L'Umbria costruisce la pace e lo fa con un progetto che abbraccia l'intera regione. Si tratta del 'Cantiere della Pace' un'iniziativa della Regione nata per la promozione della cultura della pace, della solidarietà e della nonviolenza nel scolco della vocazione dell’Umbria quale terra di dialogo e accoglienza. L'annuncio era arrivato il mese scorso, a farsene promotore è l'assessore regionale con delega alla Pace Fabio Barcaioli ed ora si passa alla raccolta delle adesioni di quanti vorranno prendere parte al progetto.
Il 'Cantiere per la Pace' prevede incontri, gruppi di lavoro, attività pubbliche e laboratori, in collaborazione con le istituzioni scolastiche e culturali del territorio. Dalla Regione, in particolare, puntano al massimo coinvolgimento delle nuove generazioni attivando percorsi di cittadinanza attiva e consapevole. L’obiettivo, spiega una nota regionale, è rafforzare il ruolo dell’Umbria come laboratorio permanente di pace, valorizzandone la memoria storica.
Del resto l'Umbria ha dato i natali ad alcune figure che della pace hanno fatto la propria missione. In primis San Francesco, pacifista ante litteram e poi Aldo Capitini, colui che "inventò" la Marcia per la Pace Perugia-Assisi. E ancora, il fisico Franco Rasetti, nato a Pozzuolo Umbro, che si rifiutò di entrare a far parte del 'Progetto Manhattan' sulla bomba atomica. Infine, l'importante ricorrenza del 2026, con il quarantennale dell'incontro promosso ad Assisi da Papa Giovanni Paolo II tra i rappresentani delle religioni mondiali per la pace.
L’avviso dà seguito all’incontro partecipato del 7 aprile scorso, durante il quale è stata lanciata la proposta di una rete regionale attiva. Sei le diverse aree tematiche del Cantiere: cultura della pace e nonviolenza, disarmo e riconversione industriale, diritti umani e giustizia sociale, ecopacifismo e clima, narrazione e comunicazione di pace, cooperazione internazionale e diplomazia.
"L'idea di un 'Cantiere' di Pace - si legge nel testo dell'avviso - nasce dalla convinzione che la pace sia frutto di un impegno quotidiano attivo e responsabile e che diversi soggetti, enti pubblici, organismi della società civile, singoli cittadini possano contribuire ogni giorno, come operai in un cantiere, ad edificare una porzione del grande edificio, sensibilizzando e coinvolgendo enti locali, scuole e cittadini nel dovere morale di respingere la guerra, proteggere il futuro delle generazioni a venire e, in particolare, avvicinare le giovani generazioni ai valori identitari della propria regione".
L’avviso si rivolge a un'ampia platea di soggetti come enti pubblici, organizzazioni della società civile, istituzioni scolastiche e culturali, enti religiosi, università e altri soggetti attivi nel territorio umbro. Le manifestazioni di interesse possono essere presentate fino al 31 dicembre 2025.
Il 'Cantiere per la Pace' si propone quindi come spazio stabile di partecipazione e collaborazione tra enti pubblici, enti del Terzo settore, istituzioni culturali ed educative, associazioni, scuole e singoli cittadini, per costruire un network impegnato nella promozione dei diritti umani, della coesione sociale e dell’educazione civica e democratica.
L'assessore Barcaioli ha spiegato la visione che è alla base dell'iniziativa definendola "un luogo vivo e aperto, dove la cittadinanza può riconoscersi nei valori fondanti della nostra comunità quali la nonviolenza, la solidarietà e il rispetto delle diversità".
Nel mondo sono attualmente in corso 56 conflitti, uno proprio nel cuore dell'Europa. La pace in questo momento è necessaria e costruire nei cittadini la consapevolezza di questo principio unitamente alla predisposizione di strumenti utili, rappresenta un investimento della massima importanza.
"In un tempo attraversato da conflitti e fratture - conclude Barcaioli -, l’Umbria sceglie di investire in una costruzione paziente e condivisa della pace, consapevole che ogni gesto, ogni parola, ogni progetto educativo possa contribuire a rendere più umano il nostro futuro".