La Regione Umbria alza l'asticella della gestione faunistica e ambientale con l'approvazione dei nuovi calendari venatori per la stagione 2025/2026. La Giunta regionale ha dato il via libera alla caccia di selezione per cervidi, bovidi e cinghiali, integrando norme aggiornate, strumenti digitali obbligatori e una pianificazione mirata alla tutela degli ecosistemi e delle attività agricole.
La proposta, avanzata dall'assessore regionale alle Politiche Agricole e alla Caccia Simona Meloni, è stata redatta in conformità con il Piano faunistico venatorio dell'Umbria e con il parere favorevole della III Commissione Consiliare Permanente. Il calendario per la caccia selettiva introduce periodi ben distinti per ogni specie e classe di età, seguendo le indicazioni degli Ambiti Territoriali di Caccia (ATC). Per il capriolo, ad esempio, la stagione si apre dal 1° giugno al 16 luglio e riprende dal 14 agosto al 29 settembre per i maschi, mentre le femmine e i piccoli potranno essere prelevati tra gennaio e marzo 2026.
Il cervo sarà cacciabile dai primi di ottobre fino a metà febbraio, con differenziazioni tra maschi adulti, subadulti e giovani, e con un periodo aggiuntivo in agosto per i più giovani. Stesse finestre temporali, ma calibrate per le classi di sesso e età, sono state previste per il daino. Il cinghiale invece sarà oggetto di prelievo continuativo dal 1° giugno 2025 al 30 aprile 2026, indipendentemente dal sesso o dall'età.
Uno dei punti più innovativi del provvedimento riguarda l'introduzione obbligatoria del tesserino venatorio digitale per tutti i cacciatori under 65 che praticano la selezione in Umbria. Lo strumento, disponibile sulla piattaforma "Umbria Accesso Unico", diventa così il fulcro della digitalizzazione del sistema, consentendo un monitoraggio più puntuale e trasparente delle attività venatorie.
"Questo calendario rappresenta un equilibrio tra responsabilità ambientale, modernizzazione degli strumenti e rispetto del mondo venatorio", ha spiegato Simona Meloni. "Con il tesserino digitale, vogliamo rendere il sistema più efficiente e trasparente, semplificando le procedure per i cacciatori e migliorando il monitoraggio per la Regione".
Per i cacciatori con più di 65 anni e per coloro che cacciano esclusivamente al di fuori della regione, l'utilizzo del tesserino digitale resterà invece facoltativo.
Particolare attenzione è riservata alla caccia selettiva al cinghiale, specie al centro di un crescente dibattito in Umbria. Il calendario approvato mira al contenimento della popolazione, con effetti diretti sulla sicurezza pubblica e sulla protezione delle attività agricole.
"Il contenimento della popolazione di cinghiali è oggi una necessità reale: per la sicurezza delle persone, per la tutela dell’agricoltura e per la salvaguardia dell’equilibrio ambientale", ha dichiarato Meloni. La digitalizzazione delle attività venatorie, quindi, significa rendere tracciabili, controllabili e più efficienti le attività di prelievo selettivo, anche nell’ottica di prevenzione dei danni alle coltivazioni e di monitoraggio faunistico, afferma Meloni.
Il calendario, che sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione, nasce da un percorso condiviso con la Consulta Faunistico Venatoria Regionale e rappresenta un punto di equilibrio tra le istanze dei territori, le esigenze di conservazione ambientale e le richieste del mondo venatorio.
L'Umbria si conferma dunque tra le regioni più attente alla gestione integrata del territorio, in cui caccia e conservazione possono coesistere in un equilibrio dinamico. L'utilizzo di munizioni atossiche, seppur solo raccomandato, rappresenta un ulteriore passo verso la sostenibilità delle pratiche venatorie.
L'esercizio della caccia selettiva sarà consentito per cinque giorni alla settimana (esclusi martedì e venerdì), da un'ora prima dell'alba a un'ora dopo il tramonto, anche in presenza di neve. Un impianto normativo dettagliato, che si pone l'obiettivo di migliorare la qualità dell'intervento umano sugli equilibri naturali, e di rispondere con strumenti moderni alle sfide che la gestione della fauna selvatica oggi impone.