In queste ore il sindaco di Terni e presidente della Provincia Stefano Bandecchi torna al centro del dibattito pubblico dopo un intervento acceso in Consiglio comunale e un successivo video pubblicato il 27 maggio 2025, in cui solleva perplessità sulla completezza di una nota diffusa dalla Procura Generale di Perugia riguardo a una rapina avvenuta in città.
Il caso, che riguarda un uomo trovato in possesso di un'arma durante un tentativo di furto e poi rimesso in libertà, ha acceso una discussione su come vengono trattate alcune situazioni dalla giustizia e su quanto le informazioni fornite ai cittadini siano complete e comprensibili. La vicenda tocca aspetti legati alla comunicazione tra istituzioni e cittadini e al ruolo che ognuno ha nel garantire chiarezza.
Il Consiglio comunale di Terni del 26 maggio 2025, convocato anche per valutare un encomio ai due agenti intervenuti al supermercato Superconti, è stato teatro di un acceso intervento del sindaco. Bandecchi ha commentato la vicenda: "E forse l’encomio dobbiamo darlo a questo signore, perché i veri colpevoli sono i due agenti… questo povero ragazzo… è stato liberato poche ore dopo dallo stesso pubblico ministero che chiede il mio rinvio a giudizio".
Nel video pubblicato il giorno successivo, 27 maggio 2025, il sindaco ha ribadito le sue osservazioni. Ha affermato che la nota della Procura "non è esatta perché tralascia dei lati oscuri … Certo è che il soggetto era stato fermato durante una rapina, era armato, e il soggetto oggi è in giro". Con queste parole, Bandecchi ha richiamato l’attenzione sull’importanza di fornire informazioni chiare e ha anticipato che il Comune pubblicherà a breve una nota per chiarire i punti ancora non affrontati.
La Procura Generale di Perugia è intervenuta il 27 maggio 2025 con una nota ufficiale, firmata dal procuratore generale Sergio Sottani, per precisare i fatti. Il documento spiega che nella vicenda in esame "non è stato adottato alcun provvedimento di immediata liberazione del soggetto", poiché la Polizia Municipale non aveva eseguito arresti in flagranza.
In sostanza, viene confermato che non c'è mai stata alcuna scarcerazione formale: il 27enne è stato semplicemente denunciato a piede libero. La versione secondo cui il giovane sarebbe stato "arrestato e successivamente liberato" non trova riscontro nei documenti ufficiali. La nota della Procura intende fornire una ricostruzione precisa dei fatti rispetto a quanto diffuso finora.
Ma andiamo ai fatti. La mattina del 17 maggio 2025, due agenti della Polizia Locale di Terni sono intervenuti al supermercato Superconti di Corso Tacito, dove hanno fermato e disarmato un uomo di 27 anni, cittadino degli Emirati Arabi, che stava tentando un furto. L’uomo era in possesso di un’arma, e secondo le prime ricostruzioni si sarebbe trattato di una situazione potenzialmente pericolosa per chi si trovava all’interno dell’esercizio commerciale.
Dopo l’intervento, l’uomo non è stato arrestato. È stato denunciato "in stato di libertà" e allontanato dal luogo, come indicato dalla nota ufficiale della Procura Generale di Perugia. Il documento chiarisce che non essendoci stata flagranza di reato nel momento in cui sono intervenuti gli agenti, non era possibile procedere con un arresto formale. Pertanto, non vi è stata alcuna scarcerazione, ma una denuncia e la conseguente libertà di circolazione del soggetto.
Il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, ha commentato pubblicamente la vicenda. Nel suo intervento, ha affermato: "Certo è che il soggetto era armato e oggi è in giro". Ha poi aggiunto: "Bisognerebbe decidere insieme se [i lati oscuri] li vogliamo dire o no, in modo tale da far rendere conto a tutti ... di cosa realmente è successo".
Per Bandecchi, il punto centrale è la trasparenza verso la cittadinanza. Ritiene utile spiegare pubblicamente tutti gli elementi, anche quelli che possono essere rimasti meno chiari nelle comunicazioni ufficiali. A suo avviso, solo così si può mantenere un dialogo corretto tra istituzioni e cittadini.