30 Mar, 2025 - 13:30

Aeroporto Perugia, sindacati annunciano una nuova protesta il 1° aprile

Aeroporto Perugia, sindacati annunciano una nuova protesta il 1° aprile

Non si placa il clima di protesta che avvolge l'Aeroporto di Perugia. Dopo l’ultimo incontro tra l’azienda Sase e i sindacati, in cui non si è arrivati a un accordo, Filt Cgil e UilTrasporti hanno annunciato un nuovo presidio il 1° aprile.

UilTrasporti Umbria: "Per la gestione sbagliata della vicenda, proseguiamo con la protesta"

Per la vicenda che riguarda l'esternalizzazione della sicurezza dell'Aeroporto San Francesco, il clima è teso da un bel po' di tempo. Il recente incontro tra l’azienda Sase e i sindacati, che sarebbe dovuto servire per chiudere la procedura di raffreddamento, aperta dal Prefetto dopo l’apertura dello stato di agitazione, non ha prodotto risultato alcuno. Attraverso un verbale firmato da Filt Cgil e UilTrasporti, i sindacati si impegnano a portare avanti le mobilitazioni.

"Restiamo in disaccordo con la scelta dell’azienda - il commento di Stefano Cecchetti, segretario generale UilTrasporti Umbria - riguardo il bando di esternalizzazione, come riteniamo insoddisfacenti le risposte arrivate in relazione alla sostituzione dei 15 lavoratori della sicurezza, attualmente in organico, attraverso nuovi bandi e dimenticando le graduatorie in essere, anche se in corso di validità. Alla luce dunque di una gestione sbagliata della vicenda e, di fronte a rassicurazioni non adeguate, vogliamo proseguire la mobilitazione".

Aeroporto di Perugia, quando c'è la protesta?

La UilTrasporti dell’Umbria e i livelli nazionali, quindi, hanno deciso di tornare a protestare contro l’esternalizzazione del reparto sicurezza dell’Aeroporto di Perugia. Il presidio, di fronte al San Francesco, è previsto per martedì 1° aprile, dalle 9 alle 12.

"No all’esternalizzazione e no al dumping salariale - dice la UilTrasporti - difendiamo il lavoro, la dignità e i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori. Siamo contro ogni logica di risparmio che passa sulla pelle di chi garantisce la sicurezza negli aeroporti".

Cosa rischiano i dipendenti dell'aeroporto di Perugia?

I rappresentanti sindacali hanno manifestato preoccupazione per l’impatto di questa decisione sui lavoratori e sulla qualità del servizio offerto. Gli effetti dell'esternalizzazione dei servizi di sicurezza, secondo i sindacati, potrebbero ridurre i posti di lavoro, abbassare gli standard occupazionali e compromettere la sicurezza dei passeggeri.

La decisione di Sase di esternalizzare il servizio di sicurezza è stata definita un atto politico e il rischio per i dipendenti del settore sicurezza è alto. L’esternalizzazione dei servizi, in altre parole, minaccia di ridurre il personale, specialmente nel periodo di bassa stagione.

Per la società Sase è di una scelta volta a ridurre i costi ma i sindacati contestano questa logica perché la regione Umbria ha già stanziato 13 milioni e mezzo di euro per la gestione dell’aeroporto e il risparmio derivante dall’esternalizzazione dei servizi di sicurezza (attorno ai 100.000 euro) è considerato minimo dalle sigle sindacali.

Cosa richiedono i sindacati?

Le organizzazioni sindacali hanno esortato Sase, negli scorsi mesi, a rivedere la decisione e ad avviare un confronto con le rappresentanze sindacali per garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori e un elevato standard di sicurezza garantito. Tutto ciò non è avvenuto e le sigle sindacali, per questo, hanno deciso di proseguire con la mobilitazione.

A fare da sfondo alla protesta, inoltre, esistono anche le annose difficoltà di gestione all’interno dell’aeroporto, che hanno reso ancor più pesante la scelta di Sase di esternalizzare i servizi, nonostante l’utile dichiarato dalla società.

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Emanuele Landi
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