Dall'inizio del 2025 a Perugia è attivo il Progetto Gaia. L'iniziativa è nata grazie alla collaborazione tra il Comune, l'Università degli Studi di Perugia, WiseTown (TeamDev) e Wisepower con il supporto di Sviluppumbria. Gli obiettivi di Progetto Gaia sono proteggere il territorio, valorizzare le aree verdi e aumentare la sicurezza degli edifici pubblici attivando un monitoraggio costante tramite tecnologie avanzate e sensori intelligenti che consentono di avere a disposizione dati in tempo reale.
Recentemente, per incrementare la rete di monitoraggio, sono stati installati nuovi sensori in tre diverse aree strategiche della città: via Masi, via Ripa di Meana e l’area verde di via Diaz. Interventi che rientrano nell’Osservatorio delle Aree Verdi Urbane, ovvero una delle due componenti principali del Progetto Gaia, insieme all’Osservatorio Sismico Urbano.
La prima fase del Progetto Gaia ha visto l'installazione dei sensori per il monitoraggio sismico all'interno delle scuole e ora si è passati al verde urbano. Nei mesi scorsi infatti è stato creato il primo Osservatorio prototipale dedicato al monitoraggio strutturale continuo di due edifici scolastici: la scuola dell’infanzia “Borgo XX Giugno” e la scuola Primaria “A. Fabretti”.
Qui sono stati inseriti sensori intelligenti che permettono di controllare costantemente lo stato della struttura, segnalando immediatamente eventuali anomalie, movimenti o cambiamenti nei materiali, così da poter intervenire rapidamente, migliorando la sicurezza per studenti, insegnanti e personale scolastico.
La città di Perugia sta implementando la rete dei dispositivi sul territorio "per arrivare a una raccolta dati automatizzata, capillare e intelligente. Questo ci permetterà di supportare in modo concreto i processi decisionali, in particolare in ambito di manutenzione e sicurezza, sia per gli edifici scolastici sia per il patrimonio verde cittadino" ha sottolineato l'assessore alla Smart City del Comune di Perugia, Andrea Stafisso.
Il cuore del progetto, ha spiegato, è "utilizzare le tecnologie più avanzate per raccogliere informazioni e restituirle in modo semplice e accessibile. Il prossimo passo - ha concluso - sarà proprio la realizzazione di un cruscotto informativo intuitivo, pensato per mettere i dati davvero al servizio della città".
I sensori installati nei giorni scorsi sono stati apposti su diversi alberi nelle aree individuate al fine di monitorarne costantemente la stabilità. Ma c'è di più: sono stati posizionati anche i dispositivi per il rilevamento delle condizioni atmosferiche e degli strumenti specifici per individuare eventuali segnali di dissesto idrogeologico, un aspetto della massima importanza per un territorio come quello umbro.
I dati raccolti vengono inviati alla piattaforma WiseTown (letteralmente: "Città saggia"), che attraverso sofisticati algoritmi li trasforma in informazioni utili per attivare tempestivamente eventuali interventi prima che si verifichino situazioni di emergenza, riducendo contestualmente anche i tempi di ripristino post intervento.
In qualunque progetto la realizzazione di una mappatura puntuale delle risorse e della geografia rappresenta un presupposto vincente. Avere contezza delle specificità del territorio, conoscerne nel dettaglio risorse e criticità, è il primo passo per mettere in campo azioni efficaci. Con il Progetto Gaia, grazie all'intelligenza artificiale, Perugia sta diventanto una città mappata capillarmente allo scopo di migliorare la sicurezza pubblica sotto più aspetti.
Facendo dialogare i dati ambientali, strutturali e sismici in un’unica piattaforma, Gaia sta permettendo al capoluogo di configurarsi come laboratorio urbano all'avanguardia. Perugia sta costitutendo, a pieno titolo, un modello che potrà essere replicato anche altrove, soprattutto in quei territori che presentano elevato rischio sismico ed idrogeologico.
Essere in grado di conosere in anticipo eventualità come frane, dissesti o cadute di alberi, permette di guadagnare un vantaggio fondamentale per intervenire per il bene della comunità e del territorio.