24 Mar, 2025 - 16:30

Campello sul Clitunno, Guardia di Finanza sequestra discarica abusiva

Campello sul Clitunno, Guardia di Finanza sequestra discarica abusiva

La Guardia di Finanza ha posto sotto sequesto un’area di circa 300 metri quadrati adibita a discarica abusiva di rifiuti speciali nel comune di Campello sul Clitunno.

I finanzieri del Comando Provinciale di Perugia. hanno dato il via libera al sequestro, con l’intervento che è stato, poi, eseguito dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Spoleto.

Discarica "a cielo aperto" sequestrata in provincia di Perugia

La Guardia di Financa ha individuato una discarica a cielo aperto, e non è il primo caso in Umbria, nel comune di Campello sul Clitunno, dove erano stati abbandonati oltre 1.000 pneumatici, per un volume di circa 150 metri cubi.

Il movente, per cui il rappresentante legale della società è stato denunciato, è rappresentato dal reato di deposito incontrollato di rifiuti e il materiale, depositato direttamente sul suolo, rappresentava un rischio di contaminazione ambientale. 

Cosa dice il Testo Unico Ambientale?

Secondo il Testo Unico Ambientale, il deposito e lo stoccaggio di rifiuti speciali devono rispettare specifici vincoli normativi, con obbligo di smaltimento tramite ditte autorizzate.

La società, invece, non ha mostrato la documentazione necessaria relativa al recupero di oltre 1.000 pneumatici, fuori uso per un volume complessivo di circa 150 metri cubi. Il rappresentante legale, di conseguenza, è stato denunciato per il reato di deposito incontrollato di rifiuti di cui all’art. 256, comma 2, D.L.vo 3 aprile 2006, n. 152 (codice dell’ambiente).

A seguito delle indagini, la Procura della Repubblica di Spoleto ha richiesto e ottenuto dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Spoleto il sequestro preventivo dell’area, per evitare potenziali rischi ambientali.

Grande attenzione della GDF per la salvaguardia ambientale

Il servizio delle Fiamme Gialle spoletine conferma l’attenzione del Corpo alla tutela dell’ordine e della salute pubblica, nonché alla salvaguardia ambientale, per cercare di prevenire, da un lato, eventuali rischi per la pubblica incolumità e di reprimere, dall’altro, le illegittime disparità tra gli operatori di mercato ai danni di chi rispetta le disposizioni vigenti nello specifico settore.

La colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine in relazione alla vicenda in questione, per il principio della presunzione di innocenza, verrà, però, accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.

Il traffico illecito dei rifiuti in Italia

Il fenomeno dei capannoni abusivi utilizzati come discariche illegali di rifiuti è un problema sempre più grave in Italia e le forze dell'ordine hanno intensificato le operazioni di contrasto a questi crimini.

Indagini che risalgono al 2020 hanno rivelato l'esistenza di una rete criminale ben organizzata, specializzata nello smaltimento illecito di rifiuti, che coinvolge numerose regioni del Nord Italia. 

Le attività illecite hanno gravi ripercussioni non solo sull'ambiente ma anche sull'economia locale. L'inquinamento derivante dal cattivo smaltimento dei rifiuti compromette la salute pubblica e danneggia l'ecosistema. Le imprese, inoltre, che operano nel rispetto delle normative si trovano in difficoltà nel competere con chi, attraverso pratiche illecite, riesce a mantenere i costi significativamente più bassi.

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Emanuele Landi
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