30 Apr, 2025 - 15:00

“La biodiversità a tavola”: dal 4 maggio in Umbria parte la rassegna che valorizza i sapori dimenticati

“La biodiversità a tavola”: dal 4 maggio in Umbria parte la rassegna che valorizza i sapori dimenticati

Dal 4 al 20 maggio 2025 l'Umbria ospita "La Biodiversità a tavola", una rassegna enogastronomica che coinvolge una selezione di ristoranti legati alla rete Umbrian #EVOOAmbassador. Al centro dell’iniziativa ci sono prodotti agricoli locali a rischio scomparsa, oli extravergine ottenuti da cultivar autoctone e varietà alimentari recuperate grazie alla ricerca scientifica. Il programma propone appuntamenti tematici in cui i piatti raccontano il legame tra territorio, biodiversità e cultura alimentare, offrendo un confronto diretto con chi quei prodotti li coltiva, li studia e li trasforma.

La biodiversità si fa esperienza sensoriale nei ristoranti Evoo Ambassador

La rassegna, organizzata dall'Associazione Strada dell'Olio e.v.o. Dop Umbria, nasce in preparazione alla "Giornata Nazionale di interesse agricolo e alimentare" del 20 maggio e prevede cinque eventi gastronomici nei ristoranti della rete Umbrian #EVOOAmbassador – Testimoni di oli unici. Questi locali, selezionati per la qualità della proposta culinaria e l'impegno nella promozione dell'olio extravergine umbro, ospiteranno cene e degustazioni incentrate su varietà vegetali e razze animali autoctone, spesso sconosciute al grande pubblico.

Umbria, il programma de "La biodiversità a tavola"

Il primo appuntamento si terrà il 4 maggio a Montone, presso "Tipico Osteria dei Sensi", con l'iniziativa "Oli rari & Pani di grani antichi". Qui cinque oli extravergine dell'Alta Umbria verranno abbinati ad altrettanti pani prodotti con grani storici locali dal Molino dei Renzetti e dal forno O’Mà di Foligno. Tra gli ospiti: l'esperta Valentina Dugo, gli olivicoltori Silvano Di Murro e Rodolfo Loreti, e Federica Fratini dell'associazione "Orto in Giro".

Venerdì 9 maggio, al "Ristorante La Pergola" di Orvieto, sarà possibile degustare piatti che fondono tradizione e creatività, come gelato all’olio moraiolo, focaccia alla Fava Còttora dell’Amerino con pecorino e finocchietto selvatico e una trota Fario marinata con cremoso di capra e merangolo. Tra i primi piatti lo spaghettone alla crema di aglione BBQ e pomodoro di Monte Castello di Vibio.

Giovedì 15 maggio, il "Ristorante Il Moderno" di Perugia proporrà un menù centrato sulla Fagiolina del Trasimeno e sulla cultivar Dolce Agogia, con abbinamenti tra hummus di Roveja e Sagrantino di Montefalco, fino a un dolce con olio Evo Decimi n° 51 accompagnato dalla Vernaccia di Cannara.

Venerdì 16 maggio, presso "Silene Piccolo Ristorante" di Foligno, si potranno assaporare finger food come carciofo alla brace con macco di fava Còttora e nepitella, acquacotta di erbe selvatiche con pane al farro di Monteleone e Fagiolo Verdino di Cave, e polentina di Roveja con trota Fario e finocchio selvatico. Il tutto abbinato a oli e.v.o. di cultivar autoctone e vini della cantina Jacopo Paolucci.

Infine, lunedì 19 maggio, il ristorante "UNE" di Capodacqua di Foligno ospiterà un’apericena tematica con proposte innovative a base di fagioli: dalle sfere all’uccelletto alla pasta e fagioli thai, passando per tigella alla confettura di fagioli di Cave e spuma di latte. Tutti i piatti saranno serviti con l’olio "La Limona" di Silvano Di Murro e i vini della Cantina Paolucci.

Un convegno per riflettere sul futuro dell'agroalimentare

La rassegna culminerà martedì 20 maggio con il convegno "Giornata Nazionale di interesse agricolo e alimentare" presso l'Aula Magna del Dipartimento di Scienze Agrarie ed Ambientali dell'Università degli Studi di Perugia. Promosso dal Parco Tecnologico Agroalimentare dell'Umbria (3A-PTA), dal DSA3 e dalla rete Umbria Biodiversity – il nuovo network che riunisce produttori, cittadini, ricercatori ed esperti – il convegno sarà un momento di confronto su biodiversità, ricerca e sostenibilità.

Tutti i dettagli e il programma completo sono disponibili sul sito ufficiale dell’iniziativa. Il progetto offre una chiave di lettura attuale sul futuro dell’alimentazione e dell’agricoltura, mettendo in relazione conoscenze scientifiche, identità gastronomiche e dinamiche economiche locali. Un’occasione per riflettere concretamente sulle scelte alimentari e sul valore di una filiera corta, sostenibile e consapevole.

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Giorgia Sdei
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