Ha suonato al citofono fingendo di voler chiarire, ma dietro quel gesto c’era la furia di un uomo che non accettava la fine della relazione. Una 34enne di Terni è stata aggredita, trattenuta e privata del cellulare dal suo ex compagno, un 28enne indiano, che è riuscito a entrare in casa con uno stratagemma. L’episodio, avvenuto nei giorni scorsi, ha portato all’arresto del giovane da parte dei Carabinieri della Stazione di Terni, su disposizione del GIP del Tribunale, con le accuse di atti persecutori, lesioni personali aggravate, violenza sessuale e sequestro di persona.
Il provvedimento, emesso su richiesta della Procura della Repubblica di Terni, prevede la custodia cautelare ai domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico. La vicenda ha riacceso l’attenzione sulla violenza domestica e di genere in Umbria, fenomeno in costante crescita secondo i dati più recenti delle forze dell’ordine.
L’uomo, dopo la fine di una relazione durata poco più di due anni, aveva iniziato a mostrare comportamenti ossessivi. La donna aveva già raccontato ai Carabinieri episodi di appostamenti sotto casa, pedinamenti e minacce, che l’avevano costretta a cambiare abitudini di vita.
Il giorno dell’aggressione, il 28enne è riuscito a introdursi nell’appartamento della vittima, dove l’ha colpita con una testata al volto, provocandole lesioni giudicate guaribili in dieci giorni. Secondo la denuncia, l’ha poi bloccata in casa per diverse ore, tentando di baciarla contro la sua volontà e sottraendole il telefono per impedirle di chiedere aiuto.
Solo quando l’uomo si è allontanato, la donna è riuscita a recuperare il cellulare e a contattare il Numero Unico di Emergenza 112. Il rapido intervento dei militari ha permesso di attivare la procedura del “codice rosso”, che prevede una gestione immediata dei casi di violenza domestica.
La Procura della Repubblica di Terni ha avviato un’indagine d’urgenza, con emissione di un decreto cautelare volto a evitare nuove aggressioni. Il provvedimento è stato successivamente convalidato dal GIP, che ha disposto l’arresto domiciliare con monitoraggio elettronico. Il procedimento è attualmente pendente nella fase delle indagini preliminari.
Il caso della 34enne si inserisce in un quadro più ampio di emergenza sociale. I dati forniti dal Comando provinciale dei Carabinieri di Terni indicano un aumento del 35% dei reati legati alla violenza di genere nel 2025 rispetto all’anno precedente, con un triplicarsi delle violazioni delle misure di allontanamento e dei divieti di avvicinamento.
La città è stata già teatro di episodi simili. A gennaio 2024, un ventenne egiziano era stato arrestato dopo aver aggredito e rapinato l’ex fidanzata minorenne nel centro di Terni. In aprile, un trentunenne marocchino, già sottoposto a divieto di avvicinamento per stalking, aveva tentato di disattivare il braccialetto elettronico per raggiungere la ex compagna. A luglio, un uomo residente a Terni era stato rintracciato e arrestato a Torino per maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale. A settembre a Piediluco, i Carabinieri della Stazione locale hanno arrestato un 44enne rumeno, accusato di aver violato il divieto di avvicinamento imposto nei confronti della ex compagna, sua connazionale.
Secondo i dati regionali, tra luglio 2023 e giugno 2024 in Umbria si è registrato un aumento del 20% dei reati di violenza alle persone, con un incremento significativo dei maltrattamenti in famiglia, passati da 172 a 231 casi.
Nel solo territorio ternano, i Carabinieri hanno gestito 132 procedimenti “codice rosso”, che comprendono denunce per stalking, minacce e violenze domestiche. Un numero che, spiegano fonti investigative, “testimonia una tendenza purtroppo in crescita e richiede una risposta coordinata da parte di magistratura, forze dell’ordine e servizi sociali”.
Negli ultimi anni, la Procura di Terni, la Prefettura e il Comando provinciale dei Carabinieri hanno potenziato la rete di collaborazione con i centri antiviolenza e le associazioni del territorio, promuovendo protocolli di intervento immediato e campagne di sensibilizzazione rivolte soprattutto ai giovani.
In parallelo, la Prefettura ha intensificato il monitoraggio dei casi di recidiva, con l’obiettivo di verificare l’efficacia delle misure cautelari e migliorare il supporto psicologico e legale alle vittime. L’impegno delle istituzioni si concentra non solo sulla repressione dei reati, ma anche sulla prevenzione, con progetti educativi nelle scuole e sportelli informativi attivi nei quartieri più popolosi.
L’arresto del 28enne, avvenuto a seguito di un’azione investigativa rapida e coordinata, mostra come l’applicazione tempestiva del “codice rosso” possa essere determinante per proteggere le vittime e fermare sul nascere episodi di violenza ripetuta.
A Terni, tuttavia, la violenza di genere resta una delle principali emergenze sociali. Dietro ogni statistica ci sono volti, storie e paure che spesso restano silenziose. In molti casi, la decisione di denunciare segna l’unico vero punto di svolta: il momento in cui una vittima smette di essere invisibile.