L'8 marzo si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale dei diritti delle donne. Una ricorrenza internazionale che pone l'attenzione sulla fondamentale importanza delle lotte per il raggiungimento della parità genere e che omaggia la forza e la resilienza di ogni donna. Numerosissime le manifestazioni che prendono piede praticamente ovunque e che tra festa, memoria e forza ribadiscono quanto sia importante battersi ancora per una socità più attenta e inclusiva.
Quale miglior occasione per concedersi del tempo per sè stesse? Magari proprio con una visita a un museo dove ancora non si è mai state. In questa data simbolica infatti anche i musei e i siti archeologici statali italiani si uniscono alle celebrazioni omaggiando tutte le donne con l'ingresso gratuito.
L'8 marzo al museo offre l'opportunità di visitare gratuitamente questi scrigni del sapere e della cultura che dedicheranno delle iniziative speciali alle donne. Anche la rete museale dell'Umbria ha aderito con un fine settimana ricco di eventi.
Particolarmente vivace sarà il fine settimana alla Rocca Albornoz di Spoleto che celebra dal 7 al 9 marzo la Giornata Internazionale della Donna con visite guidate e concerti.
Chi sceglierà Spoleto per l'8 marzo troverà anche una bella novità. Lo scorso dicembre infatti ha riaperto dopo lunghi otto anni di restauri, l'antico Ponte delle Torri, chiuso in seguito ai danneggiamenti subiti con il terremoto del 2016.
Il Ponte, uno dei monumenti più iconici della città, è la via privilegiata di accesso all'imponente Rocca dove ha sede il Museo Nazionale dell'antico Ducato di Spoleto che dal 2011 è parte del sito seriale UNESCO "I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)". Da giugno dell'anno scorso, sono stati riaperti anche i camminamenti militari che collegano le torri della Rocca. Grazie ai finanziamenti del Ministero della Cultura nel 2016 e ai fondi europei, gli ambienti e gli inaccessibili al pubblico sono stati resi nuovamente fruibili per tutti coloro che vorranno visitarli.
A lungo utilizzata come carcere, la Rocca è stata oggetto di un importante intervento di restauro conservativo che l'ha restituita alle austere sue origini. All'interno c'è il percorso museale, inaugurato nel 2007 e articolato in 15 sale che restituiscono un ampio spaccato con le testimonianze del territorio spoletino dal IV al XV secolo.