Una brutta storia che arriva da Bastia Umbra, nel perugino. Qui un trentenne albanese è stato denunciato a piede libero dai carabinieri della stazione locale. L’accusa è quella molestie sessuali ai danni di due donne. I fatti sono avvenuti ai primi del mese di agosto all’interno di un parco cittadino.
Molestie sessuali a Bastia Umbra: i fatti
Dalle informazioni raccolte in possesso dei militari, è emersa in entrambi i casi una dinamica simile. Le violenze si sono verificate in due momenti distinti all’interno dello stesso luogo, ovvero il percorso verde di Bastia Umbra. Un luogo che in questi giorni di estenuante calura offre un po’ di fresco e che per chi resta in città e che invece si è trasformato nel teatro di una duplice violenza. Proprio qui, i primi giorni di agosto, la prima vittima. La donna, secondo quando riferito dagli investigatori, in principio sarebbe stata importunata verbalmente. L’uomo dopo averla offesa, l’avrebbe quindi molestata per poi darsi alla fuga su una bicicletta.
Ma purtroppo non era ancora finita. A pochi giorni di distanza, sempre presso la medesima area verde, si è verificato un episodio analogo. Stavolta la vittima è stata una ragazza che stava portando a spasso il cane. La giovane è stata aggredita alle spalle da uno sconosciuto che poi l’ha molestata prima di fuggire nuovamente sulla bicicletta.
Entrambe le vittime si sono rivolte alla stazione dei Carabinieri di Bastia Umbra. I militari hanno immediatamente ravvisato lo stesso modus operandi in entrambi gli episodi confermato da “una descrizione univoca e dettagliata dell’individuo” da parte delle due donne molestate. A quel punto sono scattate le indagini che in breve tempo hanno condotto all’individuazione del soggetto accusato proprio nei luoghi dove sarebbero avvenute le molestie. Il trentenne albanese dovrà ora rispondere del reato di violenza sessuale continuata.
Violenza contro le donne: i dati sono allarmanti
Fatti di cronaca come quello della duplice molestia sessuale avvenuta a Bastia Umbria portano ancora una volta alla luce l’odioso fenomeno della violenza contro le donne. Secondo i dati forniti dall’OMS – L’Organizzazione Mondiale della Sanità – nel mondo una donna su tre ha subito violenza. In Italia, l’Istat riflette questa situazione riportando che il 31,5% delle donne ha subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Nella maggior parte dei casi, le forme più gravi di violenza vengono perpetrate da persone che la donna conosce già: partner o ex partner, parenti o amici. Nel 62,7% dei casi gli stupri vengono commessi da partner.
Nel 2023, come evidenziato dal Report “Violenza sulle donne” elaborato dal Servizio analisi criminale della Direzione Centrale Polizia Criminale aggiornato all’8 marzo 2024, le vittime di violenza sessuale in Italia sono state 6.062: il 91% è costituito da donne. Numeri che fanno rabbrividire.
A chi rivolgersi in caso di necessità
Quando si è vittime di violenza ci si può rivolgere direttamente al 112, il numero unico di emergenza, senza esitazioni. Il 112 va immediatamente allertato:
- in caso di aggressione fisica o minaccia di aggressione fisica;
- se si è vittima di violenza psicologica;
- se si sta fuggendo con i figli (evitando in questo modo una denuncia per sottrazione di minori);
- se il maltrattante possiede armi.
L’altro numero di pubblica utilità a disposizione delle donne vittime di violenza e stalking è il 1522, attivo 24 ore su 24 per tutti i giorni dell’anno ed è accessibile dall’intero territorio nazionale gratuitamente, sia da rete fissa che mobile, con un’accoglienza disponibile oltre che in italiano anche in inglese, francese, spagnolo e arabo. Dal sito del 1522 è inoltre possibile consultare la mappa con i Centri Anti Violenza presenti su tutto il territorio nazionale, suddivisi per regione.