L’azienda ospedaliera di Gubbio – Gualdo Tadino ha ricevuto un’importante donazione che promette di migliorare significativamente la qualità della vita dei pazienti oncologici. L’Associazione Eugubina per la Lotta contro il Cancro (Aelc) ha infatti consegnato al reparto di Oncologia dell’ospedale di Branca un casco refrigerante ‘PaxmanScalp Cooler’. Si tratta di un dispositivo progettato per contrastare uno degli effetti collaterali più temuti della chemioterapia: la caduta dei capelli. Il macchinario, dal valore di circa 47mila euro, è stato acquistato grazie a un lungo lavoro di raccolta fondi, eventi e manifestazioni organizzate dall’associazione.
Il “PaxmanScalp Cooler” è già in uso da circa 18 mesi presso l’ospedale di Città di Castello, il primo in Umbria a dotarsi di questa tecnologia. Adesso però anche i pazienti dell’ospedale di Branca potranno beneficiare di questa strumentazione avanzata che può ridurre sensibilmente l’alopecia indotta dai trattamenti oncologici.
Ospedale di Branca: il casco refrigerante è un grande passo per il benessere dei pazienti
La cerimonia di presentazione del casco refrigerante si è svolta ieri presso l’auditorium dell’ospedale di Branca, alla presenza di diverse autorità sanitarie e istituzionali. Tra i presenti vi erano Nicola Nardella, direttore generale dell’Usl Umbria 1 e Benvenuto Procacci, presidente di Aelc. Non mancavano nemmeno i sindaci di Gubbio e Gualdo Tadino, Vittorio Fiorucci e Massimiliano Presciutti, oltre a Teresa Tedesco, direttore sanitario dell’ospedale di Branca e Michele Montedoro, responsabile del reparto di Oncologia.
“Ringraziamo Aelc, il presidente Benvenuto Procacci e tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questa importante donazione”, ha esordito il direttore generale Nicola Nardella. Una donazione che, sottolinea, permette di mettere al primo posto il benessere dei pazienti oncologici. Questo dispositivo, infatti, “consentirà di migliorare l’umanizzazione del nostro ospedale mettendo sempre più al centro la persona con i suoi bisogni”, poiché permette di “prevenire l’alopecia, uno degli effetti collaterali della chemioterapia che ha un forte impatto psicologico”.
Attualmente il reparto di Oncologia dell’ospedale di Branca segue circa 6.000 pazienti, di cui oltre 300 sottoposti a chemioterapia. Ogni giorno vengono effettuate in media 14-15 chemioterapie endovena. L’introduzione del casco refrigerante rappresenta quindi un valore aggiunto concreto nel trattamento dei pazienti.
Come funziona il casco refrigerante e quali sono i benefici
Il casco refrigerante ‘PaxmanScalp Cooler’ funziona attraverso un sistema di vasocostrizione che riduce l’afflusso di sangue ai follicoli piliferi. In questo modo si abbassa la temperatura del cuoio capelluto tra 0° e -4°C. Questo meccanismo permette quindi di limitare gli effetti della chemioterapia sui capelli riducendo la caduta in una percentuale che varia dal 40% al 90%, a seconda del tipo di trattamento.
“Come da evidenze consolidate in letteratura scientifica, il PaxmanScalp Cooler consente a circa il 70% dei pazienti sottoposti a chemioterapia di ridurre l’alopecia a un tasso di grado lieve o nullo”, ha spiegato Michele Montedoro, responsabile dell’Oncologia. “Nonostante il dispositivo non impatti sulle prospettive di guarigione del paziente oncologico è estremamente rilevante il ruolo che può esercitare tale apparecchiatura nella preservazione di una buona qualità di vita durante i trattamenti. PaxmanScalp Cooler è innegabilmente un valore aggiunto” – prosegue Montedoro – “che va a testimoniare l’attenzione dei reparti di oncologia nel trattare non solo i pazienti per ‘la malattia oncologica’, ma prendendosi cura della persona nella sua integrità, alleviando l’ulteriore carico emotivo legato alla caduta dei capelli”.
L’importanza della solidarietà e delle donazioni
Sono tante le donazioni che associazioni ed enti privati fanno agli ospedali della regione. Un sistema che mette al centro la solidarietà e la cura dei pazienti. In quest’ottica si inserisce la donazione del casco refrigerante all’ospedale di Branca, risultato di anni di impegno da parte di Aelc e della comunità locale. “Questa è una bella ed importante giornata per Aelc. Che arriva dopo anni di sforzi congiunti, di impegno costante e attento”, ha dichiarato Benvenuto Procacci, presidente di Aelc. “Questo casco refrigerante arriva all’ospedale di Branca dopo anni di raccolte fondi, iniziative, manifestazioni, supporto da parte di privati, di associazioni, contributi che, sommati ad anni di impegno intenso, completamente volontario, faticoso e costante, oggi ci vedono raggiungere l’obiettivo con grande gioia e soddisfazione”.
L’introduzione del ‘PaxmanScalp Cooler’ presso l’ospedale di Branca dimostra come la collaborazione tra istituzioni, associazioni e cittadini possa portare a risultati concreti per il benessere dei pazienti. Un gesto di solidarietà che rappresenta un ulteriore passo avanti nella lotta contro il cancro e nel miglioramento delle condizioni di chi affronta questa difficile battaglia.