14 Jul, 2025 - 17:10

Appalti pubblici a Terni, tregua armata tra Comune e Confartigianato: “A settembre tavolo tecnico con le associazioni”

Appalti pubblici a Terni, tregua armata tra Comune e Confartigianato: “A settembre tavolo tecnico con le associazioni”

Entro settembre, un tavolo tecnico per chiarire le regole sugli appalti pubblici. Dopo giorni di botta e risposta a mezzo stampa, il Comune di Terni prova a riportare ordine nella polemica innescata da Confartigianato in merito agli affidamenti per le manutenzioni. Ma la tregua è tutt’altro che pacifica.

L’assessore ai Lavori Pubblici Giovanni Maggi annuncia che “l’Amministrazione comunale convocherà tutte le associazioni datoriali interessate, non solo Confartigianato, per discutere modalità e limiti nell'applicazione del criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa”. Una decisione destinata ad aprire una fase di confronto, ma che non placa le tensioni politiche né le recriminazioni personali. Anche perché, secondo Maggi, "il tavolo serve a dimostrare le sciocchezze dette finora da molti. Non accetteremo ricatti ma disponibili ad accettare proposte se suffragate da solide basi giuridiche e non fatte a fini propagandistici".

"Il Comune di Terni - chiosa ancora Maggi - non ha alcun interesse a penalizzare le imprese locali per pochi spicci. E comunque le decisioni sugli appalti, a partire dall'individuazione delle modalità di gara, spettano esclusivamente al RUP (il responsabile del procedimento, ndr) e al dirigente che ne rispondono giuridicamente ed economicamente".

L’assessore Maggi contro le strumentalizzazioni: “Serve rigore, non polemica politica”

In un comunicato dai toni fermi, Maggi chiarisce che “il codice degli appalti impone equilibri delicati tra rotazione, concorrenza e tutela delle Pmi”, sottolineando come “l’applicazione dei criteri premiali debba essere sempre motivata da esigenze reali, mai da appartenenze territoriali”.

Quanto alla contestata gara per le manutenzioni cimiteriali, “non c'è stata alcuna discriminazione”, precisa l’assessore: “Alla manifestazione di interesse hanno partecipato cinque imprese, di cui quattro ternane, tutte regolarmente invitate, avendo i requisiti richiesti. Non si potevano invitare altre ditte che comunque non essendo interessate non avrebbero partecipato. L'esclusione automatica delle offerte anomale non è  risultata applicabile in quanto una ditta ternana dopo aver chiesto di essere invitata non ha partecipato”.

Maggi rivendica la correttezza della procedura e accusa Confartigianato di “essere stata l’unica associazione a fare polemica”, aggiungendo che “le osservazioni vanno avanzate in sede tecnica, non sui giornali e men che meno con finalità politiche”. Un affondo diretto anche a M5S, accusato ironicamente di “essere più esperto nell'acquisto di banchi a rotelle che nella gestione degli appalti.

Batini (Ap) si schiera con Maggi: “Solidarietà a chi applica con rigore la legge”

In questa cornice rovente, interviene anche il presidente della terza commissione consiliare Claudio Batini (Alternativa Popolare), che non lesina critiche né memoria.

“In questo Paese le leggi sembrano riaffiorare solo quando c’è in gioco un interesse personale”, afferma. E aggiunge: “Dieci anni fa, quando denunciai affidamenti diretti con frazionamento dei lavori e senza confronto economico, fui lasciato solo. Oggi, molti di quelli che parlano di legalità erano altrove”.

Batini cita anche una lunga battaglia giudiziaria, conclusa con la sua completa riabilitazione da parte della Corte d’Appello di Perugia: “Mi diede ragione fino all’ultimo grado. Ma anche allora silenzio e omertà prevalsero”. Infine, esprime pieno sostegno ai dirigenti comunali e agli assessori coinvolti: “Hanno applicato la legge con attenzione e rigore. A loro va la mia solidarietà”.

Settembre sarà il banco di prova per il confronto tra istituzioni e imprese

Il confronto promesso dall’Amministrazione comunale si annuncia cruciale per definire una linea chiara e condivisa nella gestione degli affidamenti pubblici, superando ambiguità normative e diffidenze reciproche.

Il tavolo tecnico sarà quindi l’occasione per ristabilire un equilibrio istituzionale, che dovrà essere fondato sulla trasparenza delle regole e sul riconoscimento reciproco dei ruoli. Con un obiettivo preciso: evitare che i bandi diventino trincee e restituire agli appalti la loro funzione primaria, quella di servizio efficiente alla comunità.

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Federico Zacaglioni
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