24 Apr, 2025 - 10:26

25 aprile 2025, Foligno fa marcia indietro: il sindaco annulla alcuni eventi per la Liberazione

25 aprile 2025, Foligno fa marcia indietro: il sindaco annulla alcuni eventi per la Liberazione

La proclamazione del lutto nazionale per la morte del Papa ha imposto un radicale ridimensionamento delle celebrazioni del 25 aprile in diverse città italiane. A Foligno, l'anniversario degli 80 anni dalla Liberazione assume toni sobri e quasi silenziosi: annullate le esibizioni musicali, cancellata la visita al cimitero di guerra e soppressi anche gli interventi istituzionali. Una scelta che sta facendo discutere.

Liberazione, celebrazioni dimezzate per il 25 aprile 2025: le scelte del Comune di Foligno

Il Comune di Foligno ha deciso di modificare profondamente il programma delle celebrazioni del 25 aprile, in ossequio ai cinque giorni di lutto nazionale proclamati dal governo per la scomparsa del Pontefice. A farne le spese è stata soprattutto la componente più simbolica e solenne dell'anniversario: non solo è stata annullata la prevista visita al cimitero di guerra di Rivotorto di Assisi, ma sono stati cancellati anche l'inno d'Italia, che avrebbe dovuto essere eseguito dalla soprano Paola Scarponi, e l'esibizione della Filarmonica di Belfiore.

Non ci saranno nemmeno i discorsi pubblici. Il sindaco Stefano Zuccarini e il presidente del consiglio comunale Giuseppe Galligari, che tradizionalmente prendono la parola in piazza della Repubblica, hanno rinunciato agli interventi, optando per una cerimonia più breve e raccolta. Confermate soltanto alcune deposizioni di corone di alloro presso i principali luoghi commemorativi della città, come il Sacrario di Cancelli e le lapidi dei caduti sulla facciata della Cattedrale di San Feliciano e del Palazzo Comunale. 

Le critiche dell’opposizione: "Il 25 aprile è un patrimonio comune"

Ma le decisioni dell’amministrazione non sono passate inosservate. La deputata del Movimento 5 Stelle Emma Pavanelli e il consigliere comunale David Fantauzzi hanno espresso preoccupazione per il ridimensionamento delle celebrazioni. "Pur comprendendo il contesto di lutto nazionale, riteniamo che tale scelta rischi di compromettere il doveroso omaggio alla memoria della Resistenza e ai valori fondativi della nostra Repubblica", hanno scritto in una nota congiunta.

Secondo Pavanelli e Fantauzzi, il significato dell’25 aprile non può essere oscurato neppure in un momento di lutto: "Il timore è che, anche in questa occasione, venga meno un impegno chiaro nel celebrare un passaggio storico essenziale per la nostra democrazia", affermano. Il 25 aprile, infatti, è "meriterebbe partecipazione e solennità, non silenzi o riduzioni simboliche. Non è una ricorrenza ‘di parte’, ma patrimonio comune di chi crede nella libertà, nella giustizia e nella Costituzione". 

Foligno non è la sola città a rivedere i propri appuntamenti in segno di rispetto per la morte del Pontefice. Anche la Festa del Tulipano di Castiglione del Lago ha subito variazioni: la parata dei carri allegorici prevista per il 25 aprile è stata rinviata al 27, mentre la sfilata mancata sarà recuperata il primo maggio. Gli organizzatori hanno precisato che tutti gli eventi si svolgeranno fino al giorno delle esequie "in forma sobria, rispettosa e in armonia con il clima di riflessione che sta attraversando il Paese".

Lutto nazionale e sobrietà: l'invito del governo per il 25 aprile

La decisione del Consiglio dei ministri di proclamare cinque giorni di lutto nazionale per la morte del Papa ha inevitabilmente toccato anche la ricorrenza del 25 aprile. Il governo ha chiesto che le celebrazioni per l'anniversario della Liberazione avvengano "con sobrietà". A ribadirlo è stato il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, secondo cui "tutte le cerimonie sono consentite naturalmente, tenuto conto del contesto e quindi con la sobrietà che la circostanza impone a ciascuno". Una linea ribadita anche nel comunicato ufficiale del Consiglio dei ministri, che ha invitato a svolgere tutte le manifestazioni pubbliche "in modo sobrio e consono alla circostanza".

L'invito alla moderazione si inserisce in un contesto politico già segnato da polemiche. L'atteggiamento del governo Meloni verso la Festa della Liberazione è stato più volte oggetto di critiche, accusato di freddezza o ambiguità. La stessa premier, leader di Fratelli d'Italia, ha spesso evitato di usare la parola "antifascismo" nei suoi interventi ufficiali. Anche quest'anno Meloni parteciperà alle celebrazioni all'Altare della Patria, ma resta forte il dibattito sulla reale volontà del governo di abbracciare pienamente i valori storici del 25 aprile.

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Giorgia Sdei
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