L'appuntamento, secondo le indiscrezioni filtrate oggi, era fissato alle 10 in via Don Carlo Gnocchi a Roma, nella sede dell'Università Niccolò Cusano. Da una parte della scrivania il sindaco di Terni Stefano Bandecchi, che nell'ateneo da lui fondato ricopre il ruolo di amministratore delegato, dall'altra il presidente della Ternana Calcio Stefano D'Alessandro.
Un'ora circa, sarebbe durato il confronto. Concluso con un esito interlocutorio. Sarebbero, infatti, confermate le difficoltà del patron della Ternana e della catena di controllo che fa capo alla sua famiglia (N21Holding S.r.l. 45%, Rabona S.r.l. 45%, Stefano D’Alessandro 5%, Maurizio D’Alessandro 5%) a fare fronte alle prossime scadenze federali che attendono il club rossoverde. Martedì primo luglio, infatti, scadrà il termine per documentare alla FIGC l’avvenuto pagamento di tutti gli emolumenti, nonché delle ritenute Irpef (anche relative ad incentivi all’esodo dei tesserat), dei contributi Enpals e Fondo Fine Carriera dovuti per il mese di maggio.
La prossima scadenza federale è quella sulla quale inciampò, nell'estate del 2024, Nicola Guida. Poi ne seguirà subito un'altra il primo agosto, con gli stessi adempimenti. Per la Ternana si tratta di esborsi molto consistenti, di poco inferiori al milione e comunque nell'ordine di diverse centinaia di migliaia di euro.
Per questo - come aveva anticipato ieri in Provincia col suo "Discorso dell'Ascensore" il sindaco Bandecchi - si cercherà una soluzione condivisa. "Questa cosa dev'essere gestita nella maniera più giusta. Bisogna prendere un provvedimento e cercare dei punti di coesione", aveva detto il primo cittadino ternano.
E quel punto di ricaduta sarebbe stato trovato nella collaborazione assicurata da Palazzo Spada a trovare un potenziale acquirente che possa subentrare al patron di Rabona Mobile, fare fronte alle scadenze e guidare il sodalizio rossoverde nella prossima serie C 2025/26.
Un'impresa da realizzare in pochi giorni, se non si vuole incorrere in penalizzazioni. Ma che può essere portata compimento anche con tempi anche più lunghi, qualora l'operazione richiedesse un approfondimento di carattere finanziario (due diligence) e fosse legata alle autorizzazioni per il progetto Stadio-Clinica. A Palazzo Spada contano di chiudere il lavoro di verifica della documentazione entro i primi di luglio. Ma data la situazione attuale, l'operazione (che assicurerebbe oltre a un nuovo stadio a servizio della città anche una forte patrimonializzazione della Ternana), potrebbe frenare ulteriormente.
D'Alessandro aveva messo in cassaforte lo scorso 19 luglio l'iscrizione al prossimo campionato di serie C. Un'operazione che, evidentemente, ha azzerato le risorse rimaste a disposizione della governance della Ternana. Anche in questo caso - secondo le ricostruzioni effettuate dopo un'altra esternazione di Bandecchi a Palazzo Bazzani - il contributo dell'ex patron e sindaco di Terni sarebbe stato determinante per garantire la prosecuzione dell'attività della società di via della Bardesca tra i professionisti.
La dead line rappresentata dall'ultimo Consiglio federale e dai relativi controlli Covisoc segna uno spartiacque importante. Perché da quella data in avanti le violazioni dei termini prescrittivi di saldo delle scadenze federali genereranno sanzioni da scontare nel prossimo campionato.
Ciò significa che le prossime settimane saranno decisive per arrivare a chiudere una trattativa per la cessione. Anche se il percorso è appena partito e i fari della Covisoc e della Lega di C saranno sempre più puntati sul libro mastro della Ternana.