Dopo il riconoscimento ufficiale da parte di Papa Francesco del miracolo che porterà alla canonizzazione del figlio, Antonia Salzano, madre di Carlo Acutis, ha espresso profonda gioia per la notizia. Una notizia attesa non solo dalla famiglia del ragazzo scomparso all’età di quindici anni e beatificato il 10 ottobre 2020, ma anche da tanti fedeli nel mondo che da anni si rivolgono a lui per chiedere l’intercessione.
Acutis, devoto di San Francesco, amava frequentare la città serafica: aveva chiesto espressamente di poter essere sepolto qui. Si spense a Monza, colpito da una leucemia fulminante che se lo portò via nel giro di pochissimo. Il suo corpo venne successivamente traslato dal cimitero monzese alla chiesa di Santa Maria Maggiore nel Santuario della Spoliazione dove si trova esposto in una teca dal 2019, dopo essere stato proclamato venerabile. La sua tomba, con il corpo visibile, è meta ogni anno di migliaia di pellegrini che giungono da ogni dove. La famiglia di Carlo si divide oggi fra Assisi e Milano, dove gestisce un’azienda.
Raggiunta dall’Ansa proprio a Assisi, Antonia Salzano ha parlato del figlio la cui breve vita è stata “una continua preghiera“, una vita che nel quotidiano ha espresso la santità e che è stata un esempio concreto di potentissima fede. “C’è grande emozione” ha detto la signora “anche perché di solito quando i santi vengono proclamati i genitori sono già defunti. Una gioia che condividiamo con tutti coloro che nel mondo ogni giorno pregano Carlo, che ci scrivono di lui e ci parlano di suoi miracoli“.
Antonia Salzano e l’essenzialità della fede nella vita del figlio Carlo
Antonia Salzano ha voluto ricordare quanto quella dimensione della devozione permeasse con naturale spontaneità ogni aspetto della vita del figlio: “Un ragazzo normale che ha aperto il suo cuore a Cristo. E ha reso santa la sua normalità“. Carlo “ ha fatto tutto con Gesù: quando andava a giocare a pallone con gli amici o si impegnava per aiutare gli anziani e i senza tetto nelle strade di Milano. La sua era una sorta di Caritas domestica. C’era poi l’attività di catechista che ha svolto con passione, un’opera costante per diffondere la parola del Signore“.
Antonia Salzano, originaria di Roma, ha oggi 58 anni e il marito, torinese, 60. “Carlo era nato casualmente a Londra dove la famiglia si trovava per motivi di lavoro” in seguito la famiglia fece ritorno a Milano, dove fin da piccolissimo il figlio mostrò una fede incrollabile, rivolta soprattutto verso la Madonna e l’eucarestia che amava chiamare “la mia autostrada per il cielo“. Carlo Acutis ha un fratello e una sorella nati entrambi dopo la sua scomparsa. “Un miracolo che mi annunciò lui in sogno” dice la madre. Sul letto di morte il figlio le promise che le avrebbe fatto avere numerosi segnali della sua presenza.
Carlo Acutis e il miracolo che lo renderà santo: la madre ha incontrato la ragazza miracolata
Il miracolo che porterà alla canonizzazione di Carlo Acutis riguarda la guarigione di una ragazza della Costa Rica, che aveva riportato un grave trauma cranico a seguito di un incidente in bicicletta. Operata, le sue condizioni erano disperate e veniva data per spacciata: ne è uscita grazie all’intercessione del Beato invocato dalla mamma che si era recata a Assisi per pregare sulla tomba del futuro santo. Al suo rientro in ospedale, la figlia aveva ripreso a respirare spontaneamente. Come riportato da Vatican News, la signora Antonia ha conosciuto entrambe, madre e figlia, colpita in particolar modo dalla fede della madre. “Quando uno prega veramente il Signore, viene ascoltato. Veramente il cielo è in azione attraverso Carlo” ha detto la signora Antonia ai media vaticani.