece, gli stranieri, di cui circa un terzo arriva da Paesi dell’Unione Europea e un centinaio proviene da nazioni extraeuropee, di cui oltre 20 dai soli Stati Uniti.
In città i residenti di Todi, ossia la popolazione iscritta nelle liste elettorali del comune, al 31 dicembre 2024 sono 16.615 ma c’è un forte incremento del turismo. Nei dodici mesi appena trascorsi, 76 le nuove cittadinanze registrate, di cui 48 per matrimonio e residenza, 7 per raggiungimento della maggiore età e 21 “iure sanguinis”. Sono stati, infine, 96 i matrimoni celebrati, di cui 55 civili e 41 religiosi, di cui quest’ultime cerimonie si sono celebrate nelle chiese della città, dove la preferenza crescente espressa da coppie non residenti, molte delle quali straniere, è stata per il Tempio della Consolazione e la chiesa di San Fortunato oltre che del Duomo.
Todi, le istituzioni: “Bene il turismo ma occhio all’inverno demografico”
L’amministrazione comunale ha analizzato i dati elencati poc’anzi, fornendo una chiara fotografia della situazione demografica. Il sindaco di Todi, Antonino Ruggiano ha analizzato la situazione tra presente e futuro: “I dati confermano la dimensione del nostro Comune che, rispetto ai numeri, gode però di un grande rilievo nella realtà regionale e nazionale, in virtù della sua storia e ricchezza artistica e culturale. A ciò si aggiunge una vocazione turistica che vede registrare circa 180.000 mila presenze nelle strutture ricettive locali, flussi che equivalgono, mediamente, ad una popolazione mensile di oltre 15.000 persone in più. Come Amministrazione comunale dobbiamo fare ed esplicare questa riflessione in relazione al livello dei servizi che devono essere assicurati, a partire ad esempio da quello d’igiene ambientale”.
Non va, però, trascurato l’inverno demografico che sembra un elemento importante per l’intero paese e non solo per la regione Umbria e per il comune di Todi: “Come ente locale – è l’assessore Alessia Marta a parlare – dobbiamo avere la massima attenzione alle politiche a sostegno della famiglia e a quelle scolastiche, come attestano le misure sia contributive e di sgravi economici che di erogazione di servizi all’infanzia e dei nuclei familiari in genere, nella piena consapevolezza che si può e si deve sempre fare di più”.