03 Jul, 2025 - 09:32

Caccia in Umbria, la Regione apre al confronto con le associazioni venatorie. Avviato il Tavolo tecnico permanente

Caccia in Umbria, la Regione apre al confronto con le associazioni venatorie. Avviato il Tavolo tecnico permanente

La Regione Umbria prosegue il confronto sulla caccia con la Consulta regionale. Da poco si è svolto un nuovo incontro "in un clima di confronto costruttivo e partecipato" a cui hanno preso parte i rappresentanti delle associazioni venatorie e l'assessora regionale alle Politiche agricole e forestali, Simona Meloni. Tra le novità che si prospettano c'è l'istituzione di un Tavolo tecnico permanente sulla caccia e l'impegno congiunto a rendere più snelle le procedure per il rilascio dei tesserini digitali. 

Sulla caccia l'Umbria punta alla condivisione

L'argomento caccia è particolarmente sentito in Umbria dove l'attività venatoria è ancora molto diffusa, soprattutto nelle campagne e nelle zone rurali. La Regione su questo fronte intende collaborare con i diretti interessati con l'obiettivo di costruire "un sistema equilibrato e inclusivo, capace di garantire pari dignità a tutte le forme di caccia, e definire calendari venatori condivisi e calibrati sulle esigenze concrete dei cacciatori".

In merito l'assessora Meloni ha ribadito la necessità del confronto attraverso un monitoraggio più capillare di concerto con i cacciatori stessi. "È tempo di rivedere e rivalutare il territorio regionale - ha dichiarato -. Questo va fatto attraverso un percorso di partecipazione, condivisione e nei tempi dovuti. La strada è tracciata".

La volontà regionale è chiara: aprire al dialogo per rendere il settore venatorio più moderno e in sintonia con i territori. "Abbiamo scelto la strada della collaborazione – ha dichiarato ancora l’assessore Simona Meloni – per costruire, insieme alle associazioni, una visione più moderna e funzionale del settore venatorio, che tenga conto delle esigenze territoriali, delle criticità e delle specificità di ogni forma di caccia. Nessuna forzatura, ma una reale volontà di lavorare fianco a fianco per un modello più sostenibile e rispettoso delle regole".

La novità del tesserino digitale obbligatorio

In questo processo di ammodernamento, per la prima volta con il calendario venatorio 2025-2026, è stato introdotto il tesserino digitale obbligatorio per tutti i cacciatori di selezione di età inferiore ai 65 anni. Oltre agli over 65, per i quali è facoltativo, ne sono esclusi coloro che praticano attività venatoria fuori regione. Si tratta di uno strumento che rappresenta un primo passo importante per il settore venatorio garantendo una gestione più incisiva e trasparente dei dati sulla fauna selvatica.

Su questo argomento l'assessora Meloni ha voluto rassicurare le associazioni venatorie. "Lavoriamo - ha detto - per facilitare la caccia e garantire a tutto il mondo venatorio l’inizio regolare della stagione. La Regione è impegnata ad agevolare il più possibile l’accesso agli strumenti necessari allo svolgimento dell’attività, semplificando e sostenendo con pragmatismo e buon senso".

La caccia al cinghiale tra le priorità

Priorità del Tavolo tecnico sarà la caccia al cinghiale. La presenza degli ungulati in Umbria è massiccia e spesso rappresentano un pericolo sia per la sicurezza pubblica che per le coltivazioni. Un'emergenza vera e propria che riguarda ormai sia le campagne che le città e che per essere gestita necessita dell'intervento congiunto di istituzioni, associazioni e cittadini.

Su questo fronte andranno ripensate le strategie e rimodulati gli obiettivi partendo, specifica la Regione, "da un lavoro di ascolto e analisi per valutare un possibile riassetto territoriale, condiviso e funzionale alle esigenze gestionali ed ecologiche".

Possibili deroghe in vista

Tra gli argomenti sollevati, infine, la possibilità di eventuali deroghe al calendario approvato includendo specie come la tortora dal collare, il piccione di città e lo storno sui quali i cacciatori hanno chiesto di intervenire.

"Il settore venatorio – ha ribadito Meloni – rappresenta per l’Umbria un importante presidio di tutela ambientale e un segmento rilevante delle nostre aree interne e rurali. Il dialogo e la collaborazione tra istituzioni e mondo venatorio saranno la base per risposte concrete e sostenibili".

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Sara Costanzi
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