In Umbria è pieno scontro politico per quanto riguarda le nuove misure fiscali della Giunta regionale guidata da Stefania Proietti. A scatenare la polemica è il disegno di legge regionale che introduce un rilevante aumento delle aliquote Irpef, Irap e del bollo auto. La proposta ha già scatenato ieri la forte reazione del centrodestra e oggi Forza Italia alza il tiro e lancia una campagna istituzionale diffusa, mentre la presidente risponde alle accuse rivendicando scelte di responsabilità e trasparenza.
È partita da Perugia la mobilitazione di Forza Italia contro l’inasprimento fiscale deciso dalla Regione. Il partito ha presentato mozioni in numerosi Comuni umbri, chiedendo un’immediata presa di posizione delle amministrazioni locali affinché sollecitino la presidente Proietti a ritirare il disegno di legge. A Perugia, inoltre, l’ordine del giorno urgente firmato da Edoardo Gentili e Augusto Peltristo è stato respinto dalla maggioranza di centrosinistra.
In una nota ufficiale i consiglieri regionali Laura Pernazza e Andrea Romizi dichiarano che Forza Italia sta "portando avanti con determinazione l'impegno contro il forte aumento dell'addizionale Irpef, dell'imposta regionale per le attività produttive (Irap) e del bollo auto che è stato deliberato dalla Giunta Regionale di centrosinistra, guidata dalla Presidente Proietti, senza nessuna forma di partecipazione e condivisione con le parti sindacali, le associazioni di categoria e senza il minimo coinvolgimento degli enti locali".
Secondo le stime, "si prevede che graverà in media per circa 500 euro per ogni cittadino umbro, con più di 250 milioni di euro all'anno di gettito". E aggiungono: "In uno scenario caratterizzato da una forte instabilità geopolitica, come quello che stiamo vivendo, l'aumento verticale delle tasse, deliberato in modo frettoloso e senza nessuna forma di partecipazione, rischia di mettere ancora più in crisi cittadini, famiglie e imprese umbre. Per chi ha la responsabilità di amministrare una comunità, l'aumento delle tasse deve essere sempre l'extrema ratio e soltanto dopo aver provato e dimostrato che nessuna altra via è possibile".
Alla polemica sulle aliquote si affianca il tema dell'organizzazione sanitaria. Rispondendo a un’interrogazione della consigliera Eleonora Pace (FdI) sul futuro del distretto di Orvieto, la presidente Proietti ha chiarito che l'intenzione della Giunta è di "non accorpare i distretti nella logica di una sempre maggiore integrazione socio sanitaria e di un potenziamento della sanità territoriale".
Pace chiedeva se l’accorpamento del distretto orvietano con Terni, Narni e Amelia fosse ancora in programma e quali strategie la Regione intendesse adottare per attrarre personale e migliorare i servizi. Proietti ha replicato: "Il piano sanitario proposto dalla Giunta precedente era stato preadottato ma mai adottato. Prevedeva la riduzione del numero dei distretti, ma quelli attuali rimangono perfettamente attinenti alla legge e legittimamente sopravvivono nell'attuale assetto numerico e di configurazione". Aggiungendo: "Per fortuna".
"Per l'area dell'orvietano" - prosegue ancora - "si sta lavorando attualmente per l'applicazione del decreto 77, anche usando i fondi Pnrr, che prevede l'istituzione di 2 case di comunità a Fabro e Orvieto e un ospedale di comunità a Orvieto". La presidente ha infine ribadito che il nuovo piano socio-sanitario, in fase di stesura, darà centralità alla sanità territoriale e punterà sul rafforzamento dei distretti esistenti.
La polemica tra Forza Italia e la presidente Proietti si inserisce in un clima politico acceso, dove le tensioni fiscali e sanitarie si intrecciano con le prospettive future della Regione. Il centrodestra insiste sul fronte della pressione fiscale, mentre la maggioranza rivendica scelte difficili ma necessarie. Lo scontro, a questo punto, è destinato a intensificarsi nei prossimi mesi, in vista anche delle future scadenze elettorali.