06 Aug, 2025 - 20:30

Aree verdi urbane: a Perugia ci pensa il robot mobile

Aree verdi urbane: a Perugia ci pensa il robot mobile

È dotato di sensori avanzati che gli permettono di conoscere lo stato di salute degli alberi e delle aree verdi urbane. Si tratta del nuovo robot che stamattina è stato impiegato nell'area di Pian di Massiano, a Perugia, per un’attività di monitoraggio urbano ad alta tecnologia nell'ambito del Progetto Gaia.

Il robot-show a Pian di Massiano

Il robot è stato sviluppato dal Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi di Perugia, in particolare dal gruppo di lavoro coordinato dal professore Gabriele Costante. Grazie a videocamere, sensori ambientali, tecnologia LiDAR e GPS è in grado di raccogliere le informazioni che "serviranno per alimentare modelli predittivi e algoritmi utili alla gestione del verde urbano". Insomma una tecnologia avanzata impiegata a supporto della collettività per garantire sicurezza e vivibilità in città.

Ad assistere al primo robot-show a Pian di Massiano c'erano gli assessori Andrea Stafisso (smart city) e David Grohmann (ambiente) e i dirigenti Gabriele De Micheli (Area Governo del territorio e transizione digitale) e Vincenzo Tintori (Unità operativa Ambiente e protezione civile) del Comune di Perugia.

Territorio monitorato in tempo reale

"L’attività svolta con il robot mobile rappresenta un momento importante per il progetto Gaia e per la città: dimostra come le tecnologie avanzate possano diventare strumenti operativi al servizio delle manutenzioni e della sostenibilità urbana – ha dichiarato l’assessore Stafisso -. Non è solo un’innovazione tecnica, ma una opportunità per monitorare in tempo reale il territorio, attraverso sensoristica avanzata, prevenire criticità e migliorare la gestione del verde e degli spazi pubblici. Perugia vuole essere un laboratorio di sperimentazione, capace di trasformare la ricerca e l’innovazione in soluzioni concrete per la qualità della vita dei cittadini".

Il robot mobile è il risultato di una rete sinergica che vede all'opera amministrazione pubblica, imprese e università, aspetti su cui si è soffermato l'assessore Grohmann. "Le collaborazioni con il mondo imprenditoriale e quello accademico alla base del progetto Gaia rappresentano un ulteriore esempio delle sinergie che l’amministrazione comunale ha voluto mettere in campo anche attraverso l’accordo Reciprocittà" ha detto.

Progetto Gaia: tecnologie e dati al servizio della città

Da alcuni mesi a Perugia esiste il progetto Gaia, "un’iniziativa che punta a rendere Perugia una città sempre più sicura, sostenibile e intelligente grazie all’integrazione di tecnologie innovative e raccolta dati in tempo reale". Grazie all'intelligenza artificiale, il capoluogo sta diventanto una città mappata dettagliatamente. Ne deriva un ecosistema digitale che riesce a far dialogare fra loro dati ambientali, strutturali e sismici in un’unica piattaforma che, una volta elaborati, consentiranno di mettere a punto interventi su misura, anche in eventuali situazioni di urgenza.

Promosso dalle aziende umbre WiseTown (TeamDev) e Wisepower, con il supporto di Sviluppumbria, Regione Umbria, Comune di Perugia e Università degli Studi di Perugia, "il progetto GAIA si fonda su un’idea semplice ma ambiziosa: costruire una rete integrata di monitoraggio urbano capace di trasformare i dati in strumenti operativi per la gestione del territorio".

Presto a Perugia due osservatori di ultima generazione

Il Progetto Gaia prevede lo sviluppo di due osservatori di nuova generazione. Il primo sarà dedicato al controllo sismico del tessuto urbano, per aumentare la sicurezza degli edifici pubblici. L’altro focalizzato si concentrerà sul monitoraggio e la valorizzazione delle aree verdi urbane rivolgendo massima attenzione alla loro gestione sostenibile e alla salute degli alberi.

I dati raccolti entrano nella piattaforma digitale WiseTown che rappresenta una proiezione "gemella" della città di Perugia. Un sistema al cui interno i dati danno vita ad algoritmi con soluzioni avanzate per risolvere potenziali criticità del territorio e che consentono "alle amministrazioni di intervenire in modo preventivo ed efficace". Un modello di gestione avanzata della città che rappresenta a pieno titolo una buona pratica.

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Sara Costanzi
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